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Ibra e lo scudetto, quella parola da leader “spirituale” per rianimare il Milan

Lo svedese stupisce tutti parlando ancora di primato, ma la sua è una missione da marziano

Parla di scudetto e non si capisce se è un dovere imposto da un ruolo che si è fabbricato per ventennale superiorità sugli avversari, sui compagni, sulle cose del mondo, o se è come la protagonista di Goodbye Lenin, che si risveglia e intanto è venuto giù il Muro, ma non lo sa o finge di non saperlo. Una cosa resta: quando parla Ibrahimovic il discorso si sposta, anche quando le parole non trovano la terraferma. Come il navigatore d’altri tempi che impugna il cannocchiale e grida: terra! E magari è un miraggio sulla linea infuocata dell’orizzonte, ma sa che quella parola rianimerà i sentimenti delusi dell’equipaggio, che rinvigorirà i muscoli sfiniti e sfibrati dei marinai, che tutta la barca insieme ritroverà una missione, un sogno, una forza.


Fonte: http://www.gazzetta.it/rss/serie-a.xml


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