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Fiorentina-Inter e quella galoppata di Cavallo Pazzo che scomodò persino Montanelli

Era il 1969: prima tenuto fuori per mesi da Pesaola e poi lanciato da protagonista, Chiarugi segnò la rete (contestata) del successo che lanciò i viola nella corsa al tricolore. A Milano non la presero bene…

Cavallo Pazzo, al secolo Chiarugi Luciano da Ponsacco, indossava la maglietta viola e i calzoncini bianchi. Aveva i capelli ricci tagliati corti e un’energia che gli percorreva tutto il corpo e prometteva scintille. Cavallo Pazzo era stato imprigionato per tre mesi. Il “Petisso” Pesaola, un allenatore che dopo aver usato la carota passava alle maniere forti, si era molto arrabbiato per l’atteggiamento poco professionale di Cavallo Pazzo e lo aveva spedito tra le riserve.


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