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    Il Frosinone rallenta, Grosso fermato sullo 0-0 dal Pisa

    FROSINONE – Sarà Brescia-Parma il match di chiusura il 17° turno di Serie B, ma arrivano le prima novità al termine del posticipo della domenica con la capolista Frosinone che si ferma, in casa, contro il Pisa. Pari senza reti tra Grosso e D’Angelo con i ciociari che mantengono il primato a quota 36 subendo il rientro a -4 della Reggina; per i toscani un punto che permette l’aggancio al 7° posto con 23 punti. Mantengono la striscia positiva le due squadre: 10 le partite senza sconfitte per i gialloblù, sale a 13 quella dei nerazzurri
    Serie B, la classifica
    Frosinone-Pisa: la cronaca
    Parte forte la capolista che sfiora il vantaggio al 12′ con Garritano, al 24′ il secondo squillo frusinate arriva con l’incornata di Mulattieri, le dita di Livieri e la traversa salvano i toscani. Poi i padroni di casa calano e la formazione di D’Angelo prova a crescere non riuscendo però mai a spaventare la porta di Turati. All’intervallo è perfetta parità. Nella ripresa gli ospiti partono meglio: Tramoni calcia fuori bersaglio, Morutan sfiora il gol olimpico. La risposta dei ragazzi di Grosso arriva con Insigne, imbucato alla perfezione da una grande giocata di Caso, ma il diagonale non centra lo specchio della porta. I due allenatori provano a cambiare lo spartito con i cambi: in campo Frabotta e Ciervo per i ciociari, i nerazzurri mandano dentro Torregrossa. La partita però non si infiamma, Ravanelli da una parte e Mazzitelli dall’altra ci provano senza troppa convinzioen e al fischio finale è 0-0.
    Frosinone-Pisa, tabellino e statistiche
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    Juve, chi guiderà il prossimo mercato? I nomi, fra ipotesi e suggestioni

    L’attuale assetto societario non è quello definitivo. Ma verosimilmente il “governo tecnico” si completerà con figure di competenza tecnico-sportiva che si occuperanno della prossima campagna trasferimentiIn casa Juve la rivoluzione societaria partita con le dimissioni del Cda lo scorso 28 novembre è lungi dall’essersi conclusa, un po’ per tempi tecnici e un po’ per scelte ancora in fase di incubazione. La controllante Exor ha intanto issato nelle posizioni apicali due dirigenti con ampie competenze in campo economico-legale, Gianluca Ferrero come presidente e Maurizio Scanavino nel ruolo di direttore generale. LEGGI TUTTO

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    Juve, da gennaio si riparte davvero: Allegri è pronto a una rivoluzione tattica

    Nata per esaltare il potenziale offensivo portato dagli acquisti di Di Maria e Pogba, insieme al recupero di Chiesa, la squadra ha dovuto rimodellarsi in corsa a causa della raffica di infortuni in cui è incappata. Ma ora…La Juve “reale” era nata nel segno del 4-3-3. Del resto per sfruttare tutto il potenziale conferito alla squadra dagli arrivi di Paredes, Pogba, Di Maria e Kostic il modulo prescelto pareva il migliore per garantire alla nuova Juve la sua massima espressione. A costo di rivoluzionare i precedenti, faticosi equilibri che avevano assestato la squadra su un 4-4-2 nato più da pazienti esperimenti di rammendo che per autentica vocazione nella scorsa stagione, quella degli zero titoli e del posto Champions agguantato in extremis. LEGGI TUTTO

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    Parma, Pecchia: “Ho fiducia nei ragazzi ma a Brescia voglio una risposta”

    PARMA – Vigilia di Brescia-Parma, in casa emiliana ha parlato come consuetudine il tecnico Fabio Pecchia. Nel dettaglio, le sue parole: “Dopo l’ottima prestazione di Cagliari, non ci aspettavamo una partita sottotono contro il Benevento. Quando ci sono partite di alto livello vanno portate a casa. Col Benevento siamo stati al di sotto di quello che è il nostro modo di essere. Ci sta, ci siamo fatti del male. Ma ci servirà da lezione. Per me la squadra deve mantenere identità, poi può anche cambiare modulo, mantenendo l’ identità. La squadra ce l’ha, cambiare giusto per cambiare non la vedo una soluzione, ma è un’opportunità. E’ chiaro che domani, dobbiamo dare una risposta a noi stessi. Non siamo quelli di giovedì, siamo noi i primi a volere risposte sul campo. Voglio poche parole e tanti fatti. Questo è un lavoro che mi affascina, amalgamare e costruire una squadra, formando i giocatori. Abbiamo in rosa giocatori che devono essere formati come uomini, atleti e calciatori. Tutti noi lavoriamo in questa direzione, costruendo un’identità precisa. Dobbiamo passare anche da questi momenti, che possono essere anche di flessione, ma l’entusiasmo dei giovani va fatto vedere. Ho grandissima fiducia nei ragazzi e mi li tengo stretti, non li cambio con nessuno nemmeno con quelli del Benevento. Abbiamo bisogno del tempo giusto, il percorso è in crescita e lo vedo. Poi, se perdi e pensi ‘avessi avuto il 37enne’… per me non è giusto. Poi, Glik tre giorni fa giocava al Mondiale, in termini di esperienza è un’altra cosa. Glik quindici anni fa era nella condizione dei miei ragazzi”.Guarda la galleryL’incredibile rigore di Parma-Benevento: doppia parata e palo!Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Serie B, il Genoa rallenta ad Ascoli. Ok il Venezia, cade il Como contro la Reggina

