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    Juve, da Agnelli a Storari: segnali (forti) di presenza alla Continassa

    Trasmettere serenità a giocatori, allenatore e dirigenti dell’area tecnica. L’obiettivo della società è isolare la squadra dalla confusione. C’è da rimanere concentrati sugli obiettivi stagionali, ovvero corsa scudetto, Coppa Italia e riscatto in Europa LeagueA vedere una normale giornata di lavoro alla Continassa sembrerebbe che in casa Juve non è cambiato nulla a fronte degli ultimi venti giorni di fuoco. A dirla tutta: l’obiettivo della proprietà, da Andrea Agnelli a John Elkann, è stato evidentemente centrato. Almeno fino a ora. LEGGI TUTTO

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    Fine della follia Superlega: il business non può uccidere il diritto di sognare

    Il parere dell’avvocatura della Corte di Giustizia Europea riporta a una dimensione meno elitaria e più autentica il calcio, in cui non possono prevalere a priori il business e, di conseguenza, i club più ricchi E così, sul progetto Superlega, è arrivata una parola chiara e talmente netta da non permettere interpretazioni. Con tanto di commento, altrettanto trasparente, da parte dell’Eca, l’associazione dei club europei: “Il parere emesso oggi dall’avvocato generale della Corte di giustizia Rantos propone un netto rifiuto degli sforzi di pochi per minare le fondamenta e il patrimonio storico del calcio europeo… e minare i valori che lo sostengono”. LEGGI TUTTO

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    Ora servirà una Juve “dialogante” con l'Uefa: ecco chi potrebbe gestire la missione

    Da Del Piero a Trezeguet, ma non solo: il club bianconero ha bisogno di un profilo capace di interfacciarsi con i massimi organi del calcio per riallacciare rapporti collaborativi dopo la rottura con Agnelli e C.Sarà uno dei compiti principali del nuovo management della Juventus ritrovare un equilibrio nel dialogo con la Uefa e ricomporre un rapporto che si è sgretolato dopo la presentazione del progetto Superlega, da aprile del 2021. LEGGI TUTTO

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    Bastoni, pietre e un pallone sulla bara: così se ne andò Nazzareno

    È il 9 ottobre 1988, Ascoli-Inter è finita da pochi minuti e subito scoppiano tafferugli fuori dallo stadio “Del Duca”. E ad avere la peggio è “Reno”, il trentaduenne rappresentante della Fabbri Edizioni, tifoso bianconero. Il caso è tuttora irrisolto. Ecco come andòUna domenica di ordinario terrore, come ne capitano tante in quegli anni. Gli scontri, i tafferugli. La tribù del calcio va in battaglia. Con coltelli, spranghe, pietre, sassi. Non serve un motivo per fare a botte, i motivi si trovano sempre. LEGGI TUTTO

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    CDK, fronte comune del Milan per difenderlo. E Pioli ha un piano per rilanciarlo

    Finora il belga è andato ben sotto le aspettative del tecnico rossonero e della dirigenza, con l’allenatore che prima della sosta lo ha sempre fatto partire dalla panchina: sta solo a lui cambiare rotta… Ormai è una gara a chi lo difende con parole più forti. Pioli, Scaroni, Maldini, Massara, anche Ibra. “De Ketelaere è forte, serve pazienza”. Quindi va aspettato. Il belga ha raggiunto il ritiro di Dubai dopo un Mondiale deludente. Out in un girone con Marocco, Croazia e Canada, solo un quarto d’ora in campo e spettatore interessato di un giro di polemiche. LEGGI TUTTO

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    Consigli: “Sassuolo, riaprire un ciclo. Io pronto a fare come McGregor”

    Il portiere degli emiliani è appassionato di discipline da ring, come boxe e MMA: “McGregor il preferito? Ero più per Anderson Silva”. E sul futuro? “Ho un contratto sino al 2025, dopo potrei fare l’allenatore dei portieri”Meglio parare che… parlare. “Di interviste ne ho fatte poche, da sempre”. Meglio fra i pali che fuori. “Sa cosa successe da piccolo? Giocavo in mezzo al campo. Ma non mi divertivo. Così, un giorno, dissi: ‘O mi mettete in porta oppure vado via’. Mi misero in porta”. Andrea Consigli, terzo nella classifica dei pararigori dopo Handanovic e Pagliuca, è col suo Sassuolo nel ritiro di Marbella. In questo Sassuolo manca ancora il colpo del ko. E non per dire… LEGGI TUTTO

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    Fisico, personalità e il piede giusto: chi è Muharemovic, il mancino che stuzzica Allegri

    Il 19enne bosniaco della Next Gen, 187 centimetri e carattere alla Mandzukic, ha appena segnato in C il primo gol tra i professionisti: spesso si è allenato con la prima squadra e ha le caratteristiche giuste per entrare nella rotazione della difesa di Max Professione difensore, di piede mancino e con una personalità così spiccata da sembrare già un adulto. E invece Tarik Muharemovic è ancora un diciannovenne che sta completando nella Juve Next Gen il suo percorso di maturazione, lasciandosi definitivamente alle spalle il brutto infortunio che lo ha rallentato nella passata stagione. LEGGI TUTTO