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    Gasperini e Atalanta-Juve: “Arriva al momento giusto. Loro sempre pericolosi”

    L’Atalanta contro l’Hellas Verona ha centrato la terza vittoria di fila. Tre punti che danno fiducia all’ambiente e che portano i nerazzurri in zona Europa, ad un solo punto di distanza dalla Juventus.
    La Dea giocherà proprio contro i bianconeri la prossima giornata. Gasperini dovrà fare ancora a meno di Scamacca, alle prese con un infortunio, ma potrà contare sull’ottima forma di De Ketelaere e sui rientri di altri giocatori. L’allenatore ha presentato la sfida, rilasciando alcune dichiarazioni ai canali ufficiali del club.
    Atalanta-Juve, le dichiarazioni di Gasperini
    Gasperini sul prossimo match contro la Juventus: “Per me rimane una grande squadra. Ha dei valori importanti, quando va in avanti riesce sempre ad essere pericolosa. Una bella sfida che arriva al momento giusto, in una fase del campionato che è partito bene per entrambe”. Poi sulla condizione della squadra e i rientri: “Hateboer e Holm erano fuori da diversi mesi. L’olandese ha una buona condizione, lo svedese la sta recuperando e bisogna conoscerlo. Palomino ci ha dato subito una mano, spero possa recuperare tutta la sua migliore forma, perché con lui abbiamo un’arma in più in difesa”. Nelle ultime due partite i bergamaschi hanno tenuto la porta inviolata e questo è un aspetto fondamentale per chi aspira a diventare una grande squadra e per chi vuole lottare per i primi quattro posti in Champions League.  LEGGI TUTTO

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    Udinese, lo sfogo di Balzaretti: “Al Napoli è stato dato un rigorino”

    Poi il responsabile dell’area tecnica ha puntato il dito anche sulla diversa uniformità di giudizio: “Facciamo riunioni ogni volta su queste cose ma alla fine si fa tutt’altro”. I bianconeri hanno solo tre punti in classifica e attualmente sono al terzultimo posto a parimerito con l’Empoli. Contro il Genoa, la squadra di Sottil non potrà permettersi altri passi falsi.
    Napoli-Udinese, le dichiarazioni di Balzaretti
    Quello di ieri è stato un episodio fondamentale per l’economia della partita perché eravamo sullo 0-0 – ha spiegato Balzaretti ai canali ufficiali del club. Poi il dirigente dell’Udinese ha proseguito: “Manca un po’ di uniformità nel giudizio, il Var l’ha richiamato dopo che l’arbitro era a tre metri e aveva valutato diversamente il contatto. Facciamo riunioni ogni volta su queste cose ma alla fine si fa tutt’altro. Ieri è stato dato un rigorino al Napoli”. Poi ha concluso, spostando l’attenzione sui prossimi impegni: “Domenica (contro il Genoa ndr) sarà una partita molto importante dopo queste due sconfitte. Dobbiamo dimostrare di avere temperamento in casa, cosa che ci ha sempre contraddistinto. Per questo motivo andremo in ritiro un giorno prima”. LEGGI TUTTO

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    Danilo, saggezza Juve e introspezione: la massima condivisa sui social

    Juve, Danilo poetico: “Questa è la vita!”
    Il capitano della Juventus ha poi citato nelle sue stories una parte del testo che lo ha particolarmente colpito. Una massima sulla vita appuntata sulle note del suo Iphone: “Allo stesso tempo è mistero, è bellezza e semplicità. Contemporaneamente uragano, calma e arcobaleno. Sorrisi infiniti e tristezza che finisce in lacrime. Paura e fiducia mano nella mano. Incertezza e sicurezza insieme sulla strada. Niente e tutto. Non dura abbastanza per avere fretta mentre è lungo agire con saggezza. Questa virtù arriva con il tempo e l’esperienza. Per chi vuole, per chi cerca. Coloro che non prestano attenzione non faranno altro che invecchiare. Sorprendente, affascinante, spesso crudele. Missione, scopo. Dono, privilegio. Signore e signori, questa è la vita!” LEGGI TUTTO

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    Vlahovic e Atalanta-Juve, il ritorno a Bergamo dopo gli insulti e il gol

    Dusan Vlahovic punta l’Atalanta. L’attaccante serbo, infatti, si è allenato con il resto della squadra, ha superato il problema alla schiena e dovrebbe tornare dal primo minuto, dopo la panchina con il Lecce (e i 13 minuti finali), nel prossimo impegno della Juventus sul campo dei nerazzurri.
    Vlahovic a Bergamo, il caso dello scorso anno: cosa è successo
    Durante la partita, a Bergamo, tra Atalanta e Juventus nel 34° turno dello scorso campionato, Vlahovic è entrato nel secondo tempo ed è stato bersagliato dai tifosi di casa con cori razzisti (“sei uno zingaro”). Poi, nei minuti di recupero, l’attaccante bianconero ha segnato il gol del raddoppio per la Juve (la partita è finita 2-0 per la squadra di Allegri), andando ad esultare sotto la curva degli atalantini e ‘zittendoli’. Rimediando anche l’ammonizione dell’arbitro Doveri. Tra i tifosi dell’Atalanta e Vlahovic c’era già un precedente, risalente alla stagione 2021-22: in quell’occasione il serbo, che vestiva la maglia della Fiorentina, fu bersaglio degli stessi cori discriminatori. Il caso non si è chiuso al termine della sfida del Gewiss Stadium nella scorsa Serie A ma è proseguito per settimane, tra la risposta della Juve al tecnico nerazzurro Gasperini e la squalifica della Curva Nord per un turno. Inoltre, sempre per i cori a sfondo razziale rivolti a Vlahovic, il questore della provincia di Bergamo aveva firmato 9 provvedimenti di Daspo nei confronti di tifosi nerazzurri. LEGGI TUTTO

