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    Milinkovic fa per tre: ecco il piano della Juventus per arrivare al serbo

    McKennie interessa in Premier. E che risparmi in estate se salutano Rabiot e Paredes Un, due, tre: Milinkovic-Savic. Questione di ruoli, che può ricoprire in campo il serbo, ma anche di incastri di mercato. Per tutti questi motivi, seppur il puzzle estivo sia da costruire, la Juventus continua a muoversi sottotraccia per il 27enne centrocampista della Lazio. Prima di tutto il Sergente convince dal punto di vista tecnico. A Massimiliano Allegri piacciono strutturati e bravi con i piedi. Sergej è alto 191 centimetri e ha un gran feeling con il pallone. Rapporto privilegiato fotografato dalla telemetria stagionale: 6 reti e 8 assist. LEGGI TUTTO

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    L'exploit di Fabbian, le difficoltà di Esposito, la sfortuna di Sensi: i nerazzurri in prestito

    Sono 15 i calciatori di proprietà nerazzurra impegnati a titolo temporaneo tra Serie A, B e campionati esteri: ecco come è andata la loro prima metà di stagioneUna squadra, anzi un’intera rosa, di giocatori in prestito: l’Inter la scorsa estate ha piazzato molti giocatori che erano in esubero e quasi tutti sembrano destinati a rientrare alla Pinetina tra qualche mese. Andrà cercata loro un’altra sistemazione tenendo presente il limite al numero di calciatori che possono essere prestati imposto dalle nuove regole della Fifa. LEGGI TUTTO

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    Da Colombo e Maldini a Caldara e Roback: Pioli, su chi punti in estate? Il punto sui prestiti

    Sono sei i rossoneri ceduti a titolo temporaneo fra Serie A, B ed estero. Alcuni possono giocarsi una chance di restare a Milanello, altri faranno di nuovo le valigie C’è un Milan rimasto a casa per recuperare, un altro in Qatar a caccia del Mondiale e un altro in giro per l’Italia. Si tratta dei rossoneri in prestito, quelli spediti lontani da Milanello per mettersi in luce, riscattarsi, far vedere alla casa madre che in futuro possono puntare su di loro. E alcuni ci stanno riuscendo. Vediamone insieme qualcuno (limitatamente a Serie A, B ed estero). LEGGI TUTTO

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    Via dalla Capitale si ride poco: i cinque prestiti su cui Tiago Pinto rifletterà a gennaio

    Da Carles Perez a Providence, chi ha scelto di lasciare i giallorossi per ora non sta trovando fortuna. Il migliore? Kluivert Provare a racimolare il più possibile dalle cessioni, nel tentativo di consegnare a José Mourinho un paio di rinforzi durante la sessione invernale. E’ la missione – tutt’altro che semplice – di Tiago Pinto: piazzare i giocatori che, per svariati motivi, rischiano di trovare sempre meno spazio (Shomurodov e Karsdorp i principali indiziati). LEGGI TUTTO

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    Milan-Aouar, missione possibile: si gioca d'anticipo per bruciare i rivali

    Il centrocampista francese è in scadenza col Lione: servono 8 milioni per prenderlo a gennaio, i rossoneri ci pensano. Adli può fargli postoA volte, prima che sul campo, l’alchimia occorre trovarla fuori. E allora tra il Milan e Houssem Aouar il feeling è già a buon punto: se c’è un reparto in cui i rossoneri possono operare qualche ritocco per correre più e meglio tra lotta scudetto e Champions, quel reparto è senz’altro il centrocampo, e se c’è un giocatore di valore in cerca di una nuova squadra è proprio il francese del Lione, in scadenza il prossimo giugno. LEGGI TUTTO

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    Il Parma di Pecchia va tenuto d'occhio

