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    Superlega alleata dell’Inter? Vi spieghiamo perché. E Zhang cerca soldi…

    Dalla mossa scudetto alla mossa salvezza, i due tavoli dell’Inter di Zhang. Sul campo in vetta al campionato e con in testa la seconda stella, fuori dal campo alla disperata ricerca di un modo per riuscire a non perdere il controllo del club nerazzurro e a restituire in qualche maniera le centinaia di milioni di euro che il fondo Oaktree ha prestato al figlio del magnate di Suning – duecentocinquanta in partenza, lievitati a quasi quattrocento – e dei quali pretende la restituzione entro pochi mesi. Non siamo ai libri in tribunale ma il quadro è molto complesso e sposta inevitabilmente sullo sfondo il percorso virtuoso sportivo che il club, Marotta in primis, ha costruito in questi anni con un eccellente lavoro dirigenziale. LEGGI TUTTO

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    Adzic, il nuovo colpo Juve tra…Savicevic, Vucinic e De Bruyne

    Nella settimana di gloria di Kenan Yildiz, la Juventus chiude per Vasilije Adzic. Assonanze e coincidenze, ma soprattutto una linea che continua: giovani, forti e di talento per costruire il futuro. La via aperta da Federico Cherubini e Giovanni Manna, continua a essere percorsa dallo stesso Manna e da Cristiano Giuntoli. Ma chi è il talento balcanico che i bianconeri stanno per ingaggiare e che arriverà in estate, partendo dalla Next Gen?
    Chi è Adzic?
    Adzic è un 2006, quindi ha 17 anni. È montenegrino (come Dejan Savicevic e Mirko Vucinic), gioca nel Buducnost Podgorica, dove nonostante l’età si è conquistato una maglia da titolare nella prima squadra (19 presenze e 5 gol), facendo anche l’esordio nei preliminari di Champions League. Insomma, non è un ragazzino delle giovanili, ma uno che sta già facendo esperienza fra i grandi e sul quale il ct montenegrino sta facendo più di un pensiero per una prossima convocazione (al momento). LEGGI TUTTO

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    Italiano: “Toro test difficile ma la Fiorentina non molla. Bonaventura c’è”

    Sette risultati utili consecutivi e la possibilità di chiudere il 2023 nel migliore dei modi, in casa, contro il Torino. La Fiorentina arriva alla gara contro i granata in un ottimo momento di forma e dopo aver vinto le ultime due sfide con Verona e Monza, in trasferta, entrambe per 1 a 0. La classifica vede i viola al quinto posto con un punto di ritardo dal Bologna di Motta, ma Italiano vuole “continuare a sognare e restare in queste zone”. Alla vigilia della sfida parla proprio il tecnico dei toscani. 
    Fiorentina-Torino, parole Italiano
    Vincenzo Italiano analizza la prossima sfida contro il Torino: “Sarà un test difficile contro una squadra forte che ha un grande allenatore. Ma noi dobbiamo cercare di fare del nostro meglio”. Sul momento del gruppo: “Ho visti i ragazzi sereni, riposati e realizzati. Ci siamo regalati un Natale bellissimo con le nostre famiglie e ora vogliamo chiudere il 2023 con l’ultima battaglia. Ci siamo preparati bene per affrontare un avversario tosto. Le cose stanno girando bene e non vogliamo mollare”. Sui recuperi: “Domani ci saranno Bonaventura e anche Martinez Quarta, che ha smaltito l’influenza. Per il resto squadra al completo e sono contento”. In chiusura sui tifosi: “Mi auguro ci sia la solita cornice di pubblico al Franchi e sono sicuro ci spingeranno e daranno una grossa mano come sempre”. LEGGI TUTTO

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    Inter, Inzaghi parla solo alla sua tv: “Finale di Champions molto stimolante”

