consigliato per te

  • in

    Non solo Di Maria, Paredes e Rabiot: i top in bilico che la Juve rischia di non potersi permettere

    Il prolungamento di Danilo non era ancora arrivato allo sprint decisivo, la cessione di Vlahovic porterebbe i denari che verrebbero a mancare senza Champions. E un ridimensionamento provvisorio metterebbe alla prova anche la volontà di Chiesa di resistere all’interesse delle big europee Il futuro di alcuni era in bilico anche prima della mazzata sulla classifica calata con la ghigliottina del -15 decisa dalla Corte Federale d’Appello, più il rischio pendente di una seconda tranche in arrivo sulla manovra stipendi. La conseguente tagliola che potrebbe arrivare sui conti della Juventus per l’esclusione dall’Europa, sul campo o per eventuali provvedimenti dell’Uefa che ha aperto un fascicolo sui bianconeri, profila già alcune separazioni naturali, anche solo per ragioni economiche. E rischia di mettere in discussione anche il futuro di chi era arrivato per essere una pietra angolare del domani. LEGGI TUTTO

  • in

    Ounahi, fatta col Marsiglia: saltata la trattativa col Napoli

    Il matrimonio tra il Napoli e il marocchino Azzedine Ounahi non s’ha da fare. Il centrocampista, nonostante la corte dei partenopei, ha deciso di sposare il progetto del Marsiglia. I transalpini verseranno subito nelle casse dell’Angers 10 milioni di euro. Ounahi è atteso già stasera al Velodrome in occasione della sfida tra Marsiglia e Monaco. LEGGI TUTTO

  • in

    Juve, tutte le tappe dell'inchiesta e i procedimenti in corso

    La Procura Figc apre un fascicolo su una serie di plusvalenze degli ultimi due anni dopo una verifica ispettiva della Consob sulle società quotate in Borsa. In totale sono 62 le operazioni segnalate. La Covisoc pone l’attenzione sulla possibilità che i club ipervalutino alcuni giocatori a bilancio. Nel mirino alcuni scambi operati dalla Juve, a partire dallo scambio Pjanic-Arthur col Barcellona LEGGI TUTTO

  • in

    Il Milan e il gennaio nero: tutti i numeri che condannano il Diavolo

    Rispetto a dodici mesi fa sono peggiorati tantissimi dati. E nessuno è migliorato. Ed inoltre è impietosa l’analisi delle prime 19 gare dello scorso campionato raffrontata a quello attualeC’era una volta il Milan di ferro. Quello che teneva la guardia alta e poi tirava ganci, agguerrito e compatto. C’era, ma ora non c’è più, perché gennaio 2023 è tutt’altra cosa rispetto all’anno scorso. Così come quasi tutto il girone d’andata 2021-22 equiparato a questo. I rossoneri sono crollati dov’è erano più forti, ovvero difesa e solidità. LEGGI TUTTO

  • in

    Buffon, 45 e non sentirli: buon compleanno Gigi!

