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    Fuga Napoli e inseguitrici: Lukaku può riaprire la corsa scudetto

    Alla ripartenza la capolista trova subito l’Inter con Romelu desideroso di rilancio, poi la Juve di un Di Maria mondiale. Ma i pericoli arrivano prima dal Milan Il futuro ha una sua misteriosa potenza, plagiata dal fascino dell’ignoto e dalla suggestione di qualche retaggio. La Serie A è in questa attesa, c’è un grosso gruppo di squadre che vogliono rivoluzionare l’andazzo e hanno da proporre giocatori finora renitenti alla leva e ne arriveranno anche nuovi di zecca e di chiamata: anche le cose nuove costruiscono un futuro promettente, almeno nell’immaginario, e per rimontare bisogna anche immaginare di poter aggiungere qualcosa al passato: per riuscire a cambiarlo. LEGGI TUTTO

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    Vlahovic è un'incognita e il tridente con Di Maria-Chiesa è lontano: il piano di Allegri

    Col serbo fuori alla ripresa per la recidiva della pubalgia, in attesa di rifare il punto prima del Napoli, l’assetto costruito in estate resta in stand by: così il tecnico cerca altre soluzioni attorno a Milik e Kean Max Allegri aspetta Dusan Vlahovic, ma è consapevole che dovrà farne a meno ancora per un po’. Il centravanti serbo se la vede con una brutta pubalgia, problema che lo ha condizionato al Mondiale: sta adesso provando a smaltirlo completamente con il supporto dello staff della Juve, ma serve ancora pazienza. I primi segnali, dopo un paio di settimane di lavoro individuale con i preparatori, sono positivi. Tuttavia il calciatore deve ancora lavorare sodo per poter rientrare in gruppo e lasciarsi alle spalle l’infortunio. Per adesso resta dunque un’incognita. LEGGI TUTTO

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    Da Dia e Baschirotto a Bijol, Lookman e Vicario: i dieci giocatori cult del 2022

    Banda lavorava in cantiere, Carlos Augusto è l’imperatore di Monza. E ancora il piccoletto Lobotka, il ritardo di Laurentié e la redenzione di Patric: alla scoperta dei volti più particolari della Serie A C’è chi stava per diventare un avvocato e chi ha sventato una rapina. Chi calciava i palloni alle stelle e chi arriva sempre in ritardo. Li chiamano “talenti”, “rivelazioni”, “calciatori esplosi all’improvviso”, ma per noi restano i giocatori cult della Serie A. Quelli che hanno avuto un 2022 speciale. Nomi nascosti, meno reclamizzati, un filo in ombra. Non Rabiot, Leao, Giroud, Immobile o Pellegrini, bensì Carlos Augusto, Vicario, Baschirotto e tanti altri. LEGGI TUTTO

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    Ihattaren, la Juventus e l'inferno: i retroscena di un talento perduto

    Le vicende dolorose di un giocatore che non riesce a ritrovarsi. Nonostante, tra gli altri, gli interventi di Sneijder e della famiglia Nouri. Van Halst: “Ok le pacche sulle spalle, ma a volte ci vuole anche qualcuno che ti dia un calcio nel culo” Mohamed Ihattaren torna in Italia in condizioni peggiori di quando, poco più di un anno fa, l’aveva lasciata abbandonando improvvisamente Genova e la Sampdoria, club al quale era stato prestato dalla Juventus. Quando nell’estate del 2021 Ihattaren firmò per i bianconeri, non giocava dal 24 aprile, 7 minuti in Psv Eindhoven-Groningen che certificarono la frattura insanabile tra l’allora tecnico del Psv Roger Schmidt e il classe 2002 prodotto dal vivaio dell’ex club della Philips. LEGGI TUTTO

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    L’ultima volta della A in campo il 31 dicembre: tifosi felici, Maradona meno…

    Era il 1988: per El Pibe de Oro non poter andare in vacanza era uno “scandalo”: la sua squadra perderà poi con la Roma, gol di Voeller. La Juve di Zoff vince il derby con il Toro con rete di Altobelli. Il Milan del podio del Pallone d’Oro pareggia con la Samp di Mancini Capitò di sabato, era l’undicesima giornata di andata. Sabato 31 dicembre 1988: l’ultima volta che la Serie A scese in campo nell’ultimo giorno dell’anno. San Silvestro col pallone. Trentaquattro anni fa, prima che le ferie diventassero un diritto inalienabile anche per i calciatori e soprattutto prima che – a decidere il palinsesto pallonaro – fossero le emittenti televisive che avevano comprato i diritti sul calcio. Fischio di inizio alle 14.30 su tutti i campi, poi tana liberi tutti, cin cin, fuochi d’artificio e cenoni vari: l’accordo di giocare il 31 dicembre era arrivato perché il Natale – quell’anno – cadeva di domenica e giocatori e Lega decisero che no, non era cosa buona giocare la vigilia, meglio l’ultimo dell’anno. LEGGI TUTTO

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    Saviano: “Napoli, torno allo stadio con la maglia di Kvara”

    Lo scrittore-giornalista, sotto scorta dal 2006: “Senza San Paolo soffro. Sto studiando come essere invisibile. Per me il georgiano è uno che ha saputo dire di no a Putin”Nel maggio 2006 usciva Gomorra, bestseller da 10 milioni di copie, tradotto in 52 Paesi, diventato poi film e serie tv. Nell’ottobre successivo, Roberto Saviano, l’autore, minacciato dalla Camorra, cominciava la sua vita sotto scorta. Nella violenta sforbiciata alla liberta è rientrato anche il calcio. In 16 anni Saviano non è più tornato al San Paolo, dove, bambino, seguiva Maradona seduto sulle gambe del padre. Il Napoli capolista sta per affrontare l’Inter in una partita chiave. Ne parliamo con lo scrittore-giornalista. Partendo da Pelé. LEGGI TUTTO