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    Napoli e la suggestione 102: perché può battere il record di punti della Juve

    La squadra di Spalletti è in linea con il primato stabilito dai bianconeri di Conte nel 2013/14. E dalla sua ha anche il calendario: dagli scontri diretti con le big in casa ai precedenti, che cosa deve succedere Maurizio Nicita
    @manici50
    8 novembre
    – NapoliAbbiamo appena superato la prima boa, un terzo del campionato, e di strada ce n’è ancora tanta ma per l’attuale, indiscussa, capolista c’è una suggestione sostenuta dai numeri: andare a raggiungere il record di punti, 102, della Juventus di Antonio Conte versione 2013-14. Un record eccezionale, per raggiungerlo il quale i bianconeri “sacrificarono” una Europa League sfumata in semifinale (con la finale in programma a Torino). Ma questa è un’altra storia. Il paragone però regge perché attualmente la squadra di Spalletti con 35 punti viaggia a una media partita di 2,69 che proietta per l’appunto a 102 punti. In più, andando a rivedere il cammino nelle prime 13 gli azzurri sono avanti a quei bianconeri – almeno sinora – perché Conte nove anni fa aveva pareggiato a San Siro con l’Inter e perso a Firenze, dunque aveva 34 punti, uno meno del Napoli. LEGGI TUTTO

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    Corsa, cross, assist e non solo, per questo era stato preso: così ora Kostic fa la differenza

    Due passaggi vincenti con l’Inter, sei in stagione e un ruolo determinante nella fase offensiva bianconera: il serbo si è preso la Juve. E in Europa League sarà un’arma in più La prima fase d’inserimento è terminata: la Juve ha il Filip Kostic che ha deciso di mettere in cima alle priorità di mercato l’estate scorsa. Quello che riesce a dominare la fascia e a confezionare grappoli di assist per gli attaccanti. Il club aveva deciso di puntare forte sull’esterno serbo per fornire più palloni al suo connazionale Dusan Vlahovic, lui in realtà – nel giro di qualche settimana – è diventato importante anche per il resto della squadra. Il grande protagonista del derby d’Italia ha confezionato fin qui 6 assist (di cui uno in Champions League) e siglato una rete. Un’altra avrebbe potuto festeggiarla proprio contro l’Inter, se solo il palo non gli avesse negato la gioia del gol. Per Max Allegri è già un imprescindibile. LEGGI TUTTO

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    Braida contro il Milan, storia di colpi immortali e contratti nelle mutande

    Il consulente strategico del club grigiorosso ha vissuto l’epoca d’oro nel Diavolo di Berlusconi e Galliani: scovava campioni, trattava, viaggiava, e trattava i rossoneri come un’opera d’arte Di quel Milan che conquistò l’Italia, l’Europa e infine addirittura il mondo, lui era, in rigorosa scala gerarchica, il numero tre. Numero uno: Silvio Berlusconi. Numero due: Adriano Galliani. Numero tre: Ariedo Braida. Non un comprimario, né un cavalier servente come a molti potrebbe sembrare, ma una figura operativa che passava metà dell’anno a scovare campioni in giro per il pianeta e l’altra metà a trattare con società e procuratori per il loro acquisto. LEGGI TUTTO

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    Kaio Jorge può ripartire dal Brasile per riprendere quel discorso interrotto a febbraio a causa della rottura del tendine rotuleo. Quello scenario raccontato in anteprima da Calciomercato.com è diventato un qualcosa di più concreto con il passare dei giorni grazie al lavoro dell’agente Bertolucci.Ascolta “Juve, Kaio Jorge può tornare in Brasile: pressing Flamengo, i dettagli” su Spreaker.OPERAZIONE FLAMENGO – Diversi club brasiliani hanno preso informazioni su Kaio Jorge. D’altronde l’attaccante in patria veniva considerato il futuro della Seleçao, un giocatore di assoluto valore e prospettiva. In pole in questo momento c’è il Flamengo campione del Sudamerica con l’ultima Libertadores vinta contro l’Atletico Paranaense. Si ragiona su un prestito biennale con diritto di riscatto ma va ancora capita la reale intenzione della Juventus ad aprire a una soluzione di questo tipo. Il Mengao spinge, nel mirino c’è Kaio Jorge. LEGGI TUTTO

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    Sandro Mazzola, ottant’anni in dieci storie

    Un giorno Puskas gli disse: “Ho giocato con quel fuoriclasse di tuo padre, si vede che sei suo figlio”. E poi Bacigalupo, Lorenzi, il foglietto a Invernizzi, la Divina Commedia. Dieci istantanee per il compleanno di un campione Sandro Mazzola raccontato in 10 flash. Come l’otturatore di una macchina fotografica che si apre e si chiude nell’istante perfetto, qui l’attenzione si sofferma su dieci episodi, non necessariamente i più significativi, di una carriera leggendaria. LEGGI TUTTO

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    Juve, quattro motivi per credere alla rimonta scudetto

    La vittoria sull’Inter ha riportato entusiasmo, e Allegri già studia le mosse per la risalita in campionatoDopo la vittoria sull’Inter, lo scudetto non è più un sogno impossibile per la Juventus. Fra il muro difensivo, giovani, rientri e rigenerati: ecco il maxi piano di Allegri per la gran rimonta. LEGGI TUTTO

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    Origi, servono i gol: come cambia l’attacco di Pioli con lui

    Giroud squalificato, Leao stanco: l’ex Liverpool è chiamato a fare la differenza davanti. Ecco comeDal nostro inviato Marco Fallisi8 novembre
    – Milanello (VA) C’è solo una cosa che Divock Origi non dovrà provare a prendere in prestito da Olivier Giroud questa sera a Cremona: in caso di gol, la maglia va tenuta rigorosamente addosso. Per il resto, il francese resta il miglior modello di riferimento possibile per svoltare. Magari non per il modo di stare in campo, visto che il mondo è bello perché è vario ed è proprio nella diversità tra i due centravanti che Pioli ha progettato un Milan camaleonte lì davanti, ma per la capacità di decidere non ci sono dubbi: su questo terreno, Giroud ha pochi rivali e Origi dovrà riuscire a non farlo rimpiangere. LEGGI TUTTO