    Auguroni Gigi, oggi sono 45 anni. A un’età in cui quasi tutti i suoi coetanei ormai oziano sul divano, lui è ancora lì, sulla breccia a fare la differenza. Certo, oggi il suo Parma sarà di scena al San Vito-Marulla di Cosenza e lui non ci sarà, colpa di una botta rimediata in allenamento che gli ha già fatto saltare il precedente impegno di sabato scorso, la vittoria interna sul Perugia che ha permesso alla squadra di Pecchia di rilanciare, almeno, per la corsa ai playoff. L’obiettivo degli emiliani è riavere Buffon per il prossimo impegno, quando il Parma riceverà il Genoa, squadra da sempre nel cuore di Gigi e c’è da scommettere che farà di tutto per poterci essere. Perché il Buffon ancora in campo a 45 anni (e il contratto col Parma lo farà giocare fino a 46, almeno), è un giocatore che va gestito con parsimonia. In questa stagione ha iniziato a giocare a settembre, per smaltire i problemi avuti nel finale della passata stagione, chiusa il 25 Aprile con il ko di Perugia, in cui Gigi incappava in una papera clamorosa, sbertucciata senza rispetto sui social.Guarda la galleryBuffon, Leclerc e il regalo giallo griffato Ferrari
    Buffon, 45 anni e non sentirli
    Nella prima parte della stagione 2002-23, è sceso in campo per tre partite, risultando determinante con una parata delle sue nella vittoria sulla capolista Frosinone, quando si era ancora sullo 0-0. Poi, un infortunio alla coscia lo ha tenuto fuori per tre mesi. Giorni non semplici quelli dello scorso autunno, in cui Buffon paventava il ritiro anticipato in caso di eventuale ricaduta. Niente di tutto ciò. In questo 2023, Gigi s’è presentato in forma smagliante a San Siro, per la sfida di Coppa Italia contro l’Inter: se il Parma ha sfiorato il clamoroso colpo, trascinando i nerazzurri ai supplementari, lo si deve anche alle sue parate, degne dei bei tempi che furono: la notte al Meazza del 10 gennaio, Gigi pareva avesse almeno una quindicina d’anni in meno. Buffon è poi sceso in campo per il successivo impegno di campionato, a Bari, brutto tonfo per 4-0, in cui lui faceva ingiustamente da capro espiatorio, per aver un po’ gratuitamente provocato il rigore del 3-0. In realtà la partita era già quasi compromessa e a disertare era stata tutta la squadra che risentiva ancora delle fatiche di San Siro. Ma anche senza essere in campo, Gigi è fondamentale nello spogliatoio del Parma. E’ una guida per tutti, oltre ad essere anche importante nel rapporto coi tifosi emiliani. E con loro in questa stagione non sta filando tutto liscio. Una settimana fa, la convincente vittoria sul Perugia ha fatto passare in secondo piano la contestazione della tifoseria. Anzi, forse è stato il pungolo giusto, visti i risultati.
    Guarda la galleryBuffon e Agnelli, abbraccio commovente tra il portiere e il presidente
    Obiettivo Serie A
    Ora però, la squadra deve trovare un minimo di continuità per garantirsi almeno i playoff visto che finora, a un grande exploit sul campo, è sempre seguito un brutto capitombolo. E chissà che Gigi possa dare la mano giusta a Pecchia alla ricerca di quella Serie A dove vorrebbe tornare a giocare prima di smettere. Dall’alto delle sue 657 presenze nella massima serie (record), delle 176 in Nazionale (record), del primato assoluto di 10 campionati di A vinti, sei Coppe Italia, sette Supercoppe Italiane, una Coppa Uefa, un campionato di Ligue1 francese e una Supercoppa di Francia. Oltre ovviamente al titolo Mondiale del 2006, in cui Buffon venne eletto miglior portiere della manifestazione. Senza dimenticare che nella stagione 2015-16 stabili il record d’imbattibilità della Serie A, 974’ senza subire reti col primato nella massima categoria di 10 partite di fila senza incassare gol. Auguroni Gigi, e grazie davvero di tutto. Chissà se in futuro la tua Juve, di cui sei recordman in fatto di presenze (526) e trofei (23), senta il bisogno di richiamarti a sé, per uscire dalla bufera in cui s’è ficcata. LEGGI TUTTO

  • in

    Ascoli-Palermo rinviata: l'aereo rosanero decolla poi rientra per un guasto

    TORINO – Partita rinviata, causa “guasto all’aereo”. Questo è il motivo ufficiale della posticipazione di un giorno della gara valida per il campionato di Serie B tra Ascoli e Palermo, che si srebbe dovuta giocare oggi alle 14. Un problema tecnico del velivolo che ieri avrebbe dovuto portare la squadra rosanero a Pescara ha costretto il club siciliano a chiedere di far slittare il match a domenica. La Lega Serie B, dopo avere “valutato la sussistenza di ragioni oggettive”, ha accolto la richiesta e la sfida si disputerà quindi domani alle 14. Subito dopo il decollo del volo di linea che avrebbe dovuto portare il Palermo a Pescara, da dove la squadra rosanero avrebbe dovuto raggiungere poi Ascoli in pullman, il pilota dell’aereo ha riscontrato un guasto in cabina di pilotaggio ed è stato costretto a invertire la rotta e tornare a terra all’aeroporto Falcone e Borsellino.
    La nota del Palermo
    La compagnia aerea ha provveduto a fare arrivare a Palermo un altro velivolo. Questa la nota del club per spiegare la situazione: “Il Palermo ringrazia quanti si sono adoperati per fronteggiare gli impedimenti straordinari che non hanno consentito alla squadra di raggiungere Ascoli secondo il programma previsto per il match della ventiduesima giornata di campionato. In particolare, la Questura di Ascoli e tutte le forze dell’ordine interessate, la Lega di B con il suo presidente Mauro Balata e il suo staff e il club bianconero con il suo patron Massimo Pulcinelli, il presidente Carlo Neri e il suo staff, oltre agli arbitri e ai broadcaster televisivi: un evidente esempio di come lo spirito di squadra nel calcio viva anche fuori dal campo di gioco”. LEGGI TUTTO