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Inzaghi bello ed essenziale: così l’Inter è tornata regina

Nell’asta per lo scudetto, una prestazione simile sembra un rilancio non pareggiabile, e il tecnico ha dato la sua impronta definitiva. Se Milan e Napoli oggi non vincono, Bologna-Inter di mercoledì può creare uno strappo

La Roma come unità di misura. Il lunedì di Pasqua, sei giorni fa, il Napoli l’ha sofferta e si è dovuto accontentare di un pareggio. Ieri l’Inter l’ha dominata per ampi tratti e l’ha battuta senza concederle un’attenuante generica o arbitrale. La Roma non perdeva da 12 giornate e nelle ultime settimane aveva l’aria di una squadra risolta, con un’idea chiara di gioco, niente di rivoluzionario, anzi qualcosa di antico, però efficace. L’Inter l’ha spazzata via con un calcio bello e essenziale nello stesso tempo. Simone Inzaghi ha lavorato per sottrazione, per esempio ha sfrondato la costruzione dal basso, l’ha resa meno barocca e orizzontale, come dimostra l’1-0 di ieri: Handanovic ha avviato l’azione, però lo sviluppo è stato sempre verso l’alto, mai di lato. Più in generale l’Inter ha lasciato il possesso palla alla Roma, ma la Roma dal suo 55,5% di controllo del pallone non ha ricavato quasi nulla. I gol di Dumfries e Brozovic sono arrivati per verticalità voluta, ricercata e rapida.


Fonte: http://www.gazzetta.it/rss/serie-a.xml


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