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Braida contro il Milan, storia di colpi immortali e contratti nelle mutande

Il consulente strategico del club grigiorosso ha vissuto l’epoca d’oro nel Diavolo di Berlusconi e Galliani: scovava campioni, trattava, viaggiava, e trattava i rossoneri come un’opera d’arte

Di quel Milan che conquistò l’Italia, l’Europa e infine addirittura il mondo, lui era, in rigorosa scala gerarchica, il numero tre. Numero uno: Silvio Berlusconi. Numero due: Adriano Galliani. Numero tre: Ariedo Braida. Non un comprimario, né un cavalier servente come a molti potrebbe sembrare, ma una figura operativa che passava metà dell’anno a scovare campioni in giro per il pianeta e l’altra metà a trattare con società e procuratori per il loro acquisto.


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