ROMA – È stato il primo mercato dei Friedkin senza il grande colpo, senza quel sogno che accendeva l’estate dei tifosi e li ricaricava magicamente di ambizioni e aspirazioni per la nuova stagione. Mourinho, Abraham, Dybala, Wijnaldum, Lukaku, Soulé, Dovbyk: quattro estati di effetti speciali in stile Hollywood tra jet pilotati dai Friedkin, aeroporti assediati dai tifosi, presentazioni nel cuore della Capitale e un entusiasmo contagioso che si riversava economicamente anche sul club.
Stavolta il sogno non c’è stato, stavolta la Roma ha puntato su una solida realtà come Gasperini. Peccato che anche lui, come tutti i tifosi, aspettava almeno un acquisto nell’ultimo giorno di mercato, un innesto offensivo che aveva chiesto e richiesto da settimane dopo aver capito che il suo reparto necessitava di più gol per poter brillare e puntare agli obiettivi prefissati nei primi colloqui con la dirigenza. La Roma è stata l’unica big a non essere riuscita a chiudere un affare nelle ultime ventiquattro ore. Napoli, Inter, Milan e Juventus hanno piazzato colpi importanti, da Champions e da scudetto, rinforzando la formazione titolare e, probabilmente, aumentando o accorciando il divario con le rivali stagionali.
Roma, Dovbyk resta in giallorosso
Il primo colpo – non colpo – di scena è la permanenza di Dovbyk che la Roma qualche giorno fa aveva accompagnato alla porta chiedendogli di cercare una nuova squadra. La storia dello scambio con Gimenez ha avuto lo stesso canovaccio di un giro sulle montagne russe. Prima i problemi a convincere il messicano, poi quelli sulla formula (Massara voleva l’obbligo di riscatto per entrambi i giocatori, no di Tare) e infine il nuovo dietrofront dell’attaccante sancito dai cuori rossoneri postati sui social. Morale? A due ore dalla chiusura del mercato Massara è stato costretto a chiudere i discorsi per portare un nuovo centravanti a Gasperini. Anche perché l’alternativa, Embolo, aveva firmato per il Rennes.
Roma, la telenovela Sancho
Non è andata meglio anche sul fronte trequartista. La telenovela Sancho si è trascinata per oltre venti giorni fino alla virata per George che dopo aver aperto ai giallorossi – avendo lo stesso agente dell’inglese – alla fine è stato costretto a scegliere una nuova destinazione per il mancato accordo tra la Roma e il Chelsea. Così Sancho è andato in prestito all’Aston Villa mentre George è finito al Fulham a titolo definitivo. E Dominguez, l’altro giocatore cercato, è rimasto al Bologna nonostante un’ultima offerta last minute di Massara non ritenuta congrua dal club emiliano. Neanche il piano D è andato in porto, con il mancato accordo con il Monza per lo sbarco di Pessina a cui Gasp aveva fatto una telefonata nei giorni scorsi. Di conseguenza Baldanzi non è volato a Verona ma è rimasto a Trigoria, come Pellegrini che dovrà cercare un nuovo club a gennaio o a giugno. Insomma, un ultimo giorno di mercato di trattative saltate o che non hanno convinto Massara fino in fondo e quindi non proseguite. E che si aggiungono a quegli obiettivi che non sono andati in porto come Fabio Silva, che a giugno la Roma aveva bloccato e che poteva chiudere per 15 milioni. Il diesse voleva che il portoghese (in scadenza) rinnovasse con il Wolverhampton per prenderlo in prestito con obbligo di riscatto. Con il passare delle settimane e l’arrivo di altre pretendenti il prezzo si è alzato e il Borussia lo ha preso a 26 milioni. C’è poi la trattativa saltata per Rios che per settimane ha aspettato soltanto la Roma. Anzi, Gasperini. Il suo agente è lo stesso di Ederson che il tecnico ha lanciato, motivo per cui il colombiano voleva essere allenato da lui. Alla fine è arrivato il Benfica che se lo è portato a casa per 30 milioni.
Roma, otto acquisti e sette cessioni
La Roma ha chiuso il mercato con otto acquisti, sette di movimento: Ferguson, Wesley, El Ayanoui, Bailey, Ghilardi, Tsimikas, Ziolkowski e Vasquez. Le uscite invece sono state: Paredes, Shomurodov, Abraham, Saud, Salah-Eddine, Kumbulla, Solbakken. Più il giovane Coletta passato al Benfica ieri. Nel lavoro delle cessioni Massara – ricordiamolo, arrivato il 19 giugno – è riuscito a chiudere le plusvalenze necessarie per ottemperare al settlement agreement, scongiurando nuove sanzioni sia pecuniarie sia sulle limitazioni nella lista Uefa da presentare entro la mezzanotte di oggi.
Roma, il club è soddisfatto del mercato
E la Roma? Beh, sta smorzando la delusione dei tifosi con una linea invece più positiva. Prima di tutto il club è contento del numero e della qualità degli acquisti, soprattutto considerando le limitazioni imposte dal financial fair play. Soddisfazione anche per aver acquistato giocatori giovani e di talento che si inseriscono bene nel progetto. Per quanto riguarda l’ultimo giorno di mercato, nessuna delle possibili operazioni last minute ha convinto. Il club si dice inoltre fiducioso che la rosa sia forte e ben coperta in tutti i reparti e inoltre è convinto che la squadra sia significativamente più forte rispetto a quella che nella seconda metà della scorsa stagione era stata la migliore della Serie A. Ne è convinto anche Gasperini? Non resta che aspettare.
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