MILANO – Sei Supercoppe italiane affrontate, cinque vinte (più un Community Shield giocato col Chelsea e vinto). Se c’è qualcuno che sa come portare a casa il trofeo che domani Milan e Inter si contenderanno a Riad, quello è Hernan Crespo. Lo ha vinto da giocatore di Parma, Lazio, Milan e Inter (2 volte).
Crespo, sta ancora festeggiando il Mondiale vinto dalla sua Argentina?
«È stato bellissimo, da 36 anni lo aspettavamo e sì, seppur lavorando qui in Qatar, me lo sono goduto da tifoso».
Lei ha scelto di cominciare la sua carriera da tecnico girando il mondo e ora si trova all’Al-Duhail. Il prossimo step sarà l’Europa? L’obiettivo è tornare in Italia?
«Senza dubbio. Ho deciso di fare una determinata gavetta. Con il Defensa y Justicia in Argentina ho vinto la Coppa Sudamericana nel 2020, un po’ come se il Cagliari, senza offesa, vincesse l’Europa League, e ho lanciato un certo Enzo Fernandez. Poi nel 2021 con il San Paolo, uno dei club più importanti del Brasile, ma una sorta di gigante addormentato perché non ha i soldi di Flamengo e Palmeiras per competere ad altissimi livelli, ho conquistato il campionato Paulista che la società non vinceva dal 2005. E adesso me la gioco in Qatar».
Che esperienza è?
«Mi ha affascinato venire qui nell’anno dei Mondiali. Sono arrivato all’Al-Duhail a marzo e abbiamo superato il girone della Champions asiatica da primi in classifica. In campionato, nonostante sia stato senza i nazionali qatarioti per sei mesi, siamo secondi a due punti dalla vetta. Sono contento, stiamo andando bene».
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