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    “Effetti dell'inchiesta sulla squadra? Incognite da trasformare in opportunità”

    Civitarese inquadra il delicato momento Juve: “Sarà determinante la capacità del gruppo di convertire in sfida la situazione che il club sta attraversando. E si sa quanto gli atleti amino la competizione…””Prima una raffica di notizie negative, poi una sensazione di grande incertezza riguardo al futuro: il momento della Juve è delicato, ma se avrà la capacità di definire l’obiettivo, focalizzarsi su questo e costruire una strategia efficace le attuali incognite possono trasformarsi in leve positive”: così il mental coach Roberto Civitarese, in merito allo tsunami che ha investito la Juve dalle dimissioni del Cda in poi. LEGGI TUTTO

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    Grosso, Gila e i Campioni del Mondo in B

    TORINO – Grosso, Gila e poi gli altri. Nella Serie B dei tanti Campioni del Mondo, nel giorno dell’Immacolata loro due hanno brillato, mentre per gli altri è un po’ più dura. Certo, anche Fabio Cannavaro, vincendo da spietato ex a Parma, ha avuto una bella soddisfazione ma il suo Benevento resta attardato in classifica  e nonostante la voglia di alzare l’asticella, deve ancora raddrizzare la stagione. Stesso discorso per un altro eroe di Germania 2006, quel Daniele De Rossi che dopo 3 ko di fila, ha strappato uno 0-0 con la sua Spal a Perugia (gli umbri hanno fallito un rigore calciato sulla traversa da Melchiorri). Fabio Grosso invece, a 45 anni, dopo essere stato un allenatore discusso per tanto tempo, sta conducendo un’annata trionfale col Frosinone, avviandosi a vincere il titolo d’inverno, essendo in testa alla B con 9 punti di vantaggio sulla terza e, da ieri, 6 sulla seconda, la Reggina di un altro Campione del Mondo, Pippo Inzaghi, travolto in casa dai ciociari, un 3-0 ineccepibile, grande prova di maturità della squadra di Grosso che ha giocato la migliore partita stagionale nello scontro diretto più delicato (perderlo, voleva dire essere raggiunti in classifica dai calabresi). Il suo Frosinone sta stupendo tutti. Certo, si sapeva che la squadra era competitiva. Ma che comandasse la B alla media di 2.18 punti a partita, non l’avrebbe pronosticato nessuno. Anche perché, dopo aver mancato i playoff nella passata stagione, persi all’ultima giornata, patron Stirpe e il dg Angelozzi hanno rivoluzionato la squadra, dando a Grosso una rosa più profonda ma che era tutta da assemblare, quasi da zero, con tante scommesse giovani da verificare. E invece, fin dalla prima uscita, il Frosinone è un’orchestra che incanta a prescindere degli interpreti e dal modulo. Grosso cambia tantissimo ma l’azzecca quasi sempre. Le sue sostituzioni sono le più incisive della B e la sua squadra è la meno battuta del torneo (10 gol al passivo): su 16 uscite, 9 si sono chiuse senza incassare reti. Si pensava che molto lo si dovesse a Lucioni, capitano e leader della difesa, salito in A un anno fa col Lecce. Invece nel trionfo sulla Reggina non s’è sentita la sua mancanza per infortunio anzi, il 3° gol è andato a segnarlo il suo sostituto, il polacco Szyminski mentre la Reggina non riusciva a fare un tiro in porta. Insomma Grosso, dopo aver suscitato per anni dubbi sulle sue reali capacità di allenatore, in questa stagione sta facendo un capolavoro. Se continua così, a fine annata patron Stirpe potrebbe trovare parecchi corteggiatori per lui, perché ora Grosso è uno degli allenatori emergenti che più va tenuto d’occhio. Per il 40enne Alberto Gilardino invece, è stato un esordio sulla panchina del Genoa davvero indimenticabile. Il club rossoblù stava vivendo giorni roventi. Settimana iniziata con l’esonero (tardivo) di Blessin, con lui il Grifone stava perdendo il treno per la A diretta. E proseguita con la condanna in 1° grado a 6 anni per Manolo Portanova, centrocampista rossoblù implicato in una turpe vicenda (stupro di gruppo) anche se fino al verdetto definitivo è un uomo libero (ieri è stato convocato ma è andato in tribuna). A Marassi poi, arrivava quel Sudtirol che con Bisoli aveva messo insieme la più lunga serie positiva del torneo, 12 partite senza ko. Morale, il Genoa di Gilardino l’ha vinta 2-0 e hanno segnato due dei giocatori più discussi dei rossoblù, Puscas (alla prima rete per il Grifone) e Aramu. Così, complice la caduta della Reggina, il Genoa si è ritrovato di nuovo in corsa per la zona A diretta, che ora dista solo 3 punti. E questo anche grazie alle scelte di buon senso di Gilardino che a differenza di Blessin ha messo i giocatori al loro posto, fatto scelto logiche e soprattutto rivitalizzato una truppa depressa. Anche perché il Gila, in panchina, non è proprio di primo pelo. Prima di portare in questo inizio di stagione i ragazzi del Genoa in testa al campionato Primavera 2, s’era fatto la sua sana gavetta. Ritiratosi nel 2018, aveva iniziato dalla Serie D, nel Rezzato, come dt e assistente dell’allenatore Luca Prina, che l’aveva svezzato nei Giovanissimi della Biellese, invertendo poi i ruoli nel corso della stagione. L’annata successiva, l’esordio su una panchina di C, alla Pro Vercelli. Poi torna in D per una piazza importante come Siena che dopo il ripescaggio in C guida anche nei professionisti. Al Genoa è ufficialmente ad interim. Ma se nelle ultime tre uscite del 2022 andrà bene, nessuno più penserà ai nomi accostati nei giorni scorsi alla panchina rossoblù (Ranieri, Bjelica e Semplici), sarà automatico rinnovargli la fiducia anche per la ripresa di metà gennaio, dopo la pausa, quando inizierà il girone di ritorno. E nel frattempo gli altri due Campioni del Mondo della B che non avevamo ancora citato, Gigi Buffon a Parma e Cesc Fabregas a Como, entrambi fuori per infortunio e attesi per il 2023, prendono nota da quei colleghi-campioni che un domani potrebbero provare a emulare in panchina. LEGGI TUTTO