    Una vittoria per chiudere il 2023 da campioni d’inverno con un turno d’anticipo. L’ostacolo si chiama Genoa, da affrontare al Ferraris e in un clima d’entusiasmo che potrebbe mettere in difficoltà la capolista. Simone Inzaghi ne è perfettamente consapevole, ma ai microfoni di Inter Tv mette in mostra la grande fiducia che ha nei suoi ragazzi: “Sarà una partita combattuta: il Genoa è in un ottimo momento, ha giocatori di qualità e un allenatore molto preparato che sta facendo bene. Dovremo fare una partita accorta e di grandissima intensità”, spiega il tecnico nerazzurro.
    Sul Genoa
    Inzaghi non si preoccupa più di tanto dello schieramento che sceglierà Gilardino che, tra l’altro, recupera Retegui e Gudmundsson: “Chiaramente i nostri principi rimarranno sempre gli stessi, il Genoa ha diverse soluzioni e avrà il rientro di giocatori importanti. Vedremo come scenderanno in campo, ma la nostra fisionomia di gioco sarà uguale”.  LEGGI TUTTO

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    “Io figlio di Napoli, il mio cuore è lì”: Palladino e il ritorno a casa

    Il Monza deve rialzare la testa dopo le ultime sconfitte e al Maradona affronterà un Napoli incerottato. Non ci saranno Osimhen e Politano squalificati, oltre a Natan infortunato. Al di là di questo sarà anche una gara speciale, soprattutto per Raffaele Palladino: “Sono un figlio di Napoli e ho vissuto lì con famiglia e amici. Il mio cuore è lì, da sempre. Sarà una bella emozione” spiega il tecnico in conferenza alla vigilia del match. Una sfida in cui i brianzoli proveranno a portare a casa un risultato positivo dopo due ko consecutivi, contro Milan e Fiorentina all’U Power Stadium.
    Napoli-Monza, conferenza Palladino
    Raffale Palladino ha analizzato la prossima sfida contro il Napoli: “Hanno qualche assenza ma restano sempre i campionati d’Italia, una squadra forte. Proveremo a metterli in difficoltà con le nostre armi e la mentalità. Abbiamo necessariamente bisogno di punti”. Sul momento della squadra: “Ho visto una buona settiaman e abbiamo lavorato bene su diverse situazioni. Voglio vedere in campo un gruppo affamato di risultati”. Su cosa c’è da migiorare: “Sicuramente nelle fase realizzativa e voglio vedere l’atteggiamento che trovo negli allenamenti, l’identità e la competitività che abbiamo”. Sulla formazione: “Qualche giocatore ha tirato un po’ la carretta, vediamo quali cambi fare”. Poi sui tifosi: “Vorrei sempre le porte aperte ai nostri sostenitori ma non siamo riusciti per i lavori, preso lo faremo. Li vogliamo abbracciare al centro sportivo”. In chiusura sulle 50 panchine in Serie A: “Non lo sapevo. Sono una bella soddisfazione”.  LEGGI TUTTO

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    Gilardino, Genoa-Inter: “Da Gudmundsson mi aspetto tanto”. E su Retegui e Messias…

    “Le vittorie portano consapevolezza, armonia ed entusiasmo”. Alberto Gilardino non ha nessuna intenzione di fermarsi dopo il pari con la Juve e il successo esterno contro il Sassuolo, anche se a Marassi arriva la capolista Inter. L’obiettivo è sempre stato quello di allontanarsi dalla zona rossa della classifica e portare a casa punti importanti per la salvezza. Chiudere al meglio il 2023 con un risultato positivo contro i nerazzurri permetterebbe ai rossoblù di tenere alto l’entusiasmo in vista del nuovo anno e del girone di ritorno. Di questo ha parlato in conferenza stampa proprio l’allenatore del Genoa. 
    Genoa-Inter, conferenza Gilardino
    Alberto Gilardino ha analizzato la prossima sfida contro l’Inter: “Affrontiamo una delle migliori squadre del campionato, al top in Europa nella fase difensiva e con un allenatore molto bravo. Non possiamo permetterci di abbassare il nostro approccio, anzi continuare come fatto nelle ultime due gare. I ragazzi vogliono un risultato positivo anche contro l’Inter. Importante sarà l’impatto e l’atteggiamento nei duelli della partita oltre a portare la sfida sull’ardore agonistico perché nel palleggio loro hanno più qualità. Anche senza Lautaro hanno grandissime alternative in attacco. Noi dovremo essere perfetti”. Sulla spinta dei tifosi: “Giocare in una cornice di pubblico importante è fondamentale, forse ancor di più che contro la Juventus. Vogliamo ricambiare l’affetto dei tifosi andando in campo e regalando una prestazione importante. Dobbiamo giocare con personalità senza essere presuntuosi”. E sulle condizioni di Retegui, Messias e i dubbi di formazione… LEGGI TUTTO

