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    Perin e Pavoletti, Juve-Cagliari continua tra vini costosi. E spunta “Zidane”

    Mattia Perin ha compiuto 31 anni il 10 novembre e ha voluto festeggiare il compleanno in maniera particolare, dopo l’impegno di campionato della Juventus contro il Cagliari. Il portiere, infatti, come documentato dalle varie foto pubblicate su Instagram Stories, ha festeggiato con diversi amici. Tra questi, anche Leonardo Pavoletti, suo ex compagno di squadra al Genoa e grande amico del giocatore bianconero. E avversario proprio nella sfida dell’Allianz Stadium vinta dalla formazione di Allegri contro la squadra di Ranieri. 
    Perin, compleanno con la maglia di Zidane
    Perin, per l’occasione, ha indossato una maglia speciale. Sempre della Juve, ma con il nome di Zinedine Zidane e il numero 21, proprio quello utilizzato dal francese nell’esperienza alla Vecchia Signora. Inoltre, per festeggiare alla grande il suo 31° compleanno, il portiere bianconero e i suoi amici hanno brindato con una bella e costosa bottiglia di champagne.  LEGGI TUTTO

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    Juve, per Huijsen problema alla schiena: salta la nazionale, le condizioni

    Niente nazionale per Dean Huijsen. Lui, come  Locatelli con l’Italia di Spalletti, è costretto a restare a Torino e non rispondere alla convocazione dell’Olanda U19, impegnata nelle qualificazioni per gli Europei di categoria. Gli oranje affronteranno Lussemburgo (15 novembre), Azerbaigian (18 novembre) e Bosnia (21 novembre) nel gruppo 11, ma dovranno farlo senza il difensore della Juventus. Il classe 2005 era in campo nella gara disputata domenica contro la Carrarese e persa dalla Next Gen per 1 a 0 al Moccagatta.  LEGGI TUTTO

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    Gerrard, il figlio veste ancora Juventus: la foto diventa virale

    La passione per la Juventus torna a coinvolgere anche il figlio di Steven Gerrard. L’ex centrocampista e capitano del Liverpool, ritiratosi dal calcio giocato nel 2016 per poi iniziare la carriera da allenatore, ha postato una foto sul suo profilo Instagram che lo ritrae con il piccolo Lio George mentre indossa la prima divisa di questa stagione della Vecchia Signora. L’immagine è diventata subito virale su tutti i social. Un’altra vecchia icona, Robbie Kean, ha commentato con un cuore mentre tra le citazioni e gli altri commenti ci sono tantissimi tifosi bianconeri: “Quanto è bello vedere il figlio con quella maglia”. LEGGI TUTTO

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    Pioli, gli infortuni e il nervosismo: Milan pronto alla mossa a sorpresa

    MILANO – Da primo in classifica alla sosta di ottobre con 2 punti di vantaggio sulla seconda, a un terzo posto mantenuto grazie allo scivolone del Napoli, ma comunque distante già troppe lunghezze dalla coppia di testa. Se si esclude il bel successo di martedì in Champions contro il Psg – con cui i rossoneri avevano però perso 3-0 a Parigi -, l’ultimo mese del Milan è stato un disastro, con zero successi in campionato e due pareggi giunti da posizione di doppio vantaggio. Un ruolino di marcia che, unito all’atavico problema degli infortuni, ha finito per portare Stefano Pioli – e il suo staff – sul banco degli imputati. Il tecnico rossonero ha già vissuto in passato dei momenti complicati e li ha sempre superati, ma mai come oggi sembra davvero sotto esame.

