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    Toni incorona Vlahovic: “La Juve ha fatto bene a tenerlo. Ora può spaccare”

    «Chi fa gol, ti fa vincere le partite. I bomber sono quelli che fanno la differenza. Ecco perché alla fine sono sempre i più contesi sul mercato». E se lo dice uno come Luca Toni, c’è da crederci. Parola di campione del Mondo. L’ex centravanti tra le altre di Bayern Monaco, Fiorentina e Juventus ha le idee chiare anche sulla sua hit parade dei goleador di Serie A: «La certezza è Osimhen. Oggi il numero uno in Italia è lui. Per questo metto ancora il Napoli davanti a tutti per vincere lo scudetto». In carriera l’attaccante modenese ha segnato 157 reti in Serie A, vincendo per ben due volte la classifica marcatori. Dietro il nigeriano arriva l’incoronazione per Vlahovic: «Sono convinto che farà molto bene. Mi aspetto una grande stagione da Dusan, perché ha davvero grandi potenzialità e ancora importanti margini di miglioramento. È partito bene in queste prime partite e quest’anno può spaccare. L’anno scorso l’hanno frenato gli infortuni: adesso sta bene, perciò punto su di lui. La Juve ha fatto bene a tenerlo».   LEGGI TUTTO

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    Il Pogbabombing sorprende anche Vlahovic: il Polpo si riprende…la Juve

    E proprio con Vlahovic, il centrocampista francese è stato protagonista di un simpatico siparietto che è già diventato virale sul canale Tik Tok del club bianconero.
    Il Polpo striscia e sbuca alle spalle di Dusan
    Il centravanti serbo era impegnato a inviare un messaggio ai tifosi della Juventus quando alle sue spalle è sbucato il Polpo. Una volta a favore di camera Pogba ha sfoderato un viso plastico con un sorriso a trentadue denti stampato sul suo volto. L’irruzione ha innescato un altro sorriso, quello di Vlahovic.

    Pogba scherza, Vlahovic scoppia a ridere
    Quello che, però, non si aspettava Dusan Vlahovic era la durata di Pogba che è rimasto immobile rendendo comica la scena al punto dal far scoppiare a ridere anche Vlahovic. Segnali di un umore positivo che non potrà che giovare al graduale rientro in campo di Pogba, che tutto il popolo juventino attende con trepidazione: la sua classe, la sua leadership e il suo carisma sono un mix che non si vede l’ora di tornare ad ammirare. LEGGI TUTTO

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    Sorteggi Champions League, le fasce per i gironi e i criteri

    29 i club già certi di partecipare alla fase a gironi, gli ultimi 3 dopo le gare di ritorno dei playoff, in programma mercoledi. Per le italiane, il Napoli campione d’Italia sarà in prima fascia con le vincitrici dei principali campionati europei. L’Inter, sconfitta in finale a giugno, in base al coefficiente Uefa va in seconda, mentre Lazio e Milan saranno inserite in terza. Ecco il quadro completo. Il sorteggio dei gironi giovedì alle 18 in diretta sui canali Sky Sport
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    Tamberi: “Tifo Juventus fin da piccolo”, e il motivo è…l’Inter

    “Non seguo tanto il calcio, ma se mi chiedi se tifo qualche squadra, fin da piccolo faccio il tifo per la Juventus”. Sorprende così Gianmarco Tamberi, ospite di Supertele, quando nel salotto televisivo di DAZN parla per la prima volta della sua fede calcistica, condivisa in pista con l’altro campione olimpico della 4×100 e fresco argento mondiale Filippo Tortu e con tanti altri atleti azzurri di spicco di tante discipline.

    Tamberi, la Juventus e l’Inter…

    Il campione del mondo di salto in alto, incalzato da Pierluigi Pardo, ha spiegato anche il perché della sua juventinità. E come spesso accade, il motivo è familiare…””Perché mio padre tifava Inter. Ho avuto sempre un rapporto molto conflittuale con mio padre e andavo contro di lui”. LEGGI TUTTO

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    Donnarumma, lotta Scudetto senza Juve: “Le favorite sono altre”

    Impegnato con il Psg di Luis Enrique, ma con un occhio rivolto all’Italia: Donnarumma ha parlato a Dazn a 360° dall’addio di Mancini alla Nazionale fino alle favorite per lo scudetto in Serie A. Il portiere dell’Italia e dei parigini non ci ha girato attorno indicando Milan, Napoli e Inter come le tre squadre da battere in questa stagione. 
    “Sarà una Serie A molto combattuta e ci divertiremo. Sulle squadre penso ce ne siano diverse: Inter, Milan e Napoli possono dire la loro fino alla fine. Sarà una lotta a tre”. Niente Juventus dunque nelle parole dell’estremo difensore che poi ha confermato di seguire sempre la Serie A: “Guardo le partite, ho seguito l’Inter…”. E sull’addio di Mancini… LEGGI TUTTO

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    Torino, serve un altro Radonjic per meritare quel 10

