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    C’è un calciatore della Nazionale in 2ª fila a Sanremo: lo avete riconosciuto?

    Dopo Zlatan Ibrahimovic, che ieri sera è tornato a sorpresa sul palco dell’Ariston, per la seconda serata del Festival l’ospite speciale è stato John Travolta che ha conquistato tutto il pubblico e non solo. Dai balletti con Amadeus allo show con Fiorello, un siparietto tutto da ridere. Ma proprio durante l’esibizione dell’attore di fama internazionale, le telecamere hanno pizzicato un giocatore della Serie A e della Nazionale, l’avete riconosciuto?

    Si tratta di Alessandro Buongiorno, difensore del Torino, presente in seconda fila, proprio dietro a Giovanna Civitillo e José. Il numero 4 granata ha scelto di presenziare al festival insieme alla sua fidanzata, come testimoniano gli scatti postati sul profilo Instagram. LEGGI TUTTO

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    Uefa, approvata la distribuzione dei ricavi ai club fino al 2027

    Il Comitato Esecutivo dell’Uefa riunito a Parigi ha approvato la Strategia Uefa 2024-30, all’interno della quale c’è anche la ripartizione dei compensi fino al 2027: per i prossimi tre anni, il tesoretto a disposizione è di 4.4 miliardi di euro, l’importo totale disponibile per i club supera i 3.3 miliardi, la maggior parte dei quali andranno ai club che si qualificheranno per la Champions League (quasi 2.5)
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    Youth League, Inter eliminata ai rigori dall’Olympiacos

    Finisce l’avventura in Youth League dell’Inter di Christian Chivu. Nel playoff per accedere agli ottavi di finale i nerazzurri sono stati battuti ai calci di rigore ad Atene dall’Olympiacos per 6-5. Il match si era chiuso sullo 0-0 con i padroni di casa ridotti in 10 uomini dal 73′ per l’espulsione di Papakanellos. Dal dischetto i nerazzurri hanno fallito solamente a oltranza con Cocchi, mentre Stankovic, Di Maggio, Owusu, Stante e Sarr erano stati perfetti, segnando il proprio rigore

    Il tabellino del match
    Olympiacos (3-4-2-1): Sina; Kostoulas, K. Koutsidis, Prekates; Koutsogoulas (dall’88’ Tanoulis), Bakoulas, Mouzakitis, Alafakis (dall’83’ Dama); Pnevmonidis (dal 79′ Liatsikouras), Papakanellos; C. Koustoulas. A disposizione: Exarchos, Darviras, Lolis, Gatopoulos. Allenatore: Sotirios Sylaidopoulos.
    Inter (4-3-3): Raimondi; Aidoo, Stante, Stabile (dal 62′ Alexiou), Cocchi; Di Maggio, Stankovic, Berenbruch (dall’85’ De Pieri); Kamate (dal 70′ Mosconi), Sarr, Quieto (dal 62′ Owusu). A disposizione: Tommasi, Zanchetta, Miconi. Allenatore: Cristian Chivu. LEGGI TUTTO

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    Huijsen, la Roma ti intriga. Facundo, De Winter, Barbieri: che succede?

    Riavvolgiamo il nastro fino allo scorso dicembre, prima dell’apertura ufficiale del mercato di gennaio. Huijsen era il promesso sposo del Frosinone, lì dove c’è già una nutrita rappresentanza di juventini in prestito, da Soulé a Barrenechea passando per Kaio Jorge. Pare tutto perfettamente apparecchiato, tanto che il dt dei ciociari Angelozzi si era sbilanciato sulla riuscita dell’operazione, forte dei rapporti consolidati tra club e della volontà del giocatore (e della sua famiglia).

    E poi? E poi è successo che in scena è entrato Mourinho, che a modo suo ha convinto il ragazzo (e la sua famiglia) a scegliere Roma e la Roma per sei mesi in prestito. Ma non basta, perché la sceneggiatura del film aveva previsto un altro colpo di scena: la dirigenza giallorossa decide di cambiare e la Roma non è più Special. Via Mourinho, dentro una icona romanista come De Rossi. Ma soprattutto: via il tecnico che lo aveva voluto e cercato, dentro un allenatore che adotta un sistema di gioco differente e porta una nuova filosofia. Morale della favola: Huijsen non rientra nella lista Uefa, dunque non disputerà le partite di Europa League (che riparte la prossima settimana), e dovrà trovare spazio in campionato. LEGGI TUTTO

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    Chiesa, Juve un po’ in ansia: la serie di infortuni e la richiesta fuori portata

    Rimettere “il” Chiesa al centro della Continassa: ecco una delle sfide che deve affrontare la Juventus parallelamente, si capisce, a quella più ampia relativa al campionato e alla corsa sull’Inter. Che, poi, le due questioni camminano a braccetto e si sostengono l’una con l’altra: un conto è correre per raggiungere l’obiettivo con Federico Chiesa a pieni giri nel motore, altro sentire i suoi cilindri che tossicchiano e scoppiettano fino a fermarsi. Di tanto in tanto, ma pure di troppo in troppo come sta accadendo sistematicamente negli ultimi mesi.

