La condizione del Napoli: voto 6.5
A Monza, contro una squadra praticamente retrocessa, per prendersi i tre punti il Napoli ha fatto tanta fatica. Troppa. Forse avvertiva la tensione, forse la stanchezza. Era stato più semplice mettere sotto l’Empoli (ancora in corsa per la salvezza) nel turno precedente, mentre a Bologna, a metà aprile, aveva patito le pene dell’inferno. Insomma, la brillantezza non c’è più, ma del resto ora contano solo i punti. La nuova assenza di Neres (difficile rientri col Torino) toglie fantasia e incisività alla squadra, quella contemporanea di Buongiorno (lui col Toro potrebbe farcela, ci tiene da ex) e Juan Jesus (stagione finita) porta via consistenza alla difesa.
Il calendario del Napoli, voto 6.5
Torino, poi a Lecce, Genoa, poi a Parma, infine Cagliari al Maradona. Due avversarie senza traguardi da raggiungere (Toro e Genoa), due di sicuro in lotta per non retrocedere (Lecce e Parma) e un’altra, il Cagliari, che all’ultima di campionato potrebbe aver già conquistato la salvezza. E’ un programma per niente insidioso, ma tutto dipende dal Napoli. Se è quello di Monza, sarà un finale complicato, altrimenti sarà una bella volata.
L’uomo-forte: voto 7.5
È Scott McTominay, nove gol (e quattro assist) in campionato, solo uno in meno di Reijnders, il capocannoniere dei centrocampisti della Serie A. Le ultime due partite si sono risolte grazie a questo scozzese dotato di tutto, tecnica, fisico, forza atletica, sensibilità tattica. Doppietta contro l’Empoli e gol decisivo a Monza, tre colpi negli ultimi 180 minuti. Arriva da dietro e sorprende chiunque, la sua capacità di scomparire in un attimo per riapparire libero in area avversaria è sorprendente.
L’uomo-sorpresa: voto 7
Facciamo il nome di Giacomo Raspadori che a Monza, appena entrato, ha piazzato la palla sulla testa di McTominay per la vittoria del Napoli. Non ha segnato molto perché non ha giocato molto, quattro gol in ventun presenze, con appena sette da titolare. Ha avuto il suo momento di gloria quando è mancato Neres e Conte, cambiando modulo, lo ha messo al fianco e alle spalle di Lukaku: quattro partite da titolare e tre gol. Forse è il caso di dargli un po’ di spazio in più.
Ambiente del Napoli: voto 6.5
Il Brianteo era quasi tutto azzurro, la gente ci crede, sogna lo scudetto ed è pronta a una nuova grande festa. Le recenti uscite di Conte, con le risposte indirette di De Laurentiis, non hanno contribuito però a dare serenità all’ambiente, tutt’altro. Oggi più che mai il Napoli ha bisogno di una spinta in una sola direzione. I chiarimenti meglio a fine stagione. C’è da immaginare che da ora fino alla fine andrà così, tutti insieme verso un sogno.