consigliato per te

  • in

    Milan-Bennacer insieme sino al 2027: firma in arrivo con ingaggio triplicato

    Un altro uomo chiave della squadra tricolore prolungherà la sua permanenza: annuncio entro l’anno nuovoFunziona allo stesso modo, in campo e fuori. In campo Bennacer cuce il gioco, detta i tempi, recupera e rilancia, poi è Leao che, con uno scatto, si prende le copertine. Uscendo, cambia poco: Bennacer e Rafa hanno contratti in scadenza nell’estate del 2024, su entrambi si discute ormai da settimane, ma è il rinnovo del portoghese a catturare le attenzioni. LEGGI TUTTO

  • in

    Roma, le pagelle alla sosta: Dybala, piede e testa da 8. Abraham si è perso, 5

    L’argentino è il capocannoniere del gruppo pur avendo saltato nove partite. L’inglese, 27 reti l’anno scorso, ha dilapidato gol, stima dei tifosi, fiducia dell’allenatore e il MondialeEcco le pagelle della Roma alla sosta, relative ai giocatori più impiegati, tenendo conto anche delle partite giocate in Europa League. Smalling è un gigante, chissà che Southgate non si penta di non averlo portato in Qatar. Dybala, il migliore, a prescindere dai 7 gol. Il Matic della Premier, invece, è solo un ricordo. LEGGI TUTTO

  • in

    Fenomeno Sudtirol: sarebbe da A

    TORINO – E pensare che, in estate, i soliti giudizi frettolosi predicevano per il Sudtirol un immediato ritorno in Serie C. La prima stagione in B della storia degli altoatesini era stata segnata in estate dalla separazione da Lamberto Zauli che a giugno aveva lasciato l’Under 23 della Juve per misurarsi con la scommessa Sudtirol. Ma il 9 agosto rescindeva il contratto poco prima dell’inizio del campionato, dopo l’eliminazione nel preliminare di Coppa Italia, ad opera della FeralpiSalò, un 1-3 dopo il quale si iniziavano a puntare i fucili sul Sudtirol. Seguiva un inizio di campionato che dava ancora più fiato ai pessimisti. Tre uscite con Leandro Greco (già vice di Ivan Javorcic nella stagione precedente della promozione dalla C), e tre ko nelle sfide di campionato ad agosto. Nel frattempo la società non stava a guardare e iniziava un lungo corteggiamento a Pier Paolo Bisoli, individuato fin da subito come l’uomo giusto per la svolta. Ma Bisoli i primi tempi nicchiava, forse sperava in qualche piazza più blasonata, reduce com’era dalla bella salvezza ottenuta a maggio ai playout con un Cosenza dato da tutti per spacciato. Finché il 29 agosto firma per il Sudtirol e da allora è tutta un’altra storia, per lui e per il club. Sotto la sua guida, il rospo Sudtirol si fa principe e diventa la più bella rivelazione della B. Con lui in panchina, gli altoatesini viaggiano a una media da Serie A diretta: zero sconfitte, 2 punti spaccati a partita, giacché ne hanno fatti 20 in 10 gare, sbarcando in zona playoff, oggi occupano l’ultimo posto disponibile, l’ottavo. Morale, con un passo simile, se ci fosse stato Bisoli fin dalla prima giornata, il Sudtirol sarebbe a quota 26, cioè davanti alla Reggina seconda e a -4 dalla capolista Frosinone, cioé in zona A diretta. Come è stato possibile tutto ciò? Intanto, il Sudtirol non va descritto come una cenerentola alla scoperta della B ma come un club solido che preparava da anni l’ascesa al calcio italiano con programmazione e strutture d’avanguardia, compreso, col finanziamento della Provincia autonoma di Bolzano e del Comune, l’aver trovato rinnovato, giusto in tempo per la B, la bomboniera della stadio Druso, un gioiellino che da due mesi e mezzo vive partite entusiasmanti. Un cammino che ha cambiato anche il modo di predicare calcio di Bisoli. Fino alla scorsa stagione, era considerato il classico tecnico italianista, difesa arcigna e contropiede. Ora no, il suo Sudtirol, senza rinunciare ai principi del suo calcio di temperamento, va in campo per giocarsela a viso aperto con tutti. Prendiamo, ad esempio, l’ottimo 2-2 conquistato sabato scorso dagli altoatesini nella cattedrale del San Nicola di Bari. Con un 4-4-2 dinamico e sbarazzino, i ragazzi di Bisoli si sono portati sullo 0-2, grazie ai gol del centrocampista Fabian Tait (il capitano, altoatesino di Salorno, nel giorno della sua 300ª presenza in biancorosso) e il raddoppio di Raphael Odogwu, il centravanti nato a Verona da padre nigeriano e madre italiana, al suo 5° centro in B, niente male per un attaccante prelevato nel 2020 in C dalla Virtus Verona e giunto solo a 31 anni in B, senza mai grandi numeri da realizzatore, doti che sta scoprendo solo ora con Bisoli. Ma vere stelle non ci sono, conta la forza del gruppo, che deve restare affamato fino alla fine della stagione anche se l’obiettivo ufficialmente resta una salvezza il più possibile tranquilla. Ma almeno altri tre nomi vanno citati: il mediano Hans Nicolussi Caviglia, 22 anni, valdostano che si sta consacrando in Sud Tirolo, in prestito dalla Juve, autore del gol meraviglioso con cui gli altoatesini al Druso hanno sconfitto la corazzata Parma. La seconda punta Matteo Rover, 23 anni, un passato nei vivai di Juve e Inter, al Sudtirol dal 2019, già autore di 3 reti. Il difensore Giovanni Zaro, 28 anni, in Alto Adige dal 2021, ottimo debuttante in B (già 2 reti). LEGGI TUTTO