    Chiesa, quanti infortuni!

    Se, infatti, nella prima parte del campionato aveva saltato solo il derby con il Torino (7 ottobre) per un problema che ne aveva condizionato anche la chiamata in Nazionale, da Natale in avanti si è innescato uno stillicidio di problemi e di problemini che ne hanno condizionato assai pesantemente l’efficienza fisica e, di conseguenza, la sua disponibilità alla causa juventina con 5 partite perse e la necessità di una continua gestione da parte di Massimiliano Allegri che da settimane non può contare sul miglior Chiesa: quello a cui si affidava sistematicamente nella prima parte della stagione e che sembrava aver imboccato la strada giusta per lasciarsi alle spalle le scorie fisiche e psicologiche del grave infortunio ai legamenti del ginocchio.

    Marotta: “Non volevo Ronaldo”. E svela il motivo dell’addio alla Juve LEGGI TUTTO

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    Felipe Anderson-Juventus a prescindere. Gli incastri con Soulé e…Berardi

    TORINO – Non è questione di nebbia, che pure nel periodo tende ancora ad abbondare. Di visuale, semmai: troppe curve separano febbraio dall’estate per poter scorgere all’orizzonte lo striscione del traguardo stagionale. Programmare è tra gli imperativi categorici alla Continassa, e la media età fanciullesca degli innesti dell’ultimo mercato lo urla a gran voce. Ma tante incognite aleggiano ancora sulla Juventus per poter pensare che il dt Giuntoli abbia già in testa – al dettaglio – quel che sarà nella prossima annata. Per dire: chi guiderà la squadra dalla panchina? Allegri ha ancora un anno di contratto, ma in questi mesi andranno sollecitate le reciproche intenzioni. E ancora: che ne sarà di Chiesa, pericolosamente a scadenza nel 2025? Se ne parla qui a fianco. Dall’allenatore ai giocatori in organico: variabili cruciali per continuare a costruire il castello bianconero e, di conseguenza, operare i ritocchi reputati necessari. Aggiungiamoci pure: chi tra Juventus e Napoli prenderà parte al nuovo e ricco Mondiale per Club? La risposta non arriverà prima di un mese abbondante e influirà sul budget a disposizione e sugli impegni in calendario. Incognite su incognite, appunto, motivo per il quale a Torino ci si tiene pronti a ogni scenario. Per di più in un momento storico in cui le offerte di mercato in entrata sono destinate a influire sugli scenari di mercato almeno quanto le intenzioni maturate internamente. LEGGI TUTTO

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    Finocchiaro: “Juve è un sogno. Montero un riferimento, mi sta aiutando così”

    Gabriele Finocchiaro, che contro la Lazio si è tolto la soddisfazione di realizzare il primo gol nella Primavera bianconera, è stato ospite della diretta Twitch sul canale ufficiale della Juventus. Classe 2006, esterno sinistro e seconda punta della giovane squadra allenata da mister Paolo Montero, Finocchiaro ha dimostrato di avere le idee già assolutamente chiare.
    Finocchiaro e il gol alla Lazio
    Finocchiaro ha parlato del suo gran gol alla Lazio: “È un gol che mi è venuto in maniera spontanea, naturale: sono le cose più belle. Mi fa piacere sentire dire che ho fatto un grande gol, mi fa piacere e non posso che esserne felice. L’ho rivisto un sacco di volte in queste ore, non mi stanco mai di guardarlo. Nel momento in cui ero in campo, la cosa che mi è piaciuta è stata la rapidità con cui sono riuscito a tirare nonostante avessi il portiere davvero molto vicino. Nella partita contro la Lazio di sinistro ho preso anche la traversa: sono un destro naturale, preferisco calciare più con quello di interno, mentre col sinistro riesco a trovare maggiore precisione con le conclusioni di collo”.  LEGGI TUTTO

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    Kaká, la formazione ideale con tre ex Juve stupisce: fuori una superstar

    Kaká lascia fuori Messi
    La squadra ideale di Kaká ha Dida in porta; Cafú, Paolo Maldini, Alessandro Nesta e Roberto Carlos in difesa; Andres Iniesta, Zinedine Zidane e Andrea Pirlo a centrocampo;  Ronaldinho, Ronaldo “Fenomeno” e Cristiano Ronaldo in attacco. Una squadra galattica, ma non è passata ovviamente inosservata l’assenza di Messi. Nella formazione ci sono, dunque, nove campioni del mondo (Dida, Cafú, Roberto Calos, Nesta, Iniesta, Zidane, Pirlo, Ronaldinho e Ronaldo) e nove Palloni d’Oro: cinque di Cristiano Ronaldo, due di Ronaldo e uno di Ronaldinho e Zidane. LEGGI TUTTO