    Classifica Serie B

    Cagliari-Perugia 3-2

    Al 2′ subito brivido in area del Cagliari con Strizzolo che tutto solo davanti al portiere Radunovic colpisce male il pallone sciupando una ghiotta occasione. Pericoloso il Cargliari all’11’ con Falco che inventa un gran filtrante per Lapadula la cui conclusione trova un attento Gori a neutralizzare. Al 20′ Cagliari in vantaggio: Nandez riceve da una rimessa laterale, controlla il pallone e dalla destra mette in mezzo per Pavoletti il cui colpo di testa si infila in rete, 1-0. La gara si accende: al 27′ arriva il raddoppio del Cagliari, con Lapadula che, dopo un rimpallo in area, controlla la sfera e con il mancino batte il portiere avversario Gori. Replica immediata del Perugia: Nandez perde palla, ne approfitta Strizzolo che punta e supera Radunovic e accorcia le distanze, 2-1. In pieno recupero Nandez cerca la conclusione del nuovo allungo: Gori c’è. In avvio di ripresa, ancora Gori, chiamato in causa, risponde al 5′ al tentativo di tap-in di Lapadula. Ma al 9′ il parziale torna sulla parità: Zappa commette fallo su Strizzolo in area di rigore, penalty per il Perugia che di lì a poco sarà realizzato da Casasola, 2-2. Al 31′ Lapadula impegna Gori, ma è tutto fermo per un fallo in attacco dello stesso Lapadula. Al 36′ il Cagliari torna avanti con il colpo di testa di Lapadula con palla che, deviata da Gori, colpisce il palo interno e si insacca, 3-2. In pieno recupero, grande occasione per il Perugia, ma Luperini, a tu per tu col portiere Radunovic, impatta male il pallone e la chance sfuma. 

    Cagliari-Perugia: tabellino e statistiche

    Ascoli-Genoa 0-0

    Al 6′ il tentativo di Aramu con il colpo sotto viene neutralizzato da Guarna. Al 33′ è ancora il portiere dell’Ascoli ad essere impegnato sulla deviazione di testa di Bani. Al 39′ ci prova Dragusin dalla lunga distanza: sfera larga sul fondo. Il Genoa si rende ancora pericoloso al 44′ con Coda che, inseritosi in area, calcia con il sinistro: Guarna c’è. Nella ripresa i ritmi sono piuttosto blandi con entrambe le compagini che si equivalgono in campo. Al 29′ l’Ascoli si sveglia e coglie un clamoroso palo con Dionisi. Sugli sviluppi dell’azione Gondo calcia in porta ma Sabelli salva miracolosamente sulla linea di porta. Non finisce qui, i padroni di casa adesso ci credono. Cross basso di Gondo per Collocolo che fallisce clamorosamente il tap-in a porta completamente spalancata. Doppia grande occasione per l’Ascoli che poteva sbloccare la gara. Al 36′ il tentativo di testa di Gondo viene parato facilmente da Semper.

    Ascoli-Genoa: tabellino e statistiche

    Benevento-Cittadella 1-0

    Il parziale si sblocca al 22′: Tello se ne va in dribbling e, dopo aver seminato un paio di avversari serve Farias che poco dopo lascia partire un traversone sul quale irrompe lo stesso Tello che batte il portiere Kastrati, 1-0. Il Cittadella prova a reagire e solo nel finale coglie una buona occasione. Al 41′ Embalo controlla il lancio lungo di Branca e calcia in porta: sfera alta sopra la traversa di Paleari. Due minuti dopo ancora Citta pericoloso con Visentin ma il suo tentativo non trova lo specchio della porta. Nella ripresa al 7′ Cassandro si fa trovare pronto sul traversone di Varela ma Manfredini para e dice no. Al 9′ bella azione personale di Tello che si libera di Visentin e Frare e calcia al centro dell’area ma nessun compagno a rimorchio. Nel secondo tempo subito grande chance per il Benevento di raddoppiare. Branca commette fallo di mano in area. Dopo il check del Var, viene confermato il rigore in favore del Benevento. Dal dischetto si presenta Forte ma di fa ipnotizzare da Kastrati. Si rimane sull’1-0 per la Strega. Al 31′ Cittadella pericoloso con Glik bravo a sventare il pericolo intervenendo su Vita che si era ritrovato a tu per tu con Manfredini. Manfredini salva il Benevento al 41′: cross di Mastrantonio, colpo di testa di Raul Asencio ma il portiere dei sanniti non si fa superare. Al terzo dei cinque minuti di recupero si supera Manfredini deviando in corner la conclusione insidiosa di mancino di Branca dal limite dell’area. 

