consigliato per te

  • in

    Tiago Pinto: “Odio verso Lukaku, attenzione a ciò che si dice”

    Le parole di Pinto su Lukaku
    Anche il dirigente giallorosso, dopo lo ‘schiaffo’ di Mourinho all’Inter, è voluto intervernire sul caso Lukaku: “Io non voglio problemi e confusione, sono grato al calcio italiano ma facciamo attenzione a quello che diciamo e facciamo – ha spiegato Pinto – Romelu è un professionista e ha fatto le sue scelte, ha vinto all’Inter, ora siamo contenti di lui”. LEGGI TUTTO

  • in

    Atalanta, Muriel bis non basta: 2-2 con lo Sturm Graz. Gattuso batte l’AEK

    L’Atalanta non riesce ad imporsi in casa dello Sturm Graz. La squadra di Gasperini, nel match valevole per la terza giornata della fase a gironi di Europa League, ha pareggiato in in trasferta contro gli austriaci con il risultato di 2-2. La partita inizialmente si mette male per i bergamaschi, con i padroni di casa che si portano in vantaggio dopo 13′ con Prass. La reazione della Dea arriva subito e nel primo tempo la doppietta di Muriel ribalta la situazione. Nella seconda frazione di gara lo Sturm Graz resta in dieci uomini dopo il rosso a Hierlander al 53′ con gli ospiti che continuano a produrre occasioni da gol senza però essere incisivi. I padroni di casa ne approfittano e pareggiano con il calcio di rigore realizzato da Horvat nei minuti finali dopo l’ingenuità di Kolasinac. La formazione di Gasperini resta comunque in testa al girone con 7 punti, mentre nell’altra sfida del gruppo D lo Sporting Lisbona pareggia 1-1 contro il Rakow.
    Europa League, le altre partite
    Le altre sfide del pomeriggio di Europa League hanno regalato gol ed emozioni. Il Marsiglia di Gattuso trova la prima vittoria stagionale europea imponendosi in casa con il risultato di 3-1 contro l’AEK. Tutto facile per il Molde, che con un netto 5-1 batte l’Hacken tra le mura amiche. Delude il West Ham che esce sconfitto dalla sfida in casa dell’Olympiakos: i greci vincono 2-1, inutile il gol dell’ex Milan Paquetà sul finale. Il Betis Siviglia vince di misura dopo una gara complicata contro l’Aris: 1-0 in trasferta. Pareggio senza reti tra Sparta Praga e Rangers. Il Friburgo fornisce una prova convincente e ottiene tre punti in casa del TSC: 3-1 per i tedeschi. LEGGI TUTTO

  • in

    Gatti e il regalo per Citi della Juve Next Gen: maglia con dedica speciale

    Da difensore a difensore, dal bianconero della Next Gen a quello della prima squadra della Juventus. Alessandro Citi sta crescendo esponenzialmente nell’U23 di Massimo Brambilla, provando a “rubare” i trucchi del mestiere a chi oggi alza il muro davanti la porta della squadra di Massimiliano Allegri, ovvero Federico Gatti.

    Juve, Citi e la dedica di Gatti

    Sui propri canali ufficiali, la Juventus Next Gen ha postato una foto di Citi proprio accanto a Gatti, con la scritta “Esempi da seguire. Gattone regala la sua maglia ad Ale Citi”. I due hanno posato insieme per lo scatto, con il difensore della prima squadra che ha regalato al giovane bianconero una sua maglia con tanto di dedica: “Ad Ale, con tanto affetto, continua sempre su questa strada”. Citi proverà sicuramente a seguire il consiglio e l’esempio di Gatti, con il roccioso classe 1998 fresco di rinnovo con la Juventus: proprio ieri ha prolungato il suo idillio col club bianconero, svelando anche numerosi retroscena in una diretta su Twitch. LEGGI TUTTO

  • in

    Frosinone, Spalletti da Soulé: opzione Italia e colloqui sul talento Juve

    Allenamento con osservatore speciale. Il Frosinone ha tutta l’intenzione di rialzarsi dopo il ko al Dall’Ara contro il Bologna, e sta preparando la sfida di domenica contro il Cagliari. Nell’allenamento odierno, però, c’è stato un ospite d’eccezione: il commissario tecnico dell’Italia, Luciano Spalletti. Il ct azzurro ha proseguito il tour nei centri sportivi dei club di Serie A: una visita che ha assunto particolare rilevanza vista la situazione legata a Matias Soulé.