  • in

    Dopo Milito e Lautaro un altro talento del Racing nel mirino dell'Inter: chi è Alcaraz

    Il centrocampista classe 2002 puntato da Marotta e Ausilio: è già stato visionato da Baccin e Colidio può essere la contropartita tecnica per abbassare il prezzo. Affare da chiudere per gennaio o per giugno Questo Carlos Alcaraz non è di Murcia, Spagna, ma di La Plata, provincia di Baires. Non è il numero uno del ranking e non va nemmeno a rete. Semmai le reti le segna e con una ha mandato in estasi un popolo, quello del Racing, che tra i tifosi mette in prima fila Diego Milito e Lautaro Martinez. LEGGI TUTTO

  • in

    Riva : “Mi godo il mio B arella, ma non esiste il Mondiale senza l’Italia”

    L’ex bomber azzurro: “Nicolò è il nostro miglior centrocampista. Noi fuori dal Qatar? Mancini non ha colpe: in A ci sono troppi stranieri”L’ultimo privilegiato, che ha avuto il piacere di andare a trovarlo, è stato Franco “Spadino” Selvaggi, campione del mondo con l’Italia di Bearzot, sempre riconoscente a Gigi Riva perché proprio lui, da dirigente del Cagliari, sollecitò il suo acquisto dal Taranto. LEGGI TUTTO

  • in

    Rabiot: “Con Chiesa e Pogba Juve da scudetto. Potevo andare in Premier, poi…”

    Il centrocampista francese tra il Mondiale e la corsa allo scudetto: “Mai avuto dubbi sul fatto che fossimo in corsa per il titolo, il Napoli è incredibile ma anche loro perderanno qualche punto. Pogba mi ha detto che devo trascinare la Francia, come faccio in bianconero”È un Adrien Rabiot determinato a giocarsi fino in fondo il primo Mondiale con la Francia, dopo aver trascinato la Juventus fuori dalla crisi, spingendola fino al terzo posto in classifica: “Era il nostro obiettivo – spiega il centrocampista in esclusiva alla Gazzetta, prima di partire per il Qatar, dal ritiro della Francia – e da gennaio sono certo che ci giocheremo alla pari lo scudetto, anche grazie ai rientri di Pogba e Chiesa”. LEGGI TUTTO

  • in

    Milan, le pagelle alla sosta: Giroud dominante, 7,5. Adli, atipico da 5

    I giudizi dopo le prime 21 gare ufficiali: Theo e Leao sempre travolgenti a sinistra, Adli per ora è un flopÈ un Milan col fiatone, quello che arriva alla sosta per il Mondiale. Ma è anche un Milan capace di centrare il duplice obiettivo che Stefano Pioli e la dirigenza avevano fissato: presentarsi a metà novembre ancora in corsa per lo scudetto e con la qualificazione agli ottavi di Champions in tasca. Giroud è stato fin qui il trascinatore, insieme a due coppie collaudate: Tonali-Bennacer e Hernandez-Leao. Le note stonate vengono soprattutto da alcuni acquisti del mercato estivo: De Ketelaere, Origi e Adli in particolare. Ma è presto per trarre conclusioni definitive, questi sono solo voti e giudizi (quasi) al giro di boa. Senza voto Mirante, Florenzi, Bakayoko, Ibrahimovic e Lazetic. LEGGI TUTTO

  • in

    Inter, le pagelle alla sosta: Calhanoglu regista da 7,5. De Vrij 5, non sembra lui

    Ecco i giudizi dopo le prime 21 gare ufficiali: Lautaro, 8 reti ma corrente alternata, Lukaku condizionato dagli infortuni, Acerbi grande acquistoEcco le pagelle dell’Inter dopo la prima parte di stagione: Lukaku e Brozovic condizionati dagli infortuni, Onana toglie il posto ad Handanovic, De Vrij in chiara difficoltà, con Acerbi che si conferma grande acquisto. Calhanoglu impressiona da regista, Dimarco non fa rimpiangere Perisic. Luci e ombre per Lautaro che vive la sua notte magica a Barcellona. Male Correa, poche chance per Asllani e Bellanova. LEGGI TUTTO