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Guida alla 5ª giornata di Serie B. Apre Catanzaro-Juve Stabia, occhio a Cesena-Palermo e Bari-Samp

Avellino-Entella, sabato ore 15

L’Avellino del “Pitone” Biancolino (il migliore dei 5 allenatori esordienti in nB) è forse la squadra più in palla, almeno a giudicarla per le ultime due giornate. Dopo un avvio di stagione difficile (è pur sempre una neopromossa), negli ultimi due turni per gli irpini sono arrivate la vittoria sul Monza (2-1) e il colpo di Carrara, un pazzesco 4-3 giocando più di un’ora in dieci, dimostrazione di come la squadra abbia gamba e sia in salute collettiva: potrebbe diventare la sorpresa del campionato. L’Entella invece, domenica ha perso a Padova, primo ko dopo 39 partite senza sconfitte, ovviamente ereditate dalla gestione Gallo che ha portato i chiavaresi in B. La squadra comunque, prima del ko dell’Euganeo, ha dimostrato di poter stare nella categoria, così come il suo allenatore (altro deb), Chiappella.

Cesena-Palermo, sabato ore 15

Per il Palermo, sembra la sfida ideale per capire quanto è veramente potente la corazzata siciliana. C’è chi dice che possa imitare il campionato dominante che fece il Sassuolo nella scorsa annata. Ma è anche vero che finora, s’è vista una B ancor più equilibrata del solito. Resta il fatto che la mano di Inzaghi inizia a vedersi eccome e sta levando alla squadra i difetti mostrati nei tre precedenti anni di B a gestione City. Venerdì scorso, il successo sul Bari ha portato la firma di Le Douaron (che era quasi un oggetto misterioso da oltre un anno) e Gomes, entrambi messi in campo da Superpippo nella ripresa. Insomma, questo Palermo che ha fatto 10 punti su 12 e guida la B assieme a Modena e Cesena, potrebbe avere quella continuità di risultati mancata coi predecessori di Inzaghi. Anche se non sarà semplice confermarsi in casa di questo Cesena che sta stupendo tutti. Se dopo la vittoria di Venezia i ragazzi di Mignani dovessero confermarsi anche col Palermo, allora in Romagna nei prossimi mesi potremmo vederne delle belle. Già la scorsa stagione, da neopromossa, il Cesena stupì non poco conquistando il piazzamento playoff, scalzando il Bari dall’8° posto. Ma in questa annata ci sono tutte le premesse per fare ancora meglio.

Mantova-Frosinone, sabato ore 15

Si sa, il Mantova di Possanzini è squadra pazzerella che può vincere e perdere con chiunque. Però le cadute, tre in quattro uscite, iniziano e essere un po’ troppe e meno male che i lombardi hanno battuto il Pescara nella quarta sfida (alla seconda giornata) e dunque, con quei 3 punti, la classifica non fa ancora paura anche se non bisogna nascondere i non pochi problemi della squadra, sabato scorso messa troppo facilmente sotto dal Modena in casa. E ora al Martelli sbarca il Frosinone di Alvini, tra le più belle rivelazioni di questo avvio di stagione, non fa testo il 4-1 appena rimediato dai ciociari in Coppa Italia a Cagliari, Alvini ha pensato al campionato, facendo ampio turnover. I ciociari in trasferta hanno già vinto a Padova e pareggiato a Palermo, non solo, sono ancora imbattuti in campionato: niente male per una squadra che ha potuto mantenere la categoria anche grazie alle disgrazie del Brescia e che ora si candida a un campionato da parte sinistra della classifica, almeno.

Sudtirol-Reggiana, sabato ore 15

Il Sudtirol di Castori ha reagito bene al primo ko stagionale, alla terza  giornata, peraltro subito dalla corazzata Palermo. Gli altoatesini nello scorso turno hanno raccolto un prezioso 2-2 a Frosinone, rimontando nella ripresa due gol di svantaggio. E anche la Reggiana di Dionigi viene da un 2-2, quello interno con il Catanzaro, pari che ha lasciato un po’ di amaro in bocca per come è maturato. Tuttavia, con 5 punti in 4 partite, la Reggiana è in linea col campionato che ci si attendeva. Ma non va dimenticato che l’unica vittoria, il 3-1 sull’Empoli, è arrivato per due 
espulsioni tra i toscani. Dunque, la squadra di Dionigi, per confermarsi fuori dalla zona calda della classifica, è chiamata a un salto di qualità. E farlo al Druso, non sarà affatto semplice perché il Sudtirol nella scorsa stagione con Castori aveva un passo da playoff, che potrebbe tenere anche in questa annata.

Venezia-Spezia, sabato ore 15

Il Venezia sta perdendo colpi da almeno tre giornate, non bisogna fermarsi al ko subito in casa sabato scorso dal Cesena. Già i pareggi di Castellammare e Pescara avevano fatto scattare un primo allarme. Resta il fatto che il Venezia di Stroppa era indicato, prima dell’inizio della stagione, come la seconda forza del campionato, la prima dietro al super Palermo, e non sta andando così. Certo, lo Spezia sta anche peggio. L’1-3
subito sabato scorso dalla Juve Stabia conferma quel che si pensa dello Spezia da inizio stagione: la squadra è rimasta alla finale di ritorno dei playoff persa in casa dalla Cremonese a giugno. Quella Serie A che pareva in tasca e poi sfumata beffardamente, probabilmente pesa ancora su gambe e testa dei giocatori, non è solo l’addio di Pio Esposito che aveva portato 19 gol. D’Angelo ha messo insieme 2 punti in 4 gare: o si svolta, o si rischia un campionato-via crucis.