    Benevento-Cittadella: tabellino e statistiche

    Como-Reggina 0-1

    All’8′ il Como si fa vivo con un tentativo di Cerri che, quasi dalla linea di fondo, chiama Colombi all’intervento. Alta, al 12′ la replica di Majer dalla distanza. Al 15′ bella girata volante di Ricci su assist di Cicerelli, il portiere del Como Ghidotti si fa trovare pronto deviando in corner, sugli sviluppi del quale Gori manda out da ottima posizione. Manca di potenza,al 25′, il tentativo di Cerri che dalla lunghissima distanza aveva cercato di soprendere Colombi lontano dai pali. Un minuto dopo Cutrone ruba palla a Cionek e serve Mancuso che a portiere battuto incredibilmente non trova lo specchio. Nel finale di primo tempo il tentativo di sinistro di Ricci da fuori area viene neutralizzato da Ghidotti. Nella ripresa al 17′ contropiede Como con Cutrone che, pescato da Mancuso, si libera di Gagliolo con un sombrero e calcia in porta: para Colombi. Il Como colleziona una serie di corner, i lariani stanno spingengo alla ricerca del vantaggio. Al 26′ il tiro cross di Cutrone in area viene deviato e messo in corner da Colombi. Al 30′ Bellemo colpisce con il braccio il tiro da fuori di Di Chiara. PEr l’arbitro Pezzuto è calcio di rigore. Dagli 11 metri si presente Hernani che spiazza Ghidotti con un tiro rasoterra e permette alla Reggina di passare in vantaggio a dieci minuti dalla fine del match. Al terzo dei cinque minuti di recupero il Como ci prova con Blanco ma la sua punizione dal limite finisce altissima sopra la traversa.  

    Como-Reggina: tabellino e statistiche

    Spal-Palermo 1-1

    Palermo pericoloso al 5′: Brunori serve al limite Di Mariano che si porta palla sul destro e calcia a rete trovando la deviazione di Alfonso in corner. Sugli sviluppi di quest’ultimo, colpo di testa di Bettella e palla che sfiora l’incrocio dei pali. Ma è la Spal, al 9′, a portarsi in vantaggio: angolo di Esposito, Meccariello si libera della marcatura di Bettella e batte Pigliacelli con un destro al volo. Al 23′ occasione per la Spal con Esposito che ci prova direttamente dal corner, salva tutto Gomes concedendo un nuovo calcio dalla bandierina. Alla mezz’ora il Palermo si fa pericoloso con Brunori, ma l’attaccante non arriva per un soffio sul cross di Valente. Il bomber umbro arriva invece poco dopo un suggerimento di Di Mariano e con un destro precisissimo batte il portiere della Spal Alfonso, per l’1-1. La prima frazione va in archivio sul risultato di parità. Ripresa: la Spal parte forte con Dickman, che crossa tagliato dalla destra, La Mantia ci arriva in allungo col destro ma non centra la porta dal limite dell’area piccola. All’11’ occasione per il Palermo: Stulac calcia direttamente in porta, la palla incoccia sulla barriera e si impenna, ricadendo a poca distanza dall’incrocio dei pali: brividi per gli estensi. Risponde la Spal con un contropiede quasi perfetto: La Mantia libera Rabbi con un velo in area, l’attaccante biancazzurro calcia a botta sicura col destro ma trova la grande risposta di Pigliacelli, sulla palla vagante si avventa Dickmann che manda fuori da ottima posizione. Al 33′ papera di Thiam su un tiro di Sala, con Brunori che approfitta e insacca, ma il gioco viene fermato per fuorigioco. La Spal non demorde e al 37′ una botta di Celia di sinistro dal limite, costringe Pigliacelli a smanacciare sopra la traversa.