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    Una classifica in cui la Juve è prima? Quella… delle password su Internet

    LONDON, ENGLAND – AUGUST 09: In this photo illustration, A woman is silhouetted against a projection of a password log-in dialog box on August 09, 2017 in London, England. With so many areas of modern life requiring identity verification, online security remains a constant concern, especially following the recent spate of global hacks. (Photo by Leon Neal/Getty Images) LEGGI TUTTO

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    Barella: “Io e la mia Inter siamo cambiati. Ora rimontiamo il Napoli”

    Il centrocampista sardo fa il punto: “Ci siamo parlati, i risultati si vedono. Lo scudetto resta il nostro obiettivo. E voglio essere meno focoso”dal nostro inviato Filippo Conticello9 dicembre
    – TA’QALI (Malta) Nicolò Barella è sempre un’isola nell’isola: stavolta lo è a Malta, che non sarà certo la sua Sardegna, ma è riparata abbastanza per riordinare le idee. Qui nel mini-ritiro al caldo, prima di tornare oggi a Milano, il centrocampista-totem dell’Inter vede oltre il blu del Mediterraneo spalancato davanti: negli occhi c’è solo la rincorsa in campionato, il Mondiale quasi un fastidioso rumore di fondo. LEGGI TUTTO

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    Serie B, al Barbera manca solo il gol: Palermo-Como 0-0