Monza-Padova, sabato ore 17.15

Nelle ore in cui il Monza saluta la famiglia Berlusconi per diventare l’ennesimo club italiano di proprietà statunitense, i brianzoli di Bianco hanno un buon test per capire se la squadra è veramente da A diretta. Basterebbe leggere i nomi della rosa per pensarlo ma per riuscirci, dai big (che il club ha scelto di non cedere), ci si aspetta di più. Comunque, con la vittoria sulla Samp nello scorso turno (1-0), il tonfo di Avellino è stato archiviato. Il Padova di Andreoletti invece, sbarca in Brianza dopo il suo primo successo in campionato, il 2-1 all’Entella: i veneti hanno scacciato i fantasmi delle prime giornate, in cui il Padova appariva tra le squadre più deboli della B. Misurarsi con il Monza, presunta corazzata, pare la partita giusta per capire quanto si vale.

Bari-Sampdoria, sabato ore 19.30

Sfida tanto prestigiosa quanto delicata: a Bari e Samp, già fin troppo attardate, non sono più concessi passi falsi, se sperano ancora di fare un campionato se non importante, almeno decente. Il Bari ha raccolto un solo punto nell’1-1 interno col Monza. Poi solo sconfitte: 2-1 a Venezia, 3-0 a Modena e 2-0 a Palermo. La società continua ad aver fiducia nel tecnico Caserta che deve assemblare una squadra totalmente rifondata. Ma la svolta non è più rimandabile. Lo stesso discorso, amplificato, vale anche per la Samp, ultima a zero punti, con lo stesso score in fatto di gol del Bari, 2 fatti e 8 subiti. Il tecnico Donati è stato confermato da una società che nell’ultimo ko, sabato a Monza, non era neanche presente alla partita (assenti il presidente Manfredi, il finanziatore Tey e il suo uomo di fiducia Walker che pare abbia preferito andarsi a vedere la Formula 1 a Baku) e anche questo non è un bel segnale, come se la situazione non fosse già abbastanza sconfortante. Inoltre, a gettare altra benzina sul fuoco, il surreale comunicato di Tey (mai presentatosi alla piazza) che parla di Samp in A nel 2028. Parole che hanno fatto ancor più infuriare i tifosi, pronti a una contestazione dura dopo un’affollata assemblea con 4000 presenti. Di questo passo, il rischio è quello di ritrovare la Samp, dopo la sosta di novembre, virtualmente in quella C dove era già finita il 13 maggio, prima che esplodesse il caso Brescia. Insomma, cercasi svolta disperatamente, per entrambe.

Modena-Pescara, domenica ore 17.15

Che bella rivincita per Sottil: il suo Modena, primo assieme a Palermo e Cesena, è una delle più belle sorprese di questa B. Ed è lo stesso Sottil che un anno fa masticava amaro con la Samp (fu il secondo dei 4 allenatori blucerchiati della scorsa annata). Dopo quel flop, su Sottil si sono dette e scritte cose pesanti, di certo il fallimento blucerchiato non era tutta colpa sua. Ma appena ha trovato un ambiente dove lavorare in pace, Sottil
è tornato ad essere quell’allenatore che in B, ad Ascoli, fece cose enormi, prima di meritarsi la A con l’Udinese. E ora, questa sfida col Pescara odora di esame di maturità. Perché gli abruzzesi domenica scorsa hanno rifilato un eloquente 4-0 all’Empoli, risultato col quale il neo promosso Pescara dovrebbe aver finito di pagare dazio alla B: adesso la squadra di Vivarini c’è tutta, mostra valori non da poco e sarà interessante vederli contro il Modena capolista. Che, a sua volta, proverà a dimostrare di non patire le vertigini dell’alta quota.

Empoli-Carrarese, domenica ore 19.30

Derby toscano tra i maggiori flop della scorsa giornata, entrambe hanno subito 4 reti. Preoccupante il 4-0 incassato dall’Empoli. Sullo 0-0, il tecnico Pagliuca ha tirato fuori il rosario e ha iniziato a pregare. La risposta divina sono stati i 4 gol del Pescara segnati in 25’, magari sarebbe meglio curare di più una squadra che aveva già mostrato preoccupanti amnesie (vedi il 3-1 incassato dalla Reggiana dopo due espulsioni tra i toscani), piuttosto che affidarsi alla fede, considerata la risposta dell’Altissimo… E si capisce perché nell’ultimo giorno di mercato l’Empoli aveva cercato di comprare Odenthal, centrale difensivo che nell’attuale retroguardia azzurra manca come il pane. La Carrarese di Calabro invece, si è fatta sorprendere 3-4 dall’Avellino in 10, successo maturato anche perché gli apuani si sono adagiati sulla superiorità numerica, incassando alla fine 4 gol, dopo averne subito uno solo nelle precedenti tre gare. Questo derby è l’ideale per capire se è stato solo un incidente di percorso. Quanto all’Empoli, può dirci se questa squadra può coltivare ambizioni, visto che prima dell’inizio del campionato era indicata tra le favorite per la A. A nostro avviso, questa è una squadra da campionato di transizione ma magari il campo ci smentirà, anche perché è raro che in B a Empoli si sbagli un campionato.


Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/calcio/serie-b


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