    Spal-Palermo: tabellino e statistiche

    Sudtirol-Ternana 0-0

    Il primo vero squillo della gara arriva al 29′ e lo porta la Ternana con Falletti che si inserisce in area e conclude di piatto destro, con Poluzzi attento però a non farsi sorprendere.  Al 35′ Odogwu ingaggia un duello con Sorensen entra in area e serve all’indietro, provvidenziale Mantovani che spazza dal dischetto. Il primo tempo termina a reti bianche con le due squadre che giocano per di più a centrocampo. Nella ripresa c’è subito una punizione di Casiraghi che costringe Iannarilli a smanacciare in corner. Ancora padroni di casa al 16′: Rover riceve palla sulla trequarti e va al tiro: palla alta sopra la traversa. Al minuto 35 Mazzocchi va alla conclusione con un destro dal limite, Iannarilli la sfiora e la palla esce di un soffio. E’ pari e patta tra Sudtirol e Ternana.

    Sudtirol-Ternana: tabellino e statistiche

    Venezia-Cosenza 2-0

    Subito tegola per il Venezia: Modolo deve abbandonare la contesa dopo soli 9′, entra Svoboda al suo posto. Il Venezia passa in vantaggio al 18′: Johnsen accelera e serve Crnigoj che dall’interno dell’area avversaria, lascia partire un preciso destro, palo interno e palla in rete, 1-0. Al 34′ il Cosenza pareggia i conti con Nasti che supera Joronen, ma la rete non viene convalidata per fuorigioco. La prima frazione va quindi in archivio con i veneti in vantaggio. Ripresa: errore di Florenzi, ripartenza di Crnigoj e destro da posizione defilata di Pohjanpalo, ma Marson si distende e respinge. Al 22′ il Cosenza ci prova con Rigione ma Joronen gli chiude lo specchio della porta. Alla mezz’ora il Venezia la mette in ghiaccio siglando il raddoppio: calcio di punizione di Tessmann e palla sotto l’incrocio dove Marson nulla può. Termina 2-0.

    Venezia-Cosenza: tabellino e statistiche LEGGI TUTTO

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    Cagliari-Perugia 3-2: doppio Pavoletti e gol di Lapadula

    CAGLIARI – Vittoria per tre reti a due del Cagliari sul Perugia. Ben tre su cinque reti nella prima frazione, con il Cagliari che tenta lo strappo con Pavoletti e Lapadula e il Perugia che ricuce dapprima con Strizzolo per poi, nella ripresa, pareggiare su rigore con Casasola. Nel finale però decide il gol di Pavoletti che porta il Cagliari a 22 punti in classifica e lascia il Perugia ultimo a 13. 
    Lapadula e Pavoletti, poi accorcia Strizzolo. Il primo tempo si chiude 2-1
    Al 2′ subito brivido in area del Cagliari con Strizzolo che tutto solo davanti al portiere Radunovic colpisce male il pallone sciupando una ghiotta occasione. Pericoloso il Cargliari all’11’ con Falco che inventa un gran filtrante per Lapadula la cui conclusione trova un attento Gori a neutralizzare. Al 20′ Cagliari in vantaggio: Nandez riceve da una rimessa laterale, controlla il pallone e dalla destra mette in mezzo per Pavoletti il cui colpo di testa si infila in rete, 1-0. La gara si accende: al 27′ arriva il raddoppio del Cagliari, con Lapadula che, dopo un rimpallo in area, controlla la sfera e con il mancino batte il portiere avversario Gori. Replica immediata del Perugia: Nandez perde palla, ne approfitta Strizzolo che punta e supera Radunovic e accorcia le distanze, 2-1. In pieno recupero Nandez cerca la conclusione del nuovo allungo: Gori c’è. 
    Pari di Casasola su rigore, nel finale decide Pavoletti
    In avvio di ripresa, ancora Gori, chiamato in causa, risponde al 5′ al tentativo di tap-in di Lapadula. Ma al 9′ il parziale torna sulla parità: Zappa commette fallo su Strizzolo in area di rigore, penalty per il Perugia che di lì a poco sarà realizzato da Casasola, 2-2. Al 31′ Lapadula impegna Gori, ma è tutto fermo per un fallo in attacco dello stesso Lapadula. Al 36′ il Cagliari torna avanti con il colpo di testa di Lapadula con palla che, deviata da Gori, colpisce il palo interno e si insacca, 3-2. In pieno recupero, grande occasione per il Perugia, ma Luperini, a tu per tu col portiere Radunovic, impatta male il pallone e la chance sfuma. 

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    Milan, 5 chiavi per ripartire: così Pioli punta il Napoli

    I rossoneri da ieri sera sono a Dubai con 30 convocati, compresi Ibra e Maignan. Il tecnico ha 10 giorni per lavorare e pianificare la grande rimonta su SpallettiMilan a Dubai, comincia il mini-ritiro dei campioni d’Italia in preparazione della seconda parte di stagione. Molto lavoro da fare per Stefano Pioli: 8 punti di distacco dal Napoli sono tanti, ma i rossoneri credono alla rimonta. Vediamo quali sono le 5 chiavi per il Diavolo in vista del 2023. LEGGI TUTTO