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    McKennie ora è sacrificabile: dal Dortmund alla Premier, gli scenari. Ma senza svenderlo

    La crescita dei giovani ha messo l’americano sul mercato. Alcuni sondaggi dall’Inghilterra per ora non convincono. Ma le sue doti di jolly potrebbero ancora renderlo utile ad Allegri in altri ruoli La Juve e l’entourage di McKennie sono al lavoro per trovare l’incastro migliore in questa finestra di gennaio. Il centrocampista statunitense, già l’estate scorsa vicino alla cessione, sembra essere il pezzo sacrificabile della rosa di Allegri. Il tecnico sarebbe intenzionato a dare più spazio ai giovani che sono venuti fuori negli ultimi mesi: da Fagioli a Miretti, a Barrenechea (che potrebbe ritrovarsi con più frequenza in prima squadra da qui in avanti) di alternative in mezzo ce ne sono abbastanza. Per questo l’ipotesi della cessione è la più accreditata. LEGGI TUTTO

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    Dal “Tata” a Vasquez, 6 numeri uno per il Milan! Le strategie di gennaio

    Raramente a Milanello si è registrata un’attività così intensa fra i pali, soprattutto a metà stagione. Dalle prospettive di chi c’è già agli obiettivi di mercato, ecco come si muove il DiavoloPorta girevole, come quella degli hotel. C’è chi si infila, chi è pronto a uscire, chi è nella hall in attesa di capire meglio, chi è fuori e vorrebbe varcarla ma non sa come andrà a finire. Una cosa è certa: negli ultimi anni raramente al Milan si è registrata un’attività così intensa fra i pali, soprattutto a metà stagione. LEGGI TUTTO

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    Neymar, Vieri, CR7, Piqué: calciatori e tavolo verde, che passione

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    Dal cambio sbagliato di Sarri al guizzo di Ferguson: quanti errori e quante mosse vincenti

    L’errore del tecnico della Lazio a Lecce non è certo un episodio unico nel suo genere. C’è chi ha rassegnato le dimissioni dopo una sostituzione errata (o di troppo), anche se fino agli anni Sessanta il rischio non esisteva perché cambiare giocatori non era permesso Minuto 16 del secondo tempo di Lecce-Lazio. Il risultato è fermo sull’1-1. Sostituzione per i biancocelesti: esce Milinkovic-Savic, entra Vecino. Qualche discussione nei pressi della panchina di Sarri evidenzia che, probabilmente, non tutto è andato per il verso giusto in quel momento. La partita, intanto, prosegue. LEGGI TUTTO

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    La Juve e le punizioni: CR7 un gol in 3 anni e 74 tentativi! Così la musica è cambiata

    Il portoghese monopolizzava i calci piazzati ma ha chiuso l’esperienza bianconera con una sola rete, quest’anno nessuno nei migliori campionati europei ha fatto meglio dei tre gol dei bianconeri a palla ferma. Trascinati nella specialità, insolitamente, da Vlahovic e Milik Per lunghe stagioni è stato un tormentone in casa bianconera. E non un tormentone positivo. Da quest’anno invece le punizioni, l’efficacia su punizione, e in particolare i gol su punizione, sono diventate un punto di forza della Juventus. La rete di Arkadiusz Milik che con un colpo da biliardo dai 30 metri ha deciso la partita di Cremona è stata la terza in campionato su punizione per la Signora: di Vlahovic le altre due contro Roma e Spezia. LEGGI TUTTO

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    I gol, lo spaccio, i colpi della Camorra: morte di un talento a Napoli

    Giocava nella Primavera azzurra, sognava Insigne, fece gol al Viareggio, poi prese un’altra strada. Storia di un sogno svanito presto, tra guerre dei clan e la brutalità di due killer in scooter Il nome della strada è via Epomeo, all’incrocio con via Montevergine, nel quartiere di Soccavo, a Napoli. Epomeo è il nome del monte di Ischia. Tutti pensano che sia un vulcano, in realtà è un blocco inclinato di tufo verde, sputato fuori dalla terra a seguito di una forte eruzione. Lo chiamano vulcano per comodità, facciamo sempre così: cerchiamo la via più breve per definire qualcosa e ci accontentiamo. E un po’ anche quella strada – adesso, in questo momento – sembra essere stata rigettata da qualcuno o da qualcosa, sembra uno sfogo, un’infiammazione. È poco dopo mezzogiorno, in giro c’è un bel po’ di gente. LEGGI TUTTO

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    “Mio figlio vorrebbe giocare”, e il sinistro fa subito boom: alle radici di Dimarco

    La carriera di Federico è partita dalla società nella zona est di Milano, ai tempi associata all’Inter: la Calvairate, il torneo di Natale, le partitelle tra amici alla Rotonda della Besana, l’amico che si dovette fermare…”Buongiorno, mio figlio vorrebbe giocare”. È una giornata fredda in via Gaspare Vismara, zona est di Milano, quando Federico Dimarco, accompagnato dalla mamma, si presenta al centro sportivo della Calvairate. Quando le temperature si abbassano, da quelle parti si sente di più. La Cerchia dei Bastioni (l’Area C, per intenderci) non è lontana, ma lo scenario è da periferia. LEGGI TUTTO

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    Tonali segna, comanda e vince: i segreti del capitano senza fascia

    Nelle sei partite in cui ha segnato, i rossoneri hanno sempre vinto. Pioli gli ha cucito addosso compiti che gli avversari faticano a capire. E quando apre la bocca, lo fa da leaderSul web sono già iniziati consigli e timori. “Se prendesse un giallo con la Roma, risolverebbe tutti i problemi”. “È tutto già scritto: verrà ammonito con il Lecce…”. Il soggetto è Sandro Tonali e l’ambientazione va ovviamente spiegata meglio. Il problema è che Sandro è diffidato, ghigliottina che pende sulla sua testa già da qualche giornata e non lascia tranquillo nessuno. Soprattutto alla luce della sua imprescindibilità in campo. LEGGI TUTTO