    Pioli, le valutazioni: Fiorentina e Dortmund sono un bivio

    Le prime valutazioni fatte dal club non lo mettono in una posizione di immediato rischio, ma è evidente che fra due settimane servirà una svolta: Fiorentina e soprattutto Dortmund saranno un bivio, uscire dalla Champions inevitabilmente riporterebbe di forte attualità i ragionamenti su Pioli. Oggi, come detto, il tecnico non è in bilico, ma la società ha deciso di mettere un punto sulla situazione infortuni, da anni presente nella quotidianità della squadra e troppo spesso sottovalutata da tutti (all’interno, non da media e tifosi). LEGGI TUTTO

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    Locatelli capitano e Rugani gol al Cagliari: Juve, “ringrazia” lady Pazzini

    La Juventus ha vinto 2-1 contro il Cagliari nell’ultima partita di campionato prima della sosta nazionali. Una partita speciale quella disputata all’Allianz Stadium sia per Manuel Locatelli, che ha indossato la fascia di capitano, che per Daniele Rugani (per il quale sarebbe in arrivo anche un prolungamento di contratto), che ha segnato il secondo gol per la squadra di Allegri.
    Juventus-Cagliari: Silvia Slitti porta fortuna a Locatelli e Rugani
    Tra i tanti che hanno esultato e commentato per la vittoria dei bianconeri c’è stata anche Silvia Slitti, che sui social ha scritto: “Comunque pensavo ad una cosa… Io vengo a Torino ad allestire il Natale e… Locatelli gioca da Capitano, Rugani fa gol. Direi che tutto sommato la Slitti porta bene, no?”. Organizzatrice di eventi e matrimoni, lady Pazzini è molto richiesta tra i calciatori e le wags per quel tocco di classe ed eslusività che assicura nei suoi lavori e progetti. Sia Rugani che Locatelli, insieme alle rispettive compagne Michela Persico e Thessa Lacovich, hanno affidato alla wag il compito di allestire le loro abitazioni in vista delle festività natalizie. In passato la Slitti è stata anche al centro di un botta e risposta mediatico con Ambra Angiolini a causa della decisione dell’attrice di non voler lasciare la casa dove abitava con Allegri (dopo la fine della loro relazione), di proprietà dei Pazzini.  LEGGI TUTTO

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    Salernitana-Napoli, dialogo arbitro-Var: “Cosa protestano?”. Il parere di Rocchi

    Torna a far discutere il gol di Raspadori contro la Salernitana. L’attaccante del Napoli, nello scorso turno di campionato, aveva realizzato il gol del vantaggio per i partenopei concludendo un’azione in cui Olivera precedentemente aveva toccato il pallone trovandosi in posizione di fuorigioco. L’episodio è stato analizzato in occasione di Open VAR, dove è stato svelato il dialogo tra arbitro e sala Var. Inizialmente l’assistente non ha segnalato la posizione irregolare, e dopo il gol ha subito esclamato: “Per me è buono”. Dopo aver convalidato la rete, l’arbitro Rapuano è entrato in contatto con gli addetti ai controlli. “Per cosa protestano?” è stata la domanda dei collaboratori, che hanno poi ribadito al direttore di gara: “Allora, c’è chiaramente una nuova APP (attacking possession phase) dopo e il gol è regolare”.
    Salernitana-Napoli, la spiegazione di Rocchi
    La Salernitana, dopo il tocco in fuorigioco di Olivera, ha infatti riconquistato il pallone giocandolo con Bradaric e Legowski. L’episodio è stato anche commentato da Gianluca Rocchi, che ha dichiarato: “Il guardalinee commette un errore di valutazione perchè in quel momento probabilmente è deconcentrato nella posizione. Perde un po’ l’allineamento, valuta male la decisione anche perchè ormai si è molto abili nell’aspettare la segnalazione. In questo caso è semplicemente un errore, si vede bene il suo atteggiamento. Si gira cercando il pallone e quando si gira di nuovo perde il momento”. LEGGI TUTTO

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    Napoli, le urla di ADL e cosa ha detto a Garcia. Tudor in pole: i nomi in lista