    I numeri di maglia danno prestigio ma impongono responsabilità. E, in campo, il peso che si porta sulle spalle è direttamente proporzionale a quello delle aspettative. È sicuramente il caso di Nemanja Radonjic, funambolico trequartista del Torino che deve dimostrare di meritare il numero di maglia che ha scelto all’alba di questa stagione.
    Dal 49 indossato nella prima stagione in granata al 10 che, oltre ai rimandi al passato glorioso granata e dei giocatori che lo han- no indossato con fierezza (su tutti, va da sé, Valentino Mazzola, capitano del Grande Torino), sa di autoconvincimento nel considerarsi un punto di riferimento. Le idee, e le certezze interiori, adesso però hanno bisogno di diventare fatti concreti in campo, per dimostrare di meritare il numero di maglia e la titolarità nel 3-4-2- 1 granata.
    Il difficile inizio di stagione
    In questo inizio di stagione Radonjic è andato a sprazzi, un po’ come ha fatto nel corso della sua carriera, alternando colpi di genio a pause preoccupanti dal gioco. In Coppa Italia, contro la FeralpiSalò, il serbo ha cominciato molto bene, sfiorando il gol in apertura di partita e fornendo – con una giravolta e un colpo di tacco di alto livello – l’assist a Vojvoda per il gol dell’1-1.Timida la prova nei quarantacinque minuti giocati contro il Cagliari, quando è partito dalla pan- china perché nei giorni precedenti non aveva convinto Juric durante gli allenamenti al Filadelfia, mentre contro il Milan è tornato dall’inizio senza però riuscire a incidere. Invero, nessuno dei trequartisti schierati da Juric ha avuto vita facile tra le linee, però l’ottimo atteggiamento difensivo dei rossoneri non può essere considerato un alibi se fai dell’imprevedibilità la tua arma migliore in campo. Considerato che un anno fa, a questo punto della stagione (cioè a fine agosto), Radonjic aveva già segnato 2 gol – in Coppa Italia contro il Palermo, in cui aveva fornito anche un assist, e in campio- nato contro la Cremonese – è lecito attendersi molto di più dal serbo già dalla prossima sfida, domenica alle 18.30 all’Olimpico Grande Torino contro il Genoa.
    Il rapporto con Juric
    Il suo rapporto con Juric, nonostante non sia nato sotto una buona stella lo scorso anno, adesso è buono. Nella passata stagione Ivan ha lavorato molto su Radonjic, riabilitandolo dal punto di vista calcistico dopo la stagione 2021-22 molto negativa (solo 12 spezzoni di gara, per un totale di 342 minuti) tra Marsiglia e Benfica. Ma il tecnico, come i tifosi, non si accontenta delle prestazioni alterne del suo nuovo numero 10 e continua a pungolarlo negli allenamenti al Filadelfia e in partita, in attesa di vedere la giusta continuità. «È stato un mese e mezzo di livello assoluto, un giocatore fantastico che fa la differenza, ma è durato cinque o sei partite», ha detto l’allenatore dopo il pareggio contro il Cagliari, rincarando la dose poco dopo: «È un artista…».
    Nella testa del tecnico, viste le qualità nel palleggio di Radonjic e la capacità di duetta- re con i compagni, è lui il titolare sul versante sinistro della trequarti, con Karamoh riserva. Indipendentemente da quello che succederà in questi giorni, e dagli eventuali innesti sul mercato, Juric attende risposte concrete da Radonjic: l’appuntamento più importante sarà domenica contro il Genoa. Una partita da vivere e giocare da 10. LEGGI TUTTO

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    Lukaku alla Roma, è fatta: le cifre della trattativa e tutti i dettagli

    Gli ultimi rumors rivelano che i due club sono in dirittura d’arrivo per l’accordo totale, infatti si starebbero limando gli ultimi dettagli: l’ex attaccante dell’Inter approderebbe alla corte di Mourinho con la formula del prestito secco oneroso a 5,8 milioni di euro più bonus che porterebbero i Blues a incassarne circa 8.
    Inoltre sono stati fatti passi in avanti anche sul tema dell’ingaggio che il belga percepirà nella Capitale ovvero circa 7,5 milioni di euro… LEGGI TUTTO

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    Berardi-Juve, Carnevali: “Nessuna possibilità. Caso che dà molto fastidio”

    Carnevali: “Giocare senza Berardi vuol dire tanto”
    Carnevali ha proseguito: “Quanto da fastidio il caso Berardi da 1 a 10? Anche 11 (ride, ndr). Fa parte del nostro sistema. Penso ci sia da lavorare molto per migliorare anche questo tipo di sistema perché alla fine di queste situazioni chi ne viene penalizzato, al di là del giocatore perché certe cose non si concretizzano, è la società. Giocare senza Domenico Berardi, che è il nostro giocatore migliore, vuol dire tanto” per poi concludere: “Non possiamo neanche pensare di fare movimenti di mercato quando mancavano 2 giorni all’inizio del campionato. Fa parte anche di professionalità e di gestione di una società”. LEGGI TUTTO