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    Rovella, l’ex Juve la chiave della Lazio per battere il Toro

    Nel post partita di Lazio-Torino, interrogato sull’importanza di Vecino per gli equilibri del centrocampo biancoceleste, Maurizio Sarri si è detto soddisfatto dell’apporto della mezzala uruguaiana, autore del gol dell’1-0. Senza che gli fosse chiesto, il tecnico toscano ha voluto elogiare anche Nicolò Rovella, alla sua prima da titolare con la maglia della Lazio: “Quando la squadra funziona diventa più semplice dare i meriti a qualcuno. Penso che con l’atteggiamento di oggi chiunque avesse giocato la squadra sarebbe stata solida. Sono contento di Vecino e dell’esordio di Rovella dal primo minuto perchè ha fatto una partita di alto livello. Sta trovando la condizione giusta e si stanno vedendo i frutti di questa crescita di condizione”.

    Sarri, la Lazio e l’impatto di Rovella

    L’inserimento del regista ex Juve, passato in estate in biancoceleste, non è stato immediato. Come ha spiegato proprio Sarri, Rovella “sta trovando una condizione decente dopo l’infortunio che lo ha bloccato fino a metà agosto. Ora stiamo vedendo i frutti di questa crescita di condizione”. Per il numero 65 della Lazio c’era stato spazio per 45′ nella ripresa della partita contro la Juve e nel quarto d’ora finale della gara con il Monza. Ma il match di mercoledì sera può rappresentare una svolta per Sarri e i suoi, apparsi ritrovati contro la squadra di Juric. E la prestazione di Rovella è senz’altro uno dei motivi per il tecnico toscano per guardare al futuro con maggiore ottimismo: ha finalmente il regista adatto al suo gioco, ma anche una pedina affidabile per un’efficace fase di non possesso. I numeri lo confermano. LEGGI TUTTO

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    Voti Lazio-Toro: Rovella personalità, Ricci si perde, Bellanova fuori tempo

    Lazio
    Provedel 6: Il bagher iniziale su Vlasic per poco non diventa un assist per Zapata. Poi rischia poco, portando a casa il primo clean sheet stagionale.
    Lazzari 6.5: Le solite sgroppate stavolta offrono una soluzione in più. Chiude il triangolo con Anderson servendo col contagiri a Vecino il pallone del vantaggio. Hysaj (35′ st): ng.
    Casale 6.5: Deve badare ai continui cambiamenti della trequarti granata, rimane solido e riscatta prestazioni fin qui non all’altezza.
    Romagnoli 7: Regge bene l’urto di Zapata, cliente scomodissimo vedendo la precarietà difensiva di quest’avvio di stagione. Non cambia la storia quando prende in consegna Sanabria.
    Marusic 6: Più bloccato nonostante un innocuo Bellanova. Non ha la stessa gamba di Lazzari e si limita a contenere le poche sfuriate di Vlasic.
    Vecino 7: Nel nuovo centrocampo di Sarri lui ha le stesse consegne di Milinkovic-Savic. Basta guardare il gol e l’attacco sul primo palo tipico del serbo che fu. Guendouzi (29′ st) 6: Lotta e gestione per mettere in cassaforte la vittoria.
    Rovella 6.5: Con personalità all’esordio da titolare: pretende il pallone, rimane lucido nonostante la pressione, concentrato quando c’è da abbassarsi per ripulire.
    Luis Alberto 6.5: Non le solite magie, accantonate a favore di una gara intelligente e meno appariscente del solito. Ricuce e non si risparmia nella corsa.
    Felipe Anderson 7: Apre il campo a Lazzari per la rifinitura dell’1-0, centellina gli strappi ma i due gol passano dai suoi piedi. Delizioso il tocco morbido per Zaccagni.
    Immobile 5.5: Gode di fiducia illimitata, l’immenso sacrificio però non gli evita un’altra insufficienza. Deve ritrovare gamba e soprattutto brillantezza. Castellanos (28′ st) 6: Per poco non si regala un gol in rovesciata spettacolare.
    Zaccagni 7: Gol in stile derby, da quella mattonella difficilmente sbaglia. Rimane l’uomo più pericoloso del tridente, dalle sue giocate anche un paio di ammonizioni avversarie. Isaksen (35′ st): ng.
    All. Sarri 6.5: Vittoria che sa di liberazione. Dà ossigeno a classifica e ambizioni, ora va a caccia di continuità. Bene il centrocampo, che sia la svolta? LEGGI TUTTO

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    Pagelle Cagliari-Milan: Tomori alla Pippo Inzaghi, Luvumbo assatanato

    CAGLIARