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    Come un assegno in bianco: i misteri della carta di CR7. E quel debito con Mendes…

    Il campione portoghese avanza 19,9 milioni dai bianconeri e ha in mano l’accordo che lo stabilisce. E spunta anche una cifra da versare al suo agenteDalla Casa di Carta alla Carta di CR7 il passo è breve: il sequel della famosa e fortunata serie spagnola potrebbe essere scritto in portoghese, per raccontare le vicissitudini extra campo di Cristiano Ronaldo, che oltre a decidere il suo futuro dovrà stabilire come muoversi per riavere i 19,9 milioni di euro di stipendi arretrati accantonati nel 2020-21 causa Covid che ancora gli devono i bianconeri. LEGGI TUTTO

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    Silenzio, parla Ibra: “Milan, sono cambiato. E su Leao, De Ketelaere, Lukaku…”

    Zlatan si confessa alla Gazzetta: “Non ho più l’ego di dieci anni fa, se non incido sto fuori. Voglio vincere tutto. Anche la Champions? Io non ho sogni, solo obiettivi”dalla nostra inviata Alessandra Gozzini13 dicembre
    – DubaiParla Ibra e l’allestimento del set richiede ore di studio. La seduta di Zlatan, il tavolo che entra nell’inquadratura, il pannello con gli sponsor alle spalle. Davanti decine tra telecamere e smartphone. Giornalisti dall’Italia e tutte le principali testate degli Emirati. Zlatan arriva in tuta rossonera e capelli raccolti, riorganizza la sceneggiatura, sorride: “Che tensione, rilassatevi! Oggi parla Ibra”. LEGGI TUTTO

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    Brescia-Parma 0-2: Pecchia sorpassa Clotet in classifica

    BRESCIA – Finisce 0-2 il match del Rigamonti tra Brescia e Parma, sfida che chiude la 17ª giornata del campionato di Serie B. La formazione di Pecchia vola così a 26 punti agganciando al quinto posto la Ternana e superando proprio le Rondinelle. I Ducali, dunque, tornano al successo dopo due ko (Modena e Benevento) e un pareggio (Cagliari) nelle ultime tre. Per la squadra di Clotet, invece, quinta sconfitta stagionale in campionato. Per i lombardi prosegue il periodo nero con soli nove punti nelle ultime 11 giornate. 
    Classifica Serie B
    Brescia-Parma: la cronaca
    Al 16°, alla prima vera occasione da gol, il Parma passa avanti con Dennis Man: cross basso di Valenti dall’out di sinistra, il numero 98 crociato arriva a rimorchio e di prima con il sinistro supera Lezzerini siglando così il gol numero quattro in campionato. I padroni di casa faticano a imbastire azioni pericolose, così i Ducali, in ripartenza, sfiorano il raddoppio con Vazquez: la deviazione di Mangraviti è provvidenziale. In campo c’è solo il Parma che, al 36′, va ancora più vicino al 2-0. Stavolta a salvare l’estremo difensore delle Rondinelle è il palo: Man approfitta di un bel lancio di Bernabe, supera in velocità il diretto marcatore, rientra e con il sinistro colpisce il legno per la disperazione in panchina di Pecchia. A inizio ripresa cala la nebbia sul Rigamonti. Al quarto d’ora il Brescia pareggia, ma il guardalinee alza la bandierina e annulla per una posizione di fuorigioco di Van de Looi che aveva servito in mezzo Aye, anticipato da Osorio che l’aveva messa dentro la propria porta. La formazione di Clotet spinge alla ricerca del pari e colleziona una serie di corner senza però riuscire mai a impensierire seriamente Chichizola. Passano i minuti e la bruma si fa sempre più fitta rendendo la visuale piuttosto complicata. A 6′ dalla fine le Rondinelle hanno l’occasione più ghiotta della propria partita: cross sul secondo palo di Karacic, l’estremo difensore parmense è indeciso, Moreo ne approfitta, salta in testa a Del Prato ma non trova lo specchio della porta. In pieno recupero, con il Brescia tutto in avanti, Bonny, entrato nella ripresa al posto di Tutino, raddoppia dopo una bella azione personale. Al Rigamonti finisce 2-0 per il Parma. Continua l’incubo per il Brescia. 
    Brescia-Parma 0-2: tabellino e statistiche
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    De Vrij, voglia di riscatto dopo un Mondiale da spettatore. E il rinnovo…

    A 30 anni il difensore olandese ha bisogno di risollevarsi dopo un anno sottotono e cinque panchine consecutive in Qatar, senza alcuna presenza. Indipendentemente dalla squadra con cui giocherà la prossima stagioneDi Denzel Dumfries si è parlato tantissimo, tra i picchi di gol e assist e gli scivoloni nel quarto di finale contro l’Argentina. Per lui è tempo di vacanza dopo il rientro dal Qatar, così come per l’altro giocatore dell’Inter nella rosa dell’Olanda: Stefan de Vrij. Non è un caso che del centrale si sia ultimamente parlato di meno, viste le cinque panchine in altrettanti match senza mai essere entrato in campo. LEGGI TUTTO

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    Chiesa, ma alla fine in che ruolo giochi? Come lo vuole Allegri e come si vuole lui

    Ala e attaccante nel 4-4-2 dell’anno scorso o esterno nel 4-3-3 pensato in estate? L’azzurro ritrova una Juve costruita attorno al 3-5-2. In cui il tecnico lo vede in una posizione e lui si vede in un’altra Ha già riassaporato il campo prima della sosta: gli ultimi 16 minuti col Psg, gli ultimi 17 con l’Inter, gli ultimi 26 con la Lazio (con assist). Federico Chiesa è stato tra i primi a tornare in campo dalle vacanze durante questa pausa del Mondiale ed è pronto a scendere in campo da titolare già per il primo test della ripresa sabato contro l’Arsenal. I progressi dell’azzurro sono quelli che, come un nuovo acquisto, più scatenano la fantasia. E la curiosità, perché c’è anche da definire la questione del suo posto in campo in questa Juve. Che non è lana caprina ma appassiona perché, oltre al desiderio di sfruttarlo al meglio, si lega all’obiettivo di metterlo in campo nella migliore versione possibile della Juve. Perché sono tante le possibilità che Chiesa offre. LEGGI TUTTO

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    Cagliari, vittoria con contestazione. Pavoletti: “Quei gestacci…adesso è troppo”

    CAGLIARI – Il ritorno alla vittoria del Cagliari non è stato accolto dal pubblico di casa con applausi e cori di incoraggiamento. La squadra di Liverani ha ritrovato i tre punti battendo 3-2 in casa il Perugia di Castori, un successo che mancava da ben 7 turni di campionato. Leonardo Pavoletti è stato il grande protagonista della partita, autore di una doppietta e di una prestazione importante. Ma nel post-partita l’attaccante dei sardi non ha nascosto tutta la sua amarezza per alcuni gesti e atteggiamenti da parte dei tifosi: “Quando uno ti fa i gestacci dopo una vittoria è troppo, non l’avevo mai visto e certamente non me l’aspettavo qui a Cagliari. Mi hanno anche scritto sui social, è un livello che non va bene. – aggiunge Pavoletti -. Abbiamo problemi o magari siamo molto scarsi, ma il cuore e la voglia non sono mai mancati da parte nostra”. Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    I trascorsi Juve e il rapporto con Allegri: per il ruolo di d.s. avanza Rossi del Sassuolo

    Per Giuntoli e Tare potrebbero esserci problemi economici, c’è la pista estera di Berta e il nome di Conte evoca Petrachi. Ma proprio il legame con l’attuale tecnico scalda la candidatura del dirigente neroverde, già responsabile delle giovanili bianconere È quello di Giovanni Rossi il nome destinato a prendere quota nel casting per il neo direttore sportivo della Juventus. La posizione solida di Max Allegri (legato al club da un contratto lungo, fino al 2025) potrebbe aprire le porte all’attuale uomo mercato del Sassuolo. Tra i due c’è un rapporto di fiducia ben consolidato, nato in tempi non sospetti, e il dirigente ha caratteristiche che rispondono perfettamente all’identikit tracciato dal club per individuare il nuovo riferimento dell’area tecnica con delega sulle operazioni in entrata e in uscita. Necessarie però due premesse: un d.s. arriverà comunque, con o senza la conferma di Federico Cherubini (la cui posizione sarà valutata al termine della stagione e non è ancora così compromessa come si dice); la nuova figura servirà per consolidare (e non bocciare) il lavoro svolto nell’ultimo anno e mezzo da Giovanni Manna con i giovani della Next Gen e da Matteo Tognozzi nell’attività di scouting. LEGGI TUTTO

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    Balata: “Cheddira? Uno spot per la Serie B. Grande soddisfazione per noi”

    TORINO – “Cheddira è uno spot per la Serie B? Certo, si tratta di un ragazzo bravissimo nato in Italia che poi ha scelto la Nazionale del Marocco, è motivo per noi di grande soddisfazione. Ci fa estremamente piacere”. Ai microfoni di radio Anch’io sport il presidente della Lega Serie B Mauro Balata tesse le lodi di Walid Cheddira, l’attaccante marocchino del Bari in semifinale ai Mondiali con la sua Nazionale. “La scelta di far giocare la B nonostante i Mondiali? I riscontri sono assolutamente positivi – aggiunge Balata – abbiamo battuto i record di ascolti degli ultimi due anni e superato i 500mila spettatori media, scelta che ci ha ripagato. A noi è sembrato più giusto continuare anche durante i Mondiali. Abbiamo fatto una scelta coraggiosa, ma è una scelta che ci sta dando ragione e sta premiando le nostre società”. Si torna a discutere di necessarie riforme nel calcio italiano con particolare riferimento al campionato cadetto. Queste le considerazioni di Balata: “Noi abbiamo sette società su 20 che cambiano tutti gli anni, abbiamo tre promosse e quattro retrocesse ed è un’asimmetria, è un fatto oggettivo e distorsivo che genera problematiche. In più – aggiunge Balata – abbiamo problemi di mantenimento di una linea politica che tutti gli anni deve essere riaffermata con obiettivi rinnovati”. Lunedì, in consiglio federale, si parlerà di riforme del campionato: “Credo siano necessarie per far evolvere e modernizzare finalmente il calcio italiano, renderlo più competitivo rispetto agli altri sistemi calcistici. Bisogna trovare un equilibrio – sostiene Balata – tra sostenibilità, gestioni sane delle società e produzione di un calcio d’appeal. In più bisogna trovare anche una regolamentazione che consenta di vedere i campionati professionistici in condizione di sicurezza, d’accoglienza e di strutture sempre più adeguate”.
    “Portanova? Il reato è grave, ma va considerato il tema della presunzione d’innocenza”
     “E’ un caso di una complessità non indifferente del quale mi limiterei a fare tre veloci considerazioni: la Lega di B è da sempre in campo contro la violenza sulle donne, poi c’è il Genoa che in questa vicenda è parte lesa sotto ogni profilo in una vicenda totalmente estranea all’attività che il club svolge. Il terzo tema, il più delicato, è quello della presunzione d’innocenza”. Così il presidente della Lega di Serie B Mauro Balata sul caso del calciatore del Genoa Manolo Portanova condannato in primo grado a sei anni di reclusione con l’accusa di violenza sessuale. “La nostra costituzione afferma il principio per cui un imputato – ricorda Balata – non è considerato colpevole finchè la condanna non è definitiva. Ci troviamo di fronte ad un reato grave, sicuramente odioso, ma a una persona che ha ancora diritto ad avere due gradi di giudizio. Bisogna tener conto di questa condizione giuridica che garantisce tutti i cittadini. Poi mi pare di capire che il ragazzo ha deciso di avvalersi del rito abbreviato e questo comporta una accelerazione del giudizio di secondo grave”.
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