    TORINO – Se ne parla poco, ma occhio al Parma. Rispetto a un anno fa, dopo 13 giornate, gli emiliani hanno 6 punti in più, quelli che possono fare la differenza fra una annata da protagonisti e una stagione anonima, come quella scorsa, chiusa al 12° posto e con la squadra sempre lontana dalla classifica che conta. Ora no, in estate, a spalare le macerie di due annate fallimentari, è arrivato in panchina Fabio Pecchia che, guarda caso, ha portato il Parma al 4° posto, a -3 dalla zona A diretta: un anno fa, dopo 13 turni, la sua bella Cremonese dei giovani leoni poi condotta in A, era alla stessa posizione e con lo stesso distacco dal 2° posto, poi conquistato a fine stagione. Ma a Parma, tifosi e società, fanno gli scongiuri. Troppo cocenti le delusioni vissute negli ultimi anni, la linea da tenere è profilo basso e pedalare, alla A ci si pensa ma è meglio non nominarla neanche. E i risultati stanno arrivando, dando sostanzialmente fiducia al gruppo dell’anno scorso, appena ritoccato in estate, perché c’è la convinzione che i valori all’interno del Parma ci siano tutti, vanno solo tirati fuori. E qui entra in gioco Pecchia, allenatore poco sotto i riflettori ma che sta facendo cose interessanti: già due promozioni in A in carriera, oltre alla Cremonese, prima c’era riuscito col Verona, per non parlare dell’ottimo lavoro svolto con l’Under 23 della Juve, capace di vincere la Coppa Italia di Serie C. L’ex allievo di Benitez predica un calcio intenso e sbarazzino, fondato sulla coesione del gruppo, dove tutti si sentono importanti, come gli riconoscono i suoi stessi giocatori. “Con lui, siamo un gruppo vero”, ha dichiarato la stella Franco Vazquez, nelle ultime uscite degli emiliani schierato in mediana da Pecchia nel suo 4-2-3-1 e non più a sostegno dell’unica punta. Già, quando plasmi un gruppo solido, è anche più facile superare i momenti difficili. Per dire, il 29 ottobre il Parma batteva il Como nonostante 13 assenze: ciò vuol dire non soltanto disporre di un gruppo vasto e competitivo, capace di sopperire a pesanti problemi ma anche che è stata trovata una compattezza che permette di esaltarsi pure nei momenti apparentemente difficili. Certo, il Parma di Pecchia non è ancora al top e ogni tanto inciampa (come nelle ultime trasferte in casa di Sudtirol e Palermo). Ma negli ultimi tempi, dopo il convincente 3-1 al Cittadella di prima della sosta, dà l’impressione di essere l’unica squadra delle inseguitrici a poter tenete il passo delle prime, Frosinone e Reggina. La conferma potrebbe arrivare sabato alle 15 quando il Parma ospiterà il Modena per un derby emiliano assai sentito, nella partita che aprirà la 14ª giornata. Vincerlo per Pecchia, vorrebbe dire mettere pressione alle rivali per la A, che giocheranno soltanto domenica. Certo, un derby non è mai semplice ma il Modena delle ultime uscite (2 punti in 4 gare) appare inferiore. Poi, a dicembre, il Parma farà visita al deludente Cagliari, riceverà l’inguaiato Benevento nell’infrasettimanale dell’Immacolata, quindi andrà a Brescia, ospiterà la Spal e a Santo Stefano chiuderà il girone d’andata al Penzo di Venezia. Un calendario che ad oggi appare abbastanza impegnativo ma non proibitivo. E che ci dirà se da gennaio il Parma di Pecchia sarà in grado di giocarsela, anche per la A diretta. Le difficoltà delle ultime due stagioni sembrano alle spalle, manca ancora un ultimo salto di qualità. E il Parma di Pecchia ha i mezzi per farlo. LEGGI TUTTO

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    Truffert scatta: per il dopo Gosens la freccia del Rennes ha convinto l'Inter

    Va avanti la caccia all’esterno sinistro al posto di Robin: seguito da vicino il 21enne che piace a Deschamps. Ma costa 15 milioniUndici volte possono pure bastare. Undici partite di Ligue 1 in cui gli osservatori nerazzurri hanno visionato quel biondino che piace (non soltanto) ai francesi. Undici relazioni positive sull’esterno sinistro del Rennes, 21 anni compiuti tre giorni fa e ormai pronto al decollo. Uno, invece, è il gradimento di dirigenti e corpo tecnico: un sì unico e compatto. All’Inter tutta piace Adrien Truffert, l’esterno che sarebbe pure potuto stare in Qatar con Deschamps. Ora la concorrenza è agguerrita, ma al prossimo giro potrebbe toccare a lui. LEGGI TUTTO

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    Da gennaio recuperi extralarge anche in Serie A. Ma il futuro sarà il tempo effettivo

    La tendenza del Mondiale ricadrà pure in Italia L’Ifab verso il minutaggio uguale per tuttiCi dobbiamo abituare a partite dilatate, a recuperi “oceanici” o comunque tendenti alla doppia cifra? La sensazione è quella. Qatar 2022 diverrà linea-guida anche per la Serie A? L’impressione è che sì, sarà così, e cioé che dal giorno della ripresa (4 gennaio) si potrà vedere sui nostri campi quel che sta accadendo al Mondiale. LEGGI TUTTO