EINDHOVEN (Olanda) – Una disfatta, un’imbarcata, insomma, una serata da incubo per il Napoli a Eindhoven, dove gli azzurri hanno subito la sconfitta più eclatante dell’era Conte, un 6-2 senza storia e che pone tanti interrogativi sui campioni d’Italia, squadra ancora in rodaggio e che sembra aver smarrito cattiveria e solidità difensiva, caratteristiche che l’anno scorso le avevano permesso di cucirsi lo scudetto sul petto. Avanti con un gol di McTominay (doppietta), la rimonta del Psv è cominciata già nel primo tempo (2-1), per prendere il largo nella ripresa, quando gli azzurri si sono ritrovati anche in 10 per il rosso diretto a Lucca.
McT recuperato, Hojlund no
Conte aveva recuperato McTominay, assente a Torino, e schierato Buongiorno e Politano dal 1’. Lucca confermato in attacco, vista l’assenza di Hojlund e Spinazzola nei 4 di difesa a sinistra. L’ex Lang in panchina, mentre Bosz ha proposto un 4-3-3 con Perisic, Til e Man in avanti.
Illusione azzurra
Comincia bene il Napoli, con due occasioni nei primi 7’: prima con Lucca, destro largo da fuori area, poi con De Bruyne, che per evitare il portiere, Kovar, spreca un lancio di Gilmour e si porta la palla sul fondo, dove crossa, ma senza trovare nessuno. Qui però si sveglia il PSV, che comincia a correre – e bene – per tutto il campo e non solo all’indietro. Milinkovic-Savic si supera su un sinistro di Man al 10’, poi ringrazia l’imprecisione di Til, che manda alto di testa un corner. Trova il gol Saibari, ma viene annullato per fuorigioco. Lo sfiora anche Fleming, dimenticato sul secondo palo. Diventa insomma un botta e risposta tra Psv e Napoli, con Lucca – bravo nel lavoro spalle alla porta -, ma poco cattivo in fase conclusiva. L’attaccante italiano cicca un aggancio su filtrante illuminato di McTominay, e allora ci provano Spinazzola con il destro a giro (28’) a far gol, sfiorando solo l’incrocio. Quando però l’esterno va sul sinistro, allora il Napoli trova il vantaggio con McTominay, al primo gol europeo con la maglia azzurra. Un colpo di testa forte su cross del compagno, evitando la marcatura dei difensori olandesi. Vantaggio che dura poco, circa 4 minuti, perché il Psv la ribalta. Buongiorno, praticamente con la nuca e nel tentativo di anticipare Til, manda in rete un cross di Perisic, poi Saibari, tutto solo davanti a Milinkovic-Savic, completa la rimonta in contropiede, dopo un paio di errori (di Gilmour e Beukema) in fase d’impostazione. Napoli sorpreso ancora una volta, troppo distratto in difesa, poco incisivo in avanti e sotto 2-1 all’intervallo.
Imbarcata senza storia
Ci si sarebbe aspettata una reazione e invece non è stato così, perché la squadra di Conte nel secondo tempo si scioglie del tutto. Un errore dopo l’altro, un gol dopo l’altro. Sul tabellino dei marcatori finisce pure l’ex Parma Dennis Man (due volte), bravo e fortunato a deviare un cross di Mauro Junior dal fondo (54’). Ma ciò ha sorpreso è stata la tenuta difensiva del Napoli in seguito al terzo gol: praticamente nulla. Gli attaccanti del Psv spuntno da tutte le parti, con occasioni per Perisic, Man e Schouten. Conte ha provato a dare la scossa con un triplo cambio: Juan Jesus, Gutierrez e l’ex Lang per Beukema, Spinazzola e Gilmour, poi Neres per Politano. Ma la musica non cambio, anzi, è praticamente la stessa, con occasioni a raffica per gli olandesi, che si sono trovati in superiorità quando Lucca si prende un rosso diretto al 76’ per aver fatto un gesto che l’arbitro, il tedesco Siebert, ha preso sul personale, mentre l’attaccante sostenesse fosse rivolto all’avversario. Da lì, il Psv dilaga: ancora con un gran sinistro di Man (80’) per il 4-1, mitigato solo dalla doppietta di McTominay (4-2), bravo a girare in rete di testa un angolo di Neres. Un minuto dopo, il Napoli si scioglie definitivamente e la squadra di Bosz dilaga segnando altre due volte. Con Pepi, sul filo del fuorigioco (87’) e con Driouech (89’). Sei gol, ma potevano essere anche di più. Una serata da incubo per gli azzurri, che devono fare i conti con la quarta sconfitta stagionale, la seconda consecutiva dopo quella di Torino. E sabato, al Maradona, c’è l’Inter.
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