    Spalletti e il caso Soulé

    Il fantasista, di proprietà della Juventus, potrebbe optare sia per la nazionale argentina che per quella italiana. Argomento sul quale, nelle scorse ore, si era espresso anche il tecnico gialloblù Eusebio Di Francesco. A margine della visita, nella quale si è intrattenuto oltre che con il tecnico dei ciociari anche con il direttore dell’area tecnica Guido Angelozzi, si è così esposto sulla questione: “Soulé ci interessa, sta facendo molto bene ed è giusto dare un’occasione ai quei giovani che spingono dal basso”. La visita al centro sportivo del Frosinone, nella quale dunque è stata sondata la situazione relativa a Soulé, fa seguito a quelle già avute alla Continassa per la Juventus, a Zingonia per l’Atalanta e al Filadelfia per il Torino. LEGGI TUTTO

  • in

    Juve, hai sentito Douglas Costa?

    Clamoroso, Douglas Costa torna alla Juve! Beh, no a essere precisi è: clamoroso, Douglas Costa vorrebbe tornare alla Juve. Vi ricordate di lui? Talento micidiale e altrettanta micidiale discontinuità oltre a una sinistra tendenza a infortunarsi. Però gol che hanno fatto la storia come quello contro la Lokomotiv Mosca. Dov’è finito Douglas Costa? A Los Angeles, nei Galaxy. Dove ha continuato a stupire con i suoi numeri e saltare partite per guai assortiti. Finora in questa stagione 15 partite da titolare e 13 saltate per infortunio, in compenso però ha segnato 4 gol e fornito 7 sassist.
    Insomma, il solito Douglas. Il suo contratto sta per scadere e lui ha dichiarato che tornerebbe di corsa (e lui sa andare molto veloce) alla Juventus, la squadra per la quale fa il tifo. Ma ci sarebbe spazio per Douglas Costa nella nuova Juventus? Onestamente molto poco. Anche se a parametro zero sarebbe piuttosto difficile che uno con quella tabella infortuni venga arruolato da Giuntoli, nonostante qualche tifoso, innamorato della sua fantasia, continui a sognare. LEGGI TUTTO

  • in

    Roma, scontri ultras Slavia Praga-agenti: feriti e arresti. Cos’è successo

    Salvia Praga, tifosi feriscono agenti: cosa è accaduto
    La situazione è ora sotto controllo ma nel pomeriggio su via Cavour davanti al commissariato tre agenti sono stato aggrediti e feriti da un gruppo di tifosi che prima si erano dati appuntamento a largo Corrado Ricci. Gli agenti erano intervenuti dopo che il gruppo di facinorosi stava lanciando bottiglie e bombe carte creando scompiglio nel centro di Roma. Quattro ultrà sono stati fermati e arrestati, mentre il gruppo dei tifosi dello Slavia Praga è stato scortato allo stadio Olimpico.
    Roma, emergenza infortunio per Mourinho LEGGI TUTTO

  • in

    “L’Avvocato, il gessato Juve e le cravatte del Torino volute da Moggi”