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    Vlahovic-Lukaku, l’intreccio di mercato Juve può tornare: ecco come

    Se ogni estate viene timbrata nella nostra memoria con un tormentone musicale, nel 2023 spopolò “Mon Amour” di Annalisa (quello di… lui che bacia lei che bacia lui etc…), l’ultima, di estate, a livello di mercato, è stata marchiata col fuoco da un mega tormentone: lo scambio Vlahovic-Lukaku tra Chelsea e Juventus. E così tra luglio e agosto, ogni giorno, le azioni di questo possibile trasferimento salivano e scendevano manco si fosse alla Borsa di Milano con oscillazioni anche importanti. da doppia cifra. Si passava repentinamente dal “Ci siamo quasi” al “Pista congelata”. Il problema è sempre stato il conguaglio, il famoso punto di caduta non è mai stato condiviso dal management londinese e quello torinese per cui alla fine non se ne fece nulla.
    Nonostante Lukaku piacesse eccome alla Juventus e in particolar modo ad Allegri, che vedeva in lui il terminale ideale per far salire la squadra o aggredire lo spazio nei ribaltamenti di fronte e dall’altra parte Vlahovic ingolosisse i Blues e fosse più che gradito al tecnico Pochettino.
    Vlahovic-Lukaku, la resa dei conti LEGGI TUTTO

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    Napoli, non solo Samardzic: fari puntati anche su un obiettivo di mercato Juve

    Il Napoli si candida a essere la regina del mercato di gennaio. Aurelio De Laurentiis progetta almeno 3-4 acquisti da chiudere nei prossimi giorni. Intanto ha definito le cessioni di Elmas al Lipsia per 25 milioni (bonus inclusi) e Zanoli al Genoa (prestito). Bagagli pronti pure per Zerbin che può andare a titolo temporaneo al Frosinone. Politano, invece, è corteggiato dagli arabi dell’Al Shabab: pronto un ingaggio da 7 milioni a stagione per un triennale e 12 milioni per il Napoli.

    “Buchanan? Strano carattere”: l’Inter, il ‘domatore’ Inzaghi, pro e contro

    Napoli, il mercato in entrata

    Ma torniamo alle mosse in entrata: in arrivo un terzino destro, un centrale e 1 o 2 centrocampisti. Per il ruolo di vice Di Lorenzo il preferito resta Mazzocchi, ma ballano 2,5 milioni tra offerta (1,5) e richiesta della Salernitana (4). Se le parti non dovessero avvicinarsi a stretto giro di posta, gli azzurri chiuderanno per Faraoni (Verona), che ha già l’intesa con la società partenopea (contratto fino al 2026). Oltretutto i gialloblù sarebbero disposti a liberarlo gratis. Un fattore che può risultare decisivo in tutta questa vicenda. Per la difesa piacciono Tomiyasu (Arsenal) e Dragusin (Genoa), ma su quest’ultimo resta in pole il Tottenham.

    Adzic-Juve, ci siamo: sorpasso al Bologna. Chi è, cifre e formula LEGGI TUTTO