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    Juve, la zebra e l’ovale tornano sulla maglia

    Torna la zebra sulla maglia della Juventus Sì, e anche il vecchio stemma ovale. Forza del vintage che tira sempre anche nel calcio. E lo sponsor tecnico della Juventus, Adidas, lo sa bene e sulla terza maglia della Juventus 24-25 riproporrà due simboli molto Anni Ottanta. Il suo vecchio marchio con il “fiore” a tre petali e lo stemma ovale, a strisce bianconere con la zebra rampante in mezzo.

    Juve, ritorno al passato

    Un ritorno al passato che non cancella il presente. La Juventus non ha intenzione di cambiare logo, con la doppia “J” introdotta da Agnelli nel 2017, anche perché ha avuto un successo globale notevole, ma il ritorno all’antico risponde a quella voglia di vintage che ha sempre molto successo. Basti pensare che la maglia Anni Cinquanta, utilizzata per festeggiare i 120 anni, nella partita contro il Benevento nel 2017 è ancora oggi una delle più richieste fra i tifosi. La nostalgia nel calcio è un business? Sì, ma certi ricordi sono senza prezzo. LEGGI TUTTO

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    Karaoke Atalanta: De Ketelaere canta Rihanna, per Scamacca omaggio a Roma

    “Ognuno di noi ha un accompagnamento musicale interiore. E se gli altri l’ascoltano bene, si chiama personalità”. Dalla musica al campo in casa Atalanta di personalità ne hanno da vendere. Un connubio non casuale visto le performance canore dei tre tenori offensivi della Dea. De Ketelaere, El Bilal Touré e Scamacca, autore di una doppietta nel match contro l’Empoli,  hanno dato prova delle loro doti nel canto. E no, non hanno partecipato alle selezioni di X Factor, ma hanno cantato nella cena organizzata dalla squadra per fare gruppo in vista della partita contro l’Inter. 
    CDK, Scamacca e Touré, l’X Factor dell’Atalanta
    Clima disteso, sereno e non potrebbe essere altrimenti visto il momento che sta vivendo l’Atalanta tra campionato ed Europa League. La squadra, allenata da Gasperini, con la vittoria in casa dell’Empoli ha agganciato il quarto posto e ora sta preparando la gara contro i nerazzurri per provare a fare lo sgambetto alla sua ex squadra. Nel frattempo la squadra si è ritrovata a cena in un ristorante a Bergamo e tra sorrisi, cibo e chiacchiere, c’è stato il tempo anche di un karaoke. Al microfono si sono distinti De Ketelaere, sempre più a suo agio nell’orchestra della Dea, con ‘Umbrella’ di Rihanna. A ruota è toccato all’infortunato El Bilal Touré cantare ‘All of me? di John Legend e, infine, a Gianluca Scamacca con ‘La società dei magnaccioni’ di Lando Fiorini. Il tutto è stato ripreso dai compagni di squadra che hanno poi postato sui social le rispettive interpretazioni. LEGGI TUTTO

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    Diretta Torino-Frosinone ore 21: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    TORINO – Tornato al successo (1-0 al Lecce) dopo cinque gare a secco, il Torino sfida il Frosinone alle 21 nei sedicesimi di finale di Coppa Italia. I ciociari sono reduci dall’incredibile sconfitta di Cagliari: avanti per 3-0, si sono fatti rimontare nel giro di 20 minuti subendo due reti nel recupero. Restando alla coppa nazionale, la formazione di Ivan Juric nel turno precedente ha ribaltato la FeralpiSaló mentre quella di Di Francesco ha battuto il Pisa grazie all’ autogol in apertura di Camestrelli. La vincente sfiderà agli ottavi di finale i campioni d’Italia del Napoli.
    Le probabili formazioni di Torino-Frosinone
    TORINO (3-4-1-2): Gemello; Tameze, Buongiorno, Rodriguez; Bellanova, Ricci, Gineitis, Vojvoda; Vlasic; Pellegri, Sanabria. Allenatore: Juric.
    A disposizione: Milinkovic-Savic, Popa, Zima, N’Guessan, Sazonov, Lazaro, Antolini, Linetty, Ilic, Seck, Radonjic, Karamoh, Zapata. 
    FROSINONE (4-3-3): Cerofolini; Oyono, Okoli, Monterisi, Lirola; Mazzitelli, Brescianini, Bourabia; Baez, Cheddira, Kvernadze. Allenatore: Di Francesco.
    A disposizione: Turati, Frattali, Lusuardi, Romagnoli, Marchizza, Barrenechea, Lulic, Soulé, Ibrahimovic, Garritano, Cuni, Reinier, Kaio Jorga.
    ARBITRO: Fourneau di Roma 1.
    ASSISTENTI: Rocca-Garzelli.
    IV UFFICIALE: Gualtieri.
    VAR: Abbattista. 
    ASS. VAR: Di Vuolo.
    Torino-Frosinone: scopri tutte le quote LEGGI TUTTO

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    Lecce, D’Aversa: “Sconfitta pesante. Sul rigore tolto dal Var…”

