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L’idea di Alfredo, il sudore di Gino: così nacque l’ala a tutta fascia

Un presidente che voleva vincere subito e un allenatore che sapeva come fare: serviva un uomo che difendesse come un terzino e attaccasse come un fantasista. Così Foni e Armano s’inventarono 70 anni fa l’esterno come va di moda oggi

Adesso si chiamano laterali, offensivi o difensivi che siano. Una volta, no: erano le ali tornanti. Avanti e indietro lungo una striscia di campo, a correre per ricamare l’azione offensiva o a rincorrere per placare la foga degli avversari. Doppio lavoro, sudore e fatica garantiti. Muscoli che, alla fine della partita, erano doloranti e ci voleva un bravo massaggiatore per farli tornare elastici e pieni di energia. Nel calcio di una volta, quello della televisione in bianco e nero (ma anche nei primi anni del technicolor), l’ala tornante di solito portava sulla schiena il numero 7.


Fonte: http://www.gazzetta.it/rss/serie-a.xml


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