    PALERMO – La sedicesima giornata di Serie B si conclude con il pareggio a reti bianche al Barbera tra Palermo e Como (0-0). Partita divertente con entrambe le formazioni protagoniste in diverse occasioni da rete. Nel primo tempo da segnalare un palo colpito dal rosanero Vido. La squadra di Corini sale dunque a quota 19 punti in classifica, il Como penultimo aggancia a 16 punti Spal e Venezia. 
    Classifica Serie B
    Ritmi alti e tante occasioni, Vido colpisce il palo. All’intervallo è 0-0
    Ritmi subito alti al Barbera con Palermo e Como che provano a proporre gioco a viso aperto. Al 6′ prima conclusione verso lo specchio della porta da parte di Cutrone, Pigliacelli raccoglie la sfera tra le braccia. Al 10′ risponde il Palermo: cross di Sala, deviazione di Vido e pallone che sbatte sul palo della porta difesa da Vigorito. Un minuto dopo Brunori non approfitta dell’uscita sbagliata di Vigorito: l’attaccante rosanero ci prova due volte ma in entrambe le occasioni trova prima un difensore avversario e poi il portiere dei lariani rientrato tra i pali. Grande intensità in questi primi minuti di gioco. Al 12′ occasionissima Como con Mancuso, ma la punta numero 77 a tu per tu con Pigliacelli calcia sul portiere. Le occasioni non mancano da entrambe le parti. Al 23′ il tentativo in tuffo sul primo palo di Cutrone su cross di Cerri viene neutralizzato in presa da Pigliacelli. Il Palermo ci prova al 29′ con Segre il cui colpo di testa su cross di Sala viene parato da un attento Vigorito. Due minuti dopo rispondono i lariani con Cerri: l’attaccante numero 27 conclude di controbalzo, pallone di poco a lato. Al 33′ Como ad un passo dal vantaggio con la conclusione a giro di Mancuso che finisce di pochissimo fuori dal sette. Palermo pericoloso al 37′ con Vido che, servito ottimamente da Brunori, spreca calciando debole: presa a terra facile per Vigorito. Al 41′ lo stesso portiere del Como si prende un grande rischio superando in dribbling Segre. Il Como ci prova ancora con Cutrone ma il suo velenoso diagonale finisce di poco sul fondo. Al 44′ la squadra di Longo ad un passo dal gol ancora in contropiede: Cerri da limite calcia di potenza ma la sfera si alza sopra la traversa.
    Palermo-Como: tabellino e statistiche
    Pareggio a reti bianche al Barbera
    Passano tre minuti dall’inizio della ripresa e Cerri va subito alla conclusione da buona posizione. Tutto fermo però per la posizione in fuorigioco di Cutrone. Il Palermo si rende pericoloso all’8′ con Segre, bravo a superare Cagnano ma da pochi passi di testa manda il pallone alto sopra la traversa. Al 19′ un contropiede del Como, dopo errore di Gomes, si conclude con un tiro a giro di Mancuso di pochissimo a lato. Brividi per la difesa del Palermo. Al 24′ la punizione di Arrigoni finisce alta sopra la traversa. Rosanero che provano a spingere con continuità, Como attento alla fase difensiva e pronto a colpire in ripartenza. Al 33’conclusione di poco a lato di Brunori a tagliare tutta l’area, pericolo scampato per il Como. Squadre stanche nel finale, i ritmi si fanno più blandi e diminuisce la pressione. Al 45′ Vigorito non si fa sorprendere dal sinistro dalla distanza di Stulac. Nel secondo dei 4 minuti di recupero ancora Vigorito in presa alta su Stulac. Ci prova nell’ultimo assalto anche il Como con la conclusione potente di Ioannou, respinge Pigliacelli. 
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    Serie B, Torregrossa-Canestrelli gol e il Pisa vola. Battuto l'Ascoli 2-0