    Le cravatte Marinella sono un pezzo di Italia che viaggia al collo dei personaggi più potenti e famosi del mondo. Un marchio reso leggendario per la fama dei suoi estimatori e che resta fedelissimo all’approccio artigianale, pur aprendo altri negozi oltre a quello, celeberrimo, di Napoli. Oggi ne apre uno a Torino in via Roma. E che un marchio di così profonda napoletanità sbarchi a Torino è molto meno strano di quanto si pensi, perché Marinella conosce bene la città e la città, almeno una parte, ama le sue cravatte da moltissimo tempo.
    Maurizio Marinella, che rappresenta la quarta generazione alla guida dell’impresa di famiglia, per esempio ha ricordi che vanno indietro nel tempo. «Sì, per me Torino rappresenta sempre un’emozione particolare. Tanti ricordi mi legano alla città, ma se penso ai miei vent’anni e ai miei primi viaggi a Torino per far scegliere le cravatte di lana a un personaggio molto importante…»
    Indoviniamo: si trattava dell’Avvocato? «Esatto. Mio padre era un po’ anziano e aveva iniziato a mandare me. Mi ricordo la prima volta al quinto piano di Corso Marconi. Quell’ufficio enorme, nel quale erano necessari svariati passi per arrivare alla scrivania. Passi trepidanti, ovviamente. E poi l’Avvocato, affabile, che mi chiama “Marinella”, ma mi da del tu, dicendomi: “Siediti Marinella, parliamo un po’ di Napoli. Una città che adoro. D’altronde ho sposato una Caracciolo… e tengo la mia barca al Circolo Italia, per cui scendo spesso”. E così, con quell’approccio, aveva sciolto la tensione. Mi ricordo anche il caffè, servito in tazzine con la scritta Fiat che mi colpirono».
    E che cravatte sceglieva? «Il suo gusto era davvero particolare così come il modo di portarle. Teneva la paletta larga piuttosto corta e il codino più lungo: una stranezza, ma aveva uno stile così affascinante che poteva permettersi tutto e, ancora oggi, le riviste del nostre settore parlano di lui. Mi ricordo la prima volta che lo vidi: aveva un gessato… molto gessato, praticamente una maglia della Juve, ma su di lui non stonava, anzi. Così come le sue camice botton down, ma senza allacciare il bottone del colletto: una sua invenzione. Preferiva le cravatte di lana e sceglieva spesso colori spiritosi, era più friccicariello del fratello Umberto, che spesso era con lui quando andavo a Torino. Umberto amava i vestiti più classici e, anche nelle cravatte, rimaneva sobrio».
    La famiglia continua la tradizione? «Lo scatenato Lapo spesso è da noi e anche suo papà Alain Elkann».
    Torino, quindi, per lei è sinonimo Agnelli. «Non solo. A Torino ci sono molti nostri clienti importanti, anche politici e ministri. Torino con il suo stile sobrio e classico è molto in linea con noi. C’è anche un gruppo di clienti fedelissimi ancora affezionato alle cravatte Regimental. Quindi non solo Agnelli. Anzi, abbiamo perfino fatto le cravatte ufficiali del Toro per qualche anno».
    Addirittura! Che classe i granata con le cravatte ufficiali di Marinella. «Le aveva volute Moggi quando era dirigente del Torino. Moggi è sempre stato un nostro affezionatissimo cliente. A volte era devastante, perché arrivava e comprava delle quantità industriali per regalarle ai procuratori, giornalisti e protagonisti del mondo del calcio. Come d’altronde faceva Berlusconi».
    Cairo prosegue la tradizione granata da Marinella? «Quando il Torino gioca a Napoli qualche volta è passato. Ma tra i nostri clienti c’è anche Zaccarelli e Zapatone, come lo chiamiamo noi, che ci conosce da quando era al Napoli. Sì, a Torino abbiamo davvero molti amici». LEGGI TUTTO

  • in

    Ilicic, che sorpresa! I tifosi Atalanta si fermano a Maribor prima di Graz

    Sturm Graz-Atalanta, la conferenza prepartita di Gasperini
    Atalanta, la sorpresa dei tifosi ad Ilicic
    Dopo lo striscione i tifosi hanno avuto anche l’occasione di incontrare Josip, visibilmente emozionato. “Vi ringrazio tanto” ha detto l’attaccante sloveno, ora 35enne, 136 partite e 47 reti con l’Atalanta, condotta fino ai quarti di Champions nel 2020. “Ora possiamo anche andarcene”, ha replicato un tifoso presente all’incontro con Ilicic e soddisfatto di aver portuto riabbracciare l’ex attaccante nerazzurro. L’allenamento di Ilicic era in programma alle 10 del mattino, i tifosi si sono presentati da lui qualche minuto prima, per poi ripartire e proseguire per Graz. Questa sera lo sloveno sarà in tribuna a Graz e seguirà allo stadio la trasferta austriaca dei suoi ex compagni. LEGGI TUTTO