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Sacchi: “Milan tutto straniero? Fossi un tifoso non sarei contento”

L’ex ct e tecnico rossonero: gli italiani servono, lo sa anche l’Inter. Chi arriva da fuori è abituato a un altro calcio, gli occorre tempo per ambientarsi. Consiglio ai tifosi delle milanesi: tanta pazienza e niente giudizi affrettati

Il Milan tutto straniero e l’Inter, invece, per metà italiana. Riflettevo, guardando le probabili formazioni per la prima di campionato, su questo aspetto piuttosto curioso che è anche testimonianza di una chiara tendenza dei due club. L’Inter ha il blocco difensivo made in Italy, e anche due centrocampisti su tre, Barella e Frattesi, sono di casa nostra. In più c’è Dimarco che va su e giù sulla fascia sinistra. Un segnale che va tenuto in considerazione perché deriva, molto probabilmente, da una richiesta dell’allenatore. Simone Inzaghi, allenatore che sta migliorando campionato dopo campionato ma deve ancora fare il definitivo salto di qualità per arrivare a un livello che si possa definire europeo, intende puntare, oltre che sul gioco, anche sul senso di appartenenza, sull’orgoglio italiano di buona parte del gruppo. Il carattere è fondamentale nel momento in cui si costruisce una squadra: ci devono essere gli uomini giusti per trasmettere le idee del tecnico. Quand’ero al Milan, il primo anno avevamo due stranieri e il secondo tre: situazioni che non si possono certo paragonare a quelle di oggi. Però devo dire che, pur essendo Gullit e Van Basten due fuoriclasse, la spina dorsale italiana, formata dai Baresi, dagli Ancelotti, dai Tassotti, dai Maldini, dai Donadoni è risultata fondamentale per dare vita a quella meravigliosa squadra. 


Fonte: http://www.gazzetta.it/rss/serie-a.xml


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