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Milan, l’assemblea approva il bilancio 2022-23: utile di 6,1 milioni

I soci festeggiano il ritorno ai profitti dopo 17 anni: netto miglioramento rispetto alla perdita di 66,5 milioni dell’anno precedente. Assenti i piccoli azionisti di Apa

L’assemblea dei soci del Milan ha approvato il bilancio 2022-23 che, a livello consolidato, ha riportato un utile di 6,1 milioni, in netto miglioramento rispetto alla perdita di 66,5 milioni del 2021-22. E’ un ritorno ai profitti dopo 17 anni. I ricavi hanno toccato quota 400 milioni, grazie al pieno ripristino dell’attività di San Siro dopo le limitazioni per il Covid, alla semifinale di Champions e ai nuovi contratti commerciali. I costi per gli stipendi del personale tesserato e per gli ammortamenti dei “cartellini” dei giocatori sono scesi, in un anno, da 248,5 a 200 milioni. La nota del club evidenzia come “come la generazione di cassa dall’attività operativa è risultata positiva per 78 milioni, dimostrando una gestione virtuosa della società, mentre la spesa per investimenti è stata pari a 79 milioni a testimonianza della forte volontà della proprietà e del management di investire con focus primario sul potenziamento della squadra, rendendola sempre più competitiva e vincente”.

la polemica

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All’appuntamento, che si è tenuto unicamente in via telematica, non ha partecipato Apa Milan, l’associazione dei piccoli azionisti, che “dopo anni di tentativi infruttuosi, lamenta la completa assenza di dialogo dei vertici della società e degli azionisti di maggioranza con gli azionisti di minoranza, soci che c’erano in passato e ci saranno anche in futuro, e che sono quindi la vera heritage dell’Ac Milan”. La replica del presidente Scaroni: “RedBird possiede il 99,97% del Milan. Tra i piccoli azionisti, alcuni si sono associati in Apa che rappresentano lo 0,02% per un investimento di 23mila euro. Fatta questa premessa, il Milan, come tutte le società del mondo dialoga con gli azionisti agli assemblea. Se poi entriamo nel mondo dei tifosi, è un altro discorso. Se è un’associazione di tifosi, allora possiamo dialogare, nei limiti delle norme Figc. Ma non si possono mischiare i due ruoli”.


Fonte: http://www.gazzetta.it/rss/serie-a.xml


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