    Ora basta. Il diluvio si è scatenato sullo stadio Maradona e Kovalenko ha messo i panni di Zeus, il Dio greco che scaglia fulmini all’indirizzo di Rudi Garcia: al 91’ l’ucraino è tornato a fare gol in Serie A dopo due anni e, di fatto, ha segnato pure la fine della tormentata esperienza del coach francese sulla panchina della squadra campione d’Italia. Tormentata e turbolenta, mai come ieri, con il presidente De Laurentiis precipitatosi negli spogliatoi al termine di un primo tempo piovoso e obbrobrioso, conclusosi con uno scialbo 0-0 al cospetto della formazione penultima in classifica e capace di segnare solo 3 gol in 11 partite.

    De Laurentiis, urla contro Garcia

    “Basta” ha detto il patron con un diavolo per capello e le urla che mai così forti si erano sentite all’indirizzo di Garcia nell’ultimo mese, quello trascorso quotidianamente al fianco del coach che avrebbe esonerato dopo la sconfitta casalinga contro la Fiorentina, se solo Antonio Conte gli avesse detto sì. Lo 0-1 di ieri contro la formazione di Andreazzoli, un allenatore che la scorsa estate avrebbe potuto e (voluto) raccogliere l’eredità di Spalletti, è stato il classico punto di non ritorno. Squadra azzurra in pieno caos tattico, con un inedito 4-2-3-1 e con Zielinski e Kvaratskhelia lasciati incredibilmente in panchina. Davvero troppo per la pazienza dei 50mila spettatori al Maradona che hanno apprezzato le geometrie dell’Empoli e hanno liberato i soliti fischi quando l’arbitro Prontera ha mandato le squadre negli spogliatoi per l’intervallo. LEGGI TUTTO

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    Inzaghi: “Inter favorita? Non siamo neanche i più ricchi…”

    L’Inter torna in vetta alla classifica grazie al successo interno ottenuto contro il Frosinone. I nerazzurri si sono imposti con il risultato di 2-0 grazie all’eurogol realizzato da Dimarco e al rigore guadagnato da Thuram e messo a segno da Calhanoglu. Al termine della sfida Simone Inzaghi ha dichiarato: “Dimarco ha fatto un eurogol che farà il giro del mondo. Se lo merita, avevamo creato qualcosa contro un’ottima squadra organizzata. Avevamo avuto qualche situazione sbagliando di poco la rifinitura. Questo gran gol ci ha aperto la partita, il rigore guadagnato da Thuram ci ha fatto giocare il secondo tempo più tranquilli. Federico ci ha abituato bene, ha delle qualità balistiche che lo rendono un giocatore completissimo. È un gol che si vede raramente, ho fatto i complimenti a lui e i ragazzi perchè stanno lavorando molto bene e devono continuare così”.
    Inzaghi: “Scudetto? Ci sono squadre attrezzate”
    Il tecnico nerazzurro ha proseguito: “Ogni partita in Serie A è difficile da preparare. Oggi aspettavamo un sistema e ne abbiamo trovato un altro, prima delle soste le partite sono sempre particolari. Ero fiducioso sulla squadra fin da subito. Scudetto? Non siamo ancora ad un terzo del campionato, le griglie non mi piacciono. Ci sono squadre attrezzate, ci danno per favoriti per quello che stiamo facendo ma non siamo i più ricchi in questo momento. Nel primo anno di mercato con me abbiamo fatto un utile di 120 milioni, il secondo di 30 e il terzo di 0. Nelle difficoltà abbiamo tirato fuori il meglio” per poi concludere: “Ho la fortuna di avere un gruppo con dei ragazzi di grande responsabilità che danno tutto per il pubblico che ci supporta sempre in casa e in trasferta. L'”io” deve rimanere da parte e dobbiamo continuare a lavorare tutti insieme. Tutti sanno e rispettano le scelte, sono dei professionisti e sanno che l’allenatore ogni tre giorni deve fare le sue scelte”. LEGGI TUTTO