«Non sempre cambiare equivale a migliorare ma per migliorare bisogna cambiare». Può darsi che Sergio Conceiçao non abbia mai letto la citazione di Winston Churchill ma di sicuro deve averlo pensato a lungo, specie dopo le ultime due sfide, quello di Napoli e quella successiva con la Fiorentina, entrambe “macchiate” da un gol quasi lampo e da un tempo – solitamente il primo – giocato in affanno e senza una bussola calcistica. Di qui la dec
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