Non è la prima volta, non sarà l’ultima. Ma questa trasferta di lavoro del Friedkin Group, autorevolmente rappresentato, potrebbe essere ricordata per una svolta significativa. Sono questi i giorni in cui la Roma conta di consegnare (finalmente) il progetto definitivo per lo stadio di proprietà, da costruirsi nel quartiere periferico di Pietralata, non lontano dalla stazione Tiburtina. Ecco perché da qualche giorno a Trigoria circolano diversi manager americani che si muovono per conto del presidente, come svelato da Manà Manà Sport. Si tratta di Eric Williamson, che si occupa dello sviluppo affari, e di Ana Dunkel, la direttrice finanziaria alla quale Dan Friedkin ha demandato altre questioni interne, visto che la Roma non ha ancora nominato la nuova figura di riferimento dopo l’allontanamento di Anna Rabuano. Della delegazione inoltre fa parte l’immancabile Ed Shipley, aviatore e braccio destro di Friedkin, incaricato da un anno e mezzo di seguire da vicino le vicende della squadra e della società.
Roma, l’assenza del presidente Friedkin
Il presidente, a differenza del figlio Ryan, non si vede a Roma dal marzo 2024. Era in tribuna all’Olimpico per la partita contro il Sassuolo, vinta 1-0 durante la gestione De Rossi. Poi ha preferito non mostrarsi più in pubblico, sia perché impegnato personalmente nella scalata all’Everton sia per il timore di contestazioni popolari. C’è chi assicura che tornerà per l’ultima in casa, contro il Milan, quando lo stadio tributerà un emozionato saluto a Claudio Ranieri. Nel frattempo tuttavia ha lavorato e sta lavorando sul nuovo allenatore, che potrebbe essere annunciato proprio in coincidenza con il suo arrivo a Roma.
Attesa per lo Stadio della Roma
E poi c’è appunto la questione stadio. Il sindaco Gualtieri era convinto che il progetto sarebbe stato consegnato il 21 aprile, giorno del Natale di Roma, ma la morte del Papa ha ovviamente modificato l’agenda mondiale. E’ possibile che il dossier venga presentato già la prossima settimana, con conseguente avvio del lungo iter politico e burocratico. I due manager italiani che stanno curando i rapporti istituzionali, l’avvocato Lorenzo Vitali e la dottoressa Lucia Bernabé, hanno gi&agr