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Inter, Frattesi-Thuram per cambiare pelle. Sommer spinge e ora spunta Toloi

Non solo Bisseck e Cuadrado. Il portiere pressa il Bayern, piace l’azzurro dell’Atalanta

L a pugnalata ben assestata alle spalle da Lukaku e un normale senso di spaesamento perché — inutile girarci attorno — era il belga il pezzo pregiato dell’estate, non devono far scordare il fieno messo in cascina dall’Inter con i primi 4 acquisti di diverso tenore. Davide Frattesi aggiunge una turbina al motore, Marcus Thuram mischia le carte davanti, Yann Bisseck è la scommessa consapevole dietro, più Juan Cuadrado, azzardo di esperienza sulla fascia. Certo, non tutte le caselle sono state ancora riempite, anzi c’è una voragine che sorprende più di altre: non è abituale partire per una tournée dall’altro lato del mondo senza né il primo né il secondo portiere. Yann Sommer, erede designato di Onana, proverà per quanto possibile a forzare la mano al rigido Bayern, ma intanto va in Giappone con la sua attuale squadra e non con la sua promessa sposa Inter. Dopo di lui, si stringerà per il più costoso 21enne ucraino Anatolij Trubin, che sostituirà l’eterno Handanovic. In più, va riempito lo spazio più ingombrante, proprio quello del centravanti chiamato a far dimenticare il tradimento di Romelu. Nonostante questi buchi qua e là, i nerazzurri hanno iniziato un’opera di ringiovanimento e sostenibilità: Frattesi e Thuram, infatti, abbassano l’età media e aiutano i conti . Brozovic era il più pagato della compagnia, “pesava” quasi 14 milioni al lordo, mentre l’azzurro, prelevato per 33 (Mulatteri compreso), guadagna 2,8 netti: con i suoi 23 anni ha una prateria inesplorata davanti. Il figlio di Lilian, invece, era ben più vicino al Diavolo, ma poi ha cambiato sponda di Milano in una notte: l’acquisto a 0 ha permesso uno stipendio altino, da 6 netti, mitigato a 8 lordi dal Decreto Crescita. A lui le mansioni di Edin Dzeko, che nelle partite più calde faceva meditare vendetta al panchinaro Lukaku. 

giovani e vecchi

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Anche in difesa, poi, una scheggia di futuro: dopo anni di onorato servizio D’Ambrosio ha salutato, e il 20enne Yann-Aurel Bisseck è stato arruolato pagando 7 milioni di clausola in 3 stagioni per imparare presto alle spalle dei titolari. Non potrà essere il tedeschino l’unica faccia nuova nel reparto arretrato perché l’eredità pesante di Skriniar andrà raccolta da un difensore fatto e finito: è diretta richiesta di Inzaghi. Per questo, mentre parlava con l’Atalanta della possibilità (difficile) di un prestito di Demiral, l’Inter ha trovato una porta aperta per Rafael Toloi: l’azzurro 32enne ha il contratto in scadenza 2024 e conosce bene i trucchi della difesa a 3. Dopo le prime chiacchierate, si entrerà presto nel vivo con un’offerta. Dentro al sistema Inzaghi, poi, andava anche trovata un’alternativa credibile a Dumfries dopo la partenza di Bellanova. Anche in questo caso a dare precisa indicazione è stata il tecnico: l’arrivo dell’ex nemico Juan Cuadrado non piacerà agli interisti e rallenterà un attimo la costruzione di una squadra verde, ma garantisce esperienza. Ci sarà tempo, poi, per aggiungere un sesto centrocampista, fisicamente strutturato: San Siro gli chiederà solo di far meglio di Gagliardini.

fiducia svizzera

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Poco convinta di Alvaro Morata (troppo i 20 milioni chiesti dall’Atletico) e in fase di riflessione sul maxi-investimento per il talentino Balogun (l’Arsenal dovrebbe scendere sotto i 40), i pensieri dei dirigenti si sono ovviamente concentrati sul portiere: è tramontata l’idea di far partire Sommer da Milano verso il Sol Levante, ma non la convinzione che il numero 1 dell’Inter 2023-24 sia lui. A meno di giravolte — e nel mercato interista non bisogna più stupirsi di niente — prima o poi il 34enne svizzero riuscirà a ottenere ciò che vuole dal Bayern. Non adesso però, i tempi non sono ancora maturi e tutte le parti lo hanno capito con nettezza ieri: il club nerazzurro e quello bavarese sono stati riuniti per più di un’ora alla ricerca di una soluzione. Da un lato il club di Zhang che ha un accordo saldissimo col giocatore e cerca un risparmio di un paio di milioncini rispetto alla clausola di 6, ma nello stesso tempo non vuole intaccare l’antica alleanza coi bavaresi e quindi non forza la mano. Dall’altro, il Bayern di Tuchel che non cede ancora, visto il ritardo nel recupero di Neuer e la difficoltà nel comprare un altro portiere. Sommer, anche lui in tournée giapponese, farà comunque pressione sulla dirigenza bavarese per essere accontentato: spostarsi da una squadra all’altra nel Sol Levante, non sarebbe un problema. 


Fonte: http://www.gazzetta.it/rss/serie-a.xml


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