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    Sampdoria lasciata alla deriva: così ci perdono tutti

    Il club blucerchiato è in una situazione disperata, eppure nessuno interviene per evitare il tracollo Mai più: quante volte l’abbiamo sentito? Mai più proprietari di club approssimativi, mai più campionati con società in evidente e grave crisi economica, sull’orlo del fallimento. Non succederà mai più, perché altrimenti si falsa il calcio. Invece ora tocca alla Samp. Qualcuno si stupisce? Non scherziamo. LEGGI TUTTO

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    I 70 anni di Calloni, l'Egidio che tanto sciagurato non era

    Brera gli appicciò l’etichetta per i grossolani errori sotto porta, ma fece anche tanti gol. Oggi festeggia il compleanno un ex centravanti iconico. Per tutti i nostalgici C’è una porta spalancata e ci siamo noi, che basta spingere il pallone. Troppo facile. E troppo comodo. Serve del talento, anche per sbagliare i gol più facili. LEGGI TUTTO

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    La palla torna nel campo di John: la saga Juve e i rimpalli tra i due rami di Casa Agnelli

    La fine dell’era di Andrea riporta gli equilibri dalla parte del primogenito Elkann, che aveva gestito il post Calciopoli. Sulla scia dell’eterno ping pong tra i padri della patria Gianni e Umberto, che ha segnato la storia e le svolte della Signora Non c’è bisogno di aspettare il nuovo consiglio di amministrazione che si insedierà il 18 gennaio, né le liste dei candidati che depositerà Exor nelle prossime settimane per vedersi delineare un nuovo passaggio di consegne tra i due rami della famiglia Agnelli. Che nel 2023 vedranno celebrare il centenario della Casa torinese a capo della Juventus, il più lungo sodalizio nella storia del calcio, con la palla che sta tornando adesso nel campo di John Elkann per la prima volta dopo il post-Calciopoli. LEGGI TUTTO

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    Ribaltone Juve: Allegri diventerà più che un tecnico

    Nella nuova struttura bianconera, Max avrà responsabilità anche nelle relazioni esterne: l’esame più difficile Come in un film, chiaramente in bianco e nero, gli allenatori della Juve hanno spesso interpretato un ruolo: co-protagonisti, con lo scudo e la protezione di un produttore e di un regista, entrambi di grandissimo livello. LEGGI TUTTO

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    Bilanci, la retromarcia Juve: cosa c’era nei rilievi di Deloitte sugli stipendi

    Dallo slittamento dell’assemblea degli azionisti alle rettifiche nei numeri, dietro la contabilizzazione contestata c’è il principio della “constructive obligation” nei confronti dei tesserati Ci sono anche i rilievi al bilancio 2021-22 mossi da Deloitte, revisore dei conti bianconeri, oltre a quelli di Consob e Procura, dietro la scelta della Juventus di rettificare gli ultimi rendiconti, annunciata contestualmente alle dimissioni del cda e parte centrale della strategia della Juventus a fronte delle contestazioni mosse dall’inchiesta Prisma. LEGGI TUTTO

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    Trezeguet: “Juve, sei casa mia e sai come reagire. Ma se hai bisogno, io torno da te…”

    Il francese: “Credo che gli ex giocatori debbano avere un ruolo nei club: io posso essere utile” Dal nostro inviato  Luca Bianchin 30 novembre
    – LUSAIL (QATAR) Il Mondiale in astinenza da centravanti avrebbe bisogno di David Trezeguet. Lautaro fatica, la Spagna ha il falso 9 e il Brasile il 9 atipico, la Germania si aggrappa a Fullkrug: va bene Giroud, ma per un uomo d’area sono tempi duri. Trezeguet è in Qatar con la Fifa e oggi sarà a vedere l’Argentina, la terra dei suoi genitori, la nazione in cui è cresciuto. Chi lo incontra a Lusail però non può non parlare soprattutto delle novità della sua Juve. LEGGI TUTTO

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    Rinnovo Skriniar: l'Inter non farà nuovi rilanci. Ora la palla passa…a Milan

    La società non intende aumentare i bonus nella proposta di rinnovo da 6 milioni totali. Il giocatore riflette: è l’ora di decidere Come ogni telenovela che si rispetti, anche in questa sta arrivando il momento-verità, l’attimo delle decisioni lungamente sospirate. La fiction di mercato su Milan Skriniar è iniziata al calduccio, prima dell’estate e, ora che l’inverno bussa alle porte, le posizioni dei protagonisti si sono definitivamente radicalizzate: mentre il giocatore ha chiesto tempo per schiarirsi le idee ed è volato a Dubai in attesa di prepararsi alla seconda parte del campionato, l’Inter ha rafforzato la sua decisione e non si muoverà più dall’offerta già fatta pervenire qualche settimana fa a chi gravita attorno al difensore. Non ci sono più margini per muoversi dai bonus (molto facili) decisi da tempo né, tanto meno, esiste la possibilità di far un ulteriore “rabbocco” sulla parte fissa: si galleggia intorno ai sei milioni totali e da lì l’Inter non intende schiodarsi. Costi quel che costi, perché non è del tutto scongiurato il rischio di perdere a zero un difensore-totem, che avrebbe potuto portare qualche mese fa una settantina di milioni alle casse di casa. Su questo fronte, però, la voglia di abitare a Milano dello stesso Skriniar non è mai stata in discussione, anzi è la migliore garanzia di continuità. Ma, nello stesso tempo, l’accordo che a parole sembrava a un passo è ancora a metà del guado. LEGGI TUTTO