Pisa-Lazio 0-0: cronaca, statistiche e tabellino
Le scelte di Sarri e Gilardino
Con Hysaj che alla vigilia del match ha raggiunto in infermeria gli altri infortunati (Cancellieri, Tavares, Castellanos, Rovella e i ‘fuori lista’ Dele-Bashiru e Gigot) Sarri davanti a Provedel rilancia però Pellegrini, riportando a destra Marusic nella difesa completata dagli inamovibili Gila e Romagnoli. Il terzino sinistro è l’unica novità rispetto al 4-3-3 con cui la Lazio ha iniziato la gara vinta contro la Juve, con Guendouzi e Basic ai lati del regista Cataldi e Isaksen confermato nel tridente con Dia e capitan Zaccagni. Sull’altro fronte 3-5-2 per Gilardino (out Albiol, reduce da un intervento a una mano, oltre a Stengs, Lusuardi, Esteves, Maucci), che sceglie Tramoni come partner di Nzola in attacco e consegna le fasce a Cuadrado e Angori.
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Semper e il palo fermano Basic
In avvio di match la Lazio lascia il pallino al Pisa, non trovando però le giuste misure nel pressing e incontrando così difficoltà nel ripartire. E dopo gli innocui tentativi del nerazzurro Tramoni (conclusione imprecisa dopo una sponda di Nzola) e del biancoceleste Basic (sinistro parato agevolmente da Semper), è dei padroni di casa la prima vera occasione: sul cross di Cuadrado e il mancato intervento di Pellegrini è poco reattivo Touré, che ‘cicca’ malamente la conclusione con il destro (24′). La squadra di Sarri prova a innescare Isaksen, che alla mezzora impegna Semper con una conclusione mancina sul primo palo. Il portiere del Pisa si ripete poi poco dopo (32′) con un grande intervento sullo stesso danese che, invece di calciare di potenza, prova invano a piazzarla con il piatto dopo una splendida ripartenza orchestrata da Cataldi e Zaccagni. Al 36′ ci prova invece Basic, carico dopo il gol alla Juve, ma è ancora Semper a negargli il bis deviando la sua potente conclusione sul palo (a lato invece il successivo tentativo del croato al 39′). Finiscono in crescendo i biancocelesti in un primpo tempo che si chiude dopo un destro in curva del nerazzurro Cuadrado (40′) e l’ammonizione del suo compagno di squadra Denoon (al 41′ per un fallo sull’ispirato Zaccagni).
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Finisce 0-0, solo un punto per i biancocelesti
Con il giallo sul ‘groppone’ proprio lo svizzero viene lasciato negli spogliatoi all’intervallo da Gilardino, che lo sostituisce con Canestrelli, mentre Pedro come ‘falso nove’ al posto di un poco brillante Dia è la novità nella Lazio. Il Pisa riparte forte, Sarri vede la sua squadra abbassarsi troppo e decide allora di intervenire: dentro Lazzari e Vecino al posto di Pellegrini e Basic, con Marusic che trasloca da destra a sinistra (58′), mentre è obbligato il successivo avvicendamento tra Gila (problema fisico) e Provstgaard (60′). Prova invano a strappare Lazzari, fermato da Cuadrado (giallo al 61′), poi è Isaksen a mancare la porta con il sinistro (62′). Più alto comunque il baricentro dei biancocelesti e arriva allora la tripla mossa di Gilardino, che ridisegna il suo Pisa inserendo Leris, Moreo e Akinsanmiro (fuori Tramoni, Cuadrado e Marin al 65′), anche se è poi Moreo di testa sugli sviluppi di un corner a costringere Provedel a una grande parata (72′). I nerazzurri insistono e al 78′ vanno ancora vicini al vantaggio: cross dalla sinistra di Angori, Touré sovrasta Marusic nello stacco e di testa conclude a fil di palo. La Lazio ora sembra accusare la stanchezza e viene salvata da Romagnoli, che respinge in scivolata la conclusione di Moreo (80′). Sarri si gioca allora l’ultimo cambio, gettando nella mischia Noslin al posto di Isaksen (81′), mentre Pedro subito dopo si prende l’ammonizione per un fallo su Aebischer. Un destro a lato di Vecino (86′) e una conclusione a giro di Pedro tra le braccia di Semper (90′) sono gli ultimi, poco convinti, tentativi della Lazio: dopo quattro minuti di recupero finisce 0-0 all’Arena Garibaldi Romeo Anconetani, con il Pisa (ora a 5 punti) che vede nuovamente rimandato l’appuntamento con la prima vittoria in campionato mentre i biancocelesti (saliti a quota 12) restano ancora lontani dalla zona Europa.
 
