N iccolò Pisilli sta vivendo un momento magico. Il centrocampista della Roma si è preso la scena con l’Italia Under 21, segnando un gol strepitoso contro la Spagna durante l’Europeo in Slovacchia. Schierato trequartista al posto del compagno di squadra Baldanzi (infortunato al ginocchio), Pisilli ha dimostrato di saper spostare gli equilibri con una giocata da campione: sul lancio lungo di Ghilardi, ha addomesticato un pallone complicato, superato in dribbling Pablo Marin e scaricato una diagonale imprendibile all’angolino basso. Quel gol non solo ha permesso alla baby Italia di strappare un punto prezioso contro la Spagna, ma ha anche acceso i riflettori su un talento che sembra pronto a esplodere.
Il messaggio
Nell’Under 21, dove la maggior parte dei compagni (classe 2002 e 2003) è a fine ciclo, Pisilli, classe 2004, si candida a diventare il protagonista assoluto del prossimo biennio, magari persino con la fascia da capitano al braccio. La sua ultima prestazione non è passata inosservata, soprattutto agli occhi Gasperini, noto per saper esaltare giocatori dinamici e versatili a prescindere dalla carta di identità. Con l’ex allenatore Atalanta, Niccolò potrebbe trovare l’ambiente ideale per sbocciare definitivamente in giallorosso, grazie al suo profilo di centrocampista box-to-box con un debole per gli inserimenti senza palla.
La crescita di Pisilli
La storia di Pisilli è quella di un ragazzo che ha trasformato i suoi limiti in punti di forza. Da piccolo, pur riconosciuto come talentuoso, era considerato troppo gracile per reggere i contrasti nel calcio professionistico. A Trigoria, però, ha seguito un percorso di crescita mirato, lavorando sul fisico e affinando le sue doti tecniche. Oggi, a 20 anni, è uno dei centrocampisti più promettenti d’Italia, con muscoli, personalità e un esordio già conquistato con la nazionale maggiore. L’ultima stagione è stata quella della consacrazione, la prima in pianta stabile al fianco di Dybala e soci. Non a caso, la Roma ha annunciato in tempi record il rinnovo del suo contratto fino al 2029, con uno stipendio che potrebbe raggiungere i 2 milioni di euro. Si tratta di un salto enorme rispetto ai 70.000 euro annui del precedente accordo.
Il fattore DDR
La scorsa estate, Pisilli sembrava destinato a un prestito al Lask, lassù in Austria, per giocare con continuità. Le valigie erano pronte, ma Daniele De Rossi ha bloccato la cessione, convinto che il ragazzo fosse già pronto. «È un giocatore molto forte, ancora un bambino, però mi ha impressionato», aveva detto DDR, intuendone il potenziale a scatola chiusa. Una decisione azzeccata, che ha permesso a Pisilli di crescere sotto in Italia, nella sua culla naturale.
Un Jolly per la Roma
Mezzala, trequartista o mediano: Pisilli può fare tutto. La sua versatilità si sposa perfettamente con la filosofia di Gasperini, che ama valorizzare i giovani talenti. Non è difficile immaginarlo in prospettiva come un elemento chiave nel centrocampo giallorosso, pronto a seguire le orme di altri romani e romanisti che hanno scritto la storia all’Olimpico. Con il suo talento e la fame di chi sogna in grande, Pisilli è un predestinato con i piedi ben piantati per terra, pronto a prendersi il futuro.