    PISA  – All’Arena Garibaldi-Romeo Anconetani il Pisa batte l’Ascoli 2-0 e si invola in zona playoff. Toscani avanti nel primo tempo con il rigore siglato da Torregrossa; nel finale di gara Canestrelli chiude i conti. Straordinario momento di forma per i nerazzurri, in serie utile da ben 11 gare con 5 vittorie e 6 pareggi. Ottavo posto e 22 punti in classifica per il Pisa. L’Ascoli di Bucchi non vince dal 29 ottobre e rimane a quota 21 punti in classifica.
    Classifica Serie B 
    Torregrossa non sbaglia dagli 11 metri, Pisa in vantaggio allo scadere del primo tempo
    Pronti via e il Pisa si fa subito vedere in area avversaria. Torregrossa supera Bellusci e mette dentro, Tavcar allontana la sfera. Diversi i corner battuti in questi minuti iniziali di gara. Al Pisa manca sempre l’ultimo passaggio per creare pericoli alla retroguardia dell’Ascoli. Troppo corto infatti il suggerimento di Tramoni per Sibilli con la difesa ospite che si era scoperta più del dovuto. Al 16′ punizione a favore dell’Ascoli dalla linea di trequarti ma la battuta di Ciciretti risulta troppo forte, palla alta sopra la traversa. Il primo tiro nello specchio della porta viene registrato al minuto 21: Falasco, esterno dell’Ascoli, calcia forte con il mancino. Livieri raccoglie la sfera tra le braccia. Scintille alla mezz’ora di gioco con l’arbitro Santoro che ammonisce per eccessive proteste Sibilli e Bellusci. Al 40′ iniziativa insidiosa di Tramoni che sulla destra ruba palla a Falasco e prova mettere dentro un cross verso la porta di Guarna: Botteghin è attento e allontana il pallone. Proprio nel finale di primo tempo viene concesso un penalty al Pisa per una trattenuta di Botteghin su Torregrossa in area di rigore. Al 47′ dal dischetto si presenta lo stesso Torregrossa che batte Guarna con un “cucchiaio” e fa esplodere di gioia l’Arena Garibaldi-Romeo Anconetani. Viene concesso un extra recupero dopo il check del Var in occasione dell’assegnazione del calcio di rigore in favore dei padroni di casa. 
    Pisa-Ascoli: tabellino e statistiche
    Il Pisa regge e infilza l’Ascoli nel finale con Canestrelli: 2-0 per la squadra di D’Angelo 
    Al 6′ della ripresa il cross morbido al centro dell’area di Nagy non viene intercettato da nessun compagno. Dopo la classica girandola dei cambi ci prova Gliozzi sul lato di sinistro a rendersi pericoloso, ma Collocolo interviene e salva i suoi. La seconda frazione di gioco scorre via con l’Ascoli che prova a manovare con ordine alla ricerca del pareggio. Al 36′ occasione per la squadra di Bucchi: suggerimento di Collocolo al centro dell’area, grande rientro di Torregrossa che riesce ad anticipare Bidaoui. Al 41′ la conclusione dal limite dell’area di Donati impegna Livieri. Un minuto dopo il Pisa trova la rete del raddoppio: corner battuto da Morutan e perfetto terzo tempo di Canestrelli che in torsione batte Guarna sul primo palo. Pisa avanti 2-0 sull’Ascoli. Sono 9 i minuti di recupero concessi da Santoro, tante le interruzione nei secondi 45 minuti di gioco. Al 48′ Collocolo prova un destro potente che però termina troppo largo. Al 52′ il tentativo di Bidaoui su traversone di Botteghin non impensierisce Livieri. 
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    Juve, la Procura sul fratello di Chiellini: “È lui il contabile delle plusvalenze”

    Nelle carte dell’inchiesta i pm torinesi ricostruiscono il ruolo di Claudio che, in quegli anni, all’interno del club bianconero era il responsabile dei prestiti. Mail, messaggi e affari: i dettagliSalvatore Malfitano
    @malfitoto
    8 dicembre
    – Milano La carica ufficiale di Claudio Chiellini all’interno della Juventus, nel periodo delle indagini della Procura di Torino, è quello di On Loan Players Manager, quindi responsabile dell’area prestiti. Ma per i pm c’è molto altro, anche se non è indagato. Avrebbe comunque un ruolo nell’attuazione strategica dell’articolato sistema di plusvalenze sotto esame, in particolare per quanto riguarda i calciatori più giovani. LEGGI TUTTO

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    Frosinone, Grosso batte Inzaghi: è fuga! Il Genoa di Gilardino già vola

    Il Frosinone vince il big match contro la Reggina e parte in fuga in vetta alla classifica di Serie B. Colpaccio per i ciociari di Grosso che superano la formazione di Inzaghi, portandosi a +6, con un netto 3-0. Sorride anche il Bari che riesce ad imporsi con lo stesso risultato sul campo del Cittadella prendendosi il terzo posto in classifica insieme al Genoa. Buona la prima all’esordio per Gilardino sulla panchina del Grifone: 1-0 al Sudtirol. Frena nvece il Brescia a Cosenza, 1-1 il finale con le Rondinelle che rimontano nel finale come il Venezia, da 2-0 a 2-2 al Braglia contro il Modena. Chiude il quadro il pari senza reti della Spal di De Rossi contro il Perugia di Castori, sempre ultimo nel campionato cadetto. LEGGI TUTTO