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Il guaio del Barcellona: solo consulenti o arbitri corrotti?

Se si trattasse di una compensazione divina, il Barcellona starebbe pagando un prezzo davvero salatissimo per essere stata, durante più di un lustro, la squadra di calcio più amata e ammirata del pianeta. I successi dei blaugrana, però, hanno finito per attirare anche le ire della parte più conservatrice dell’opinione pubblica calcistica. Agli eccessi di Joan Laporta (capitolo 1) sono seguite le operazioni non sempre cristalline di Sandro Rosell (qualcuno si sente di affermare con certezza il prezzo pagato al Santos per Neymar?) e la colpevole incompetenza di Josep Maria Bartomeu che, in pochi anni, ha distrutto quello che i suoi predecessori avevano costruito in campo, peggiorando ulteriormente le condizioni finanziarie di un club che pochi mesi fa è andato vicino al default. A evitarlo, almeno per il momento, è stato il ritorno in pista di Laporta che, dopo aver promesso di essere l’unico in grado di trattenere Lionel Messi al Campo Nou, gli ha spalancato la porta d’uscita spingendolo fuori.

Barcellona, lo scandalo Negreira

Alla malconcia situazione economica, però, si è aggiunto lo scandalo Negreira. Che il Barcellona abbia pagato 6,6 milioni di euro all’ex numero due del Comitato tecnico arbitrale (Cta), tra il 2001 e il 2018, è fuori discussione. Nemmeno il club stesso si è sforzato di negarlo. Quello che resta da capire è se il Barça abbia ricevuto in cambio favori arbitrali. A pesare come un macigno sulle sorti e l’immagine della società catalana ci sono le parole di Ernesto Valverde e di Jorge Pautasso (secondo del Tata Martino) che hanno negato di conoscere l’esistenza delle relazioni sugli arbitri per le quali, in teoria, venivano pagati Enriquez Negreira e suo figlio. Il segretario della Federcalcio spagnola (Rfef), Andreu Camps, ha però assicurato che anche la Uefa si è interessata al caso chiedendo di ricevere tutte le informazioni a disposizione della Federazione. E già, perché per una questione di prescrizione il Barcellona non può essere sanzionato né dalla Rfef né dalla Liga. La Uefa non ha lo stesso problema e per questo, qualora venisse dimostrata la colpevolezza del club catalano, potrebbe decidere di escluderlo per un periodo dalle competizioni continentali. E, si sa – causa Superlega – da qualche tempo a questa parte Aleksander Ceferin non è di certo il miglior amico di Laporta…


Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/calcio/calcio-estero


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