TORINO – Il Sergente stimola i compagni e al contempo diventa il motivatore di se stesso. Il Sergente ha la scorsa durissima e dall’avvio di questa stagione s’è pure cambiato d’abito: via la corazza da incursore talora abituato a fare a pugni con le consegne tattiche, ora indossa i panni del centrocampista bravo nella doppia fase. Non esattamente una vita da mediano a tutto tondo, ma insomma, Sergej Milinkovic-Savic ha fatto una scelta precisa: rischiare di essere meno appariscente, però con la sicurezza di risultare più utile alla sua Lazio. Minore ricerca del gol, maggiore partecipazione alla manovra, stessa coltivazione del gusto per l’assist: Ciro Immobile, per il regalo servitogli contro l’Udinese, sentitamente ringrazia ancora. SMS piace così al proprio datore di lavoro, figurarsi a chi l’ha corteggiato invano e non s’è dimenticato di lui: la Juventus, il Psg, i due Manchester, il Chelsea. Essì, anche l’Inter, già avversario arcigno nella corsa al trio Kulusevski-Chiesa-Tonali.
«La sfida sarà dura, durissima. Ma la nostra Armata biancoceleste è pronta a vincerla»: il post del Sergente alla vigilia di Lazio-Juve trascina un intero ambiente, già gasato dall’opportunità di battere i bianconeri dopo una vita trascorsa a rincorrerli. Il Sergente, a meno che Simone Inzaghi non cambi idea, sarà titolare e Fabio Paratici se ne starà seduto in tribuna ad osservare i suoi giocatori, ma non solo. Certo, Milinkovic-Savic non ha bisogno di essere spiato dai confortevoli palchi dell’Olimpico, tuttavia gli incroci del calendario sono sempre un’occasione da non mancare. Tre gol e 6 assist in 18 partite stagionali per 1370 minuti in campo: ecco il bilancio del nuovo Sergej. Che non sarà mai un Tardelli, che avrà voglia di coccolarsi in tutta la sua fresca completezza, ma che al termine del quinto anno di Lazio si guarderà intorno. E se Claudio Lotito di recente lo valutava non meno di 100 milioni di euro, quanto costa ora SMS? Di questo passo il presidente biancoceleste continuerà a mantenere a prezzo pieno i gioielli della propria bottega. Infischiandosene, il patron, dei commenti del ragazzo a Dazn: «La Juventus punta sempre in alto, ha i calciatori migliori. Se lì giocherei dall’inizio? Bella domanda, non lo so. Io per ora sono della Lazio e penso a giocare titolare qui. Poi non si sa mai…». Al fascino della Signora difficilmente si può resistere. Soprattutto se la Signora in questione tenta Paul Pogba, ma per il restyling del centrocampo continua a blandire il Sergente con un’aquila tatuata sul cuore.