    “Vedendo il risultato finale la sconfitta è un po’ pesante. Sono partiti meglio loro, il vantaggio è stato meritato, anche se sulla situazione del primo gol credo ci fosse un fuorigioco. Nel secondo tempo siamo stati bravissimi a riprendere la partita. Sul 2-2 meritavamo di vincere, purtroppo siamo qui a commentare tante azioni da gol sbagliate e alla fine ci siamo fatti gol da soli. Non ci possiamo permettere di subire quattro gol. Il rigore che ci hanno dato e che ci hanno tolto va analizzato, ex arbitri hanno detto che è calcio di rigore”. Lo ha dichiarato D’Aversa in conferenza stampa dopo la sconfitta in Coppa Italia contro il Parma.
    Le parole di D’Aversa in conferenza
    Il tecnico del Lecce ha spiegato: “Dobbiamo ragionare su cosa possiamo incidere, sugli arbitri non possiamo incidere, sulle situazioni da gol possiamo far meglio. Se su quattro gol ce ne sono due che arrivano su situazioni dubbie quello contribuisce, non per fare polemica ma bisogna analizzare le cose a 360 gradi. Quando i due centrali costruzione lavorano larghi i due terzini lavorano larghi e si è creato di più in ampiezza. La tattica aiuta, ma l’interpretazione fa la differenza. Possiamo discutere su tanti aspetti ma loro sono partiti meglio di noi. Nel secondo gol potevamo fare poco. Si possono sindacare tante cose ma bisogna lavorare sulla concretizzazione”. LEGGI TUTTO

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    Samardzic alla Juve? Balzaretti frena per gennaio: le parole del ds sul mercato

    “Samardzic via a gennaio? No, no, no. Lazar vogliamo tenerlo fino alla fine della stagione, è un valore aggiunto per noi e ha ancora bisogno di maturare. Deve trovare ancora il suo equilibrio e la definitiva maturità. Ce lo vogliamo godere il più possibile, a fine anno tireremo le somme”. Queste le parole del ds dell’Udinese Balzaretti a Mediaset poco prima dell’inizio della gara di Coppa Italia tra la sua squadra e il Cagliari. Che la Juve voglia il centrocampista serbo e che lui voglia la Juve oramai non è più un mistero, resta solo da capire quando si potrebbe concretizzare l’operazione dopo la frenata del dirigente. LEGGI TUTTO

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    Buon compleanno Juve, tre cose che non sapete sulle origini

    Juventus, Iris club e il Notts County
    La riunione fondativa si concluse senza un nome per la nuova società. Sì decise per votazione qualche settimana dopo e Juventus vinse su Iris club, società vis et robur, augusta taurinurum. La prima maglia era rosa con pantaloni neri e cravatta nera. Sì, all’epoca si giocava con la cravatta. La maglia bianconera arrivò nel 1901 grazie al socio inglese Tom Savage, grande tifoso del Notts County, che fece arrivare dall’Inghilterra le maglie bianconere. LEGGI TUTTO

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    Mercato Juve, Samardzic ha fretta: gli amici Vlahovic e Yildiz lo aspettano

    Lazar Samardzic ha voglia di Juve. Un desiderio (corrisposto) che sta iniziando ad aumentare. Giorno dopo giorno, sempre di più. Il gioiello serbo, infatti, appare pronto a lasciare l’Udinese già nel mercato di gennaio e sogna di volare in una big il prima possibile. Inizialmente la sua partenza era prevista per l’estate 2024, ma gli scenari starebbero prendendo un’altra piega. E così i tempi potrebbero essere anticipati già nella finestra invernale di mercato. Il suo ciclo in Friuli appare appunto ai titoli di coda e le attuali difficoltà in classifica del club (attualmente terzultimo e in zona retrocessione) possono dare un’ulteriore accelerata alla separazione. A gennaio la famiglia Pozzo andrà a ristrutturare l’organico, ma per arrivare al traguardo salvezza servono giocatori totalmente mentalizzati e motivati. Della serie: chi non è più felice a Udine, può pure salutare la ciurma. Anche se è uno dei big dell’organico.
    Il pensiero di Cioffi
    Il nuovo tecnico Cioffi è stato chiaro al momento del suo insediamento: vuole giocatori dediti al 100% alla causa. Altrimenti meglio guardarsi intorno. E Laki appare decisamente tentato di accasarsi altrove subito. D’altronde non è un mistero che la Vecchia Signora l’abbia messo nel mirino e lo stia corteggiando da settimane. Il talento nato a Berlino ma naturalizzato serbo è un vecchio pallino di Cristiano Giuntoli da almeno un paio d’anni. Più volte il dirigente bianconero – quando era ancora al Napoli – aveva provato ad ingaggiarlo. Stavolta il corteggiamento potrebbe, finalmente, arrivare al traguardo. Anche perché lo stesso club friuliano ha incaricato della gestione della trattativa un intermediario di fiducia e stoicamente vicino al club. Il segnale di come le contrattazioni possano presto entrare nel vivo. Nelle scorse settimane sono stati avvistati sugli spalti della Dacia Arena anche gli scout del Borussia Dortmund, evidentemente pure loro spettatori interessati alle prestazioni del classe 2002. LEGGI TUTTO

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    Dybala e Renato Sanches ok, Mou sorride ma a metà: si ferma Spinazzola

    Roma, Dybala e Renato Sanches in gruppo
    In vista della gara contro il Lecce Mourinho ritroverà tra i convocati anche la Joya e il centrocampista portoghese. Entrambi sono fuori da diverse partite: l’argentino dall’8 ottobre (gara col Cagliari) per un infortunio al legamento collaterale, mentre Renato Sanches da fine settembre per uno stiramento alla gamba destra. Entrambi verranno inseriti nella lista dei convocati da parte del tecnico della Roma che potrà dunque contare su due pedine importanti anche a gara in corso. L’obiettivo è quello di riportarli in condizione perché ha bisogno anche delle loro giocate per ritrovare serenità, fiducia e, soprattutto, punti in campionato. Non solo sorrisi perchè si è fermato Spinazzola… LEGGI TUTTO