Le parole di Chivu
Cosa può trasmettere Chivu all’Inter? “Il carattere, il capire che la programmazione della stagione non è mai ciò che realmente ti capita, di capire i momenti, di saperli gestire, da quelli belli a quelli meno belli. Penso al 2010 e a Kiev quando eravamo praticamente fuori dalla Champions. Gestire per poi arrivare in fondo e capire a che punto sei e cosa manca per l’ultimo salto. Mercato ancora aperto? Quello che pensiamo noi allenatori vale poco, sono regole imposte. Vorremmo tutti essere sereni e avere tutto a posto, ma fare l’allenatore è anche saper gestire determinati momenti, i giocatori coi loro pensieri. Qualche anno fa un grande allenatore mi diceva che la cosa più semplice è la partita, poi ci sono tutti gli altri problemi. Certo, sarebbe meglio iniziare con la rosa completa, ma tutto questo fa parte del gioco. Con la società condividiamo gli stessi pensieri. Sono contento della squadra che ho, sono contento di aver mantenuto la linea di cui avevamo parlato, quella di investire sui giovani, pur consapevoli che coi giovani serve più pazienza. In un contesto forte come questo l’inserimento di un giovane è più facile“.
Chivu sul Torino
“Hanno investito bene, hanno un nuovo allenatore: c’è sempre l’incognita allenatore, ma conoscendo Baroni – che gode della mia stima – mi aspetto una squadra che verrà qui a giocare. Sicuramente non avranno nulla da perdere e puntano al risultato, hanno dei principi e sono in salute“. Poi sul tifo organizzato ha aggiunto: “Spero che i fattori esterni non pesino sui giocatori, spero solo che la situazione si risolva il prima possibile, perché la squadra ha bisogno del suo pubblico e di essere sostenuta. Lookman? Ho detto che voglio quantità e non qualità, ma abbiamo preso giocatori che hanno alzato comunque il livello della squadra“.