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Dal Napoli e le milanesi a Juve e Lazio, gli ostacoli delle big sulla via dello scudetto

Il Napoli partirà alla difesa del titolo con tante certezze, di uomini e di idee, e con la fiera autostima dei vincitori che hanno sconfitto tutti, almeno una volta, nel campionato scorso. Ma è un Napoli diverso, con margini di ignoto. A cominciare dalla nuova guida tecnica: Rudi Garcia. È l’interrogativo maggiore che pende sulla stagione azzurra. 
Garcia ha i poteri di Spalletti? Si può vincere anche uscendo dal solco del predecessore. Anzi, si deve. Ogni tecnico è un mondo a parte e deve tracciare strade sue. Gli 11 infortuni in 9 giorni però non hanno premiato i cambi di preparazione di Garcia, né aiutato il suo ingresso nel mondo Napoli. Sono già stati apportate modifiche al suo staff. I ritocchi tattici necessitano verifiche più attendibili, ma il francese, soprattutto, dovrà dimostrare quello che è stato il grande talento di Spalletti: far rendere tutti al massimo delle proprie possibilità, anche oltre, e inserire al meglio i nuovi arrivati, chiamati a sostituire predecessori ingombranti, come Koulibaly, Insigne e Mertens. Lo scudetto è nato dalla sublimazione di Lobokta, ma anche dalla lievitazione di protagonisti più umili, come Mario Rui. Spalletti è stato più decisivo di Kvara e Osimhen perché ha tirato fuori dal Napoli il meglio per 38 giornate, con una continuità sconosciuta alla concorrenza. Nella stagione post-trionfo sarà ancora più difficile motivare. Garcia dovrà pareggiare, a modo suo, l’empatia e il carisma trascinante di Spalletti per parlare al cuore di una squadra e di una piazza che si aspetta di vincere ancora.


Fonte: http://www.gazzetta.it/rss/serie-a.xml


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