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Toro, tutti aggrappati a Juric: i tifosi sperano solo in lui

SANTA CRISTINA – Se n’è andato Sirigu, non si sa se Belotti resterà e nessuno è ancora arrivato a rinforzare il Toro. Anzi, due sì: il portiere Berisha retrocesso due anni fa con la Spal e il giovane danese Warming retrocesso lo scorso campionato con il Lyngby. Poi tutti gli altri che in questi ultimi anni hanno rischiato di scivolare in B più i rientri dai prestiti che dopo appena qualche mese sono stati rispediti al mittente: Iago è retrocesso col Benevento, Ola Aina con il Fulham, Djidji col Crotone, ecc ecc. E adesso sono tutti qui a “sgambettare” sul verde prato di Santa Cristina e a seguire le indicazioni del nuovo allenatore.

Toro, l’allenatore fa del suo meglio ma manca qualità

E allora i tifosi accorsi quassù in Valle (circa 200, perlopiù famiglie) e quelli che sono rimasti a casa non possono far altro che aggrapparsi a Ivan Juric, il tecnico che Cairo ha voluto a tutti i costi come aveva, a suo tempo, voluto Mazzarri e Giampaolo. Contratto triennale e le solite promesse di fare un Toro più competitivo. L’allenatore sta facendo del suo meglio per dare un’anima al gruppo e pur senza alcuna amichevole d’una certa difficoltà fin qui disputata i giocatori si applicano e cercano di mettere in pratica i suoi insegnamenti. Però continua a mancare la qualità. Non si vede quel paio di giocatori necessari per agevolare il lavoro di Juric e dare una fisionomia al 3-4-2-1. L’ex veronese parla spesso con Vagnati, visto che il ds è a Santa Cristina: segue gli allenamenti e in cuor suo spera che l’allenatore trovi in casa i trequartisti che mancano. Un po’ come fece Giampaolo in passato che si inventò Rincon regista e Lukic trequartista. Tutti sappiamo come andò a finire l’avventura del tecnico di Bellinzona.

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Torino, Juric sempre più in sintonia con il gruppo

Juric, l’allievo di Gasperini che vuole trasformare il Toro

Sì, inutile nascondere l’evidenza. Non resta che sperare in Juric, l’allievo di Gasperini che ha trasformato l’Atalanta da squadra a grande squadra, naturalmente con il prezioso contributo dei dirigenti e dei suoi talent scout. E guarda caso nella prima di campionato il Toro ospiterà proprio l’Atalanta. Che Toro sarà? Conoscendo le abitudini dei dirigenti molto simile a quello che sabato sera ha giocato, senza brillare, con il Brixen. Ricordiamo che i granata hanno sbloccato il risultato solo al 30’ del primo tempo e che dei cinque gol fatti due sono arrivati su autorete. Ma questa è un’altra storia, già scritta. Ora torniamo a Juric, al momento l’unica cosa da Toro. Il tecnico ha ottenuto grandi risultati con giocatori che nessuno conosceva: i tifosi sperano che possa fare le stesse cose qui a Torino. Lui ce la sta mettendo tutta e i suoi sono allenamenti mirati a sperare la fatica, a correre, attaccare. E qui c’è la novità. Da quel che abbiamo visto alterna due giorni di lavori forzati ad uno con la squadra in piscina a smaltire l’acido lattico nei muscoli. Ha sempre fatto così – ci dicono – e continuerà su questa strada anche quando la squadra farà rientro a casa. Dal Filadelfia alla piscina il passo sarà breve.

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