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Cagliari-Napoli 1-1: Osimhen entra e salva Spalletti

CAGLIARI – Dopo Inter, Atalanta e Lazio le fatiche di coppa fermano anche il Napoli, salvato solo dal guizzo aereo di Osimhen all’87’ e stoppato sull’1-1 da una grande prova del Cagliari. Spalletti deve rinunciare al colpo da tre punti che lo avrebbe lanciato al primo posto insieme al Milan, ma aggancia Inzaghi a 54, mentre Pioli rimane in vetta a 56. Pereiro e la papera di Ospina danno il vantaggio ai sardi, nel primo tempo più intensi ed energici dei partenopei e nella ripresa anche più bravi nel palleggio e nella costruzione delle palle gol (almeno tre nette con Deiola, due volte, e Baselli). Complessivamente gli uomini di Mazzarri giocano meglio e per lunghi tratti controllano la partita, ma devono arrendersi all’istinto killer di Osimhen, entrato dalla panchina e decisivo al primo pallone toccato. Il Cagliari può consolarsi comunque con la striscia di risultati utili consecutivi (4), mentre la testa del Napoli ora va al ritorno con il Barcellona.

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Il Cagliari ferma il Napoli: Osimhen risponde a Pereiro

Spalletti cambia modulo

Per il Napoli c’è il ritorno con il Barcellona tra tre giorni (24 febbraio) da dentro o fuori in Europa League e Spalletti, orfano già di Insigne, Lobotka, Politano, Anguissa e Lozano, ci pensa: fa tirare il fiato a Fabian Ruiz e Osimhen, che si accomodano in panchina, e cambia modulo passando al 3-4-2-1 e alla difesa a tre, con i terzini Mario Rui e Di Lorenzo più alti a centrocampo e con Mertens ed Elmas a supporto di Petagna.

Di Lorenzo esce per un problema alla testa

Di Lorenzo è il protagonista della prima metà del primo tempo perché al 10′ sbuca in area e obbliga Cragno ad una bella parata in volo e al 27′ lascia il campo per un problema alla testa (dentro Malcuit) in seguito ad un colpo subito. Nel mezzo c’è sì la chance per Rrahmani, che non trova l’impatto ideale con il pallone da due passi, ma soprattutto si registrano le due grandi occasioni per il Cagliari: Altare, dopo il contrasto aereo con Ospina (l’arbitro non fischia carica), non riesce da terra e con la porta vuota a centrare lo specchio; Joao Pedro invece spreca il regalo su rinvio sbagliato di Koulibaly e stringe troppo il diagonale da ottima posizione. La partita di spirito, lotta e personalità del Cagliari rende quella del Napoli sporca e poca fluida nel possesso. Tanti duelli e falli, Joao Pedro e Malcuit vengono ammoniti e in generale l’intensità rossoblù appanna il gioco dei partenopei. Arriva solo un tiro dalla distanza di Mario Rui, all’intervallo regge lo 0-0.

Osimhen salva il Napoli

Si riparte senza cambi e con la palla gol enorme sui piedi di Deiola che si divora un rigore in movimento aprendo troppo il piatto. Come gioca il Cagliari, palleggia con qualità e crea ancora, trovando l’1-0 di Pereiro al 58′ con papera annessa di Ospina, che si fa beffare dal rimbalzo del tiro. Napoli sotto shock, totalmente in bambola, al 61′ altra colossale chance per i sardi: Ospina stavolta è miracoloso sul colpo di testa a botta sicura di Deiola, poi Baselli spara alle stelle. Spalletti ha bisogno di Osimhen, al 67′ scocca la sua ora e va dentro insieme a Fabian Ruiz e Ounas (out Petagna, Demme e Juan Jesus e ritorno alla difesa a quattro), anche se la pericolosità offensiva rimane contenuta. Mazzari risponde con Pavoletti, Zappa e Marin, che dà spettacolo in ripartenza ed esalta i riflessi di Ospina. Chance fallita e gol subito: dall’altra parte, al primo pallone buono, Osimhen va in cielo sul cross di Mario Rui e piega le mani di Cragno, pareggiando i conti all’87’. Amaro in bocca per il Cagliari, punto d’oro per come si è messa la gara alla fine per Spalletti.


Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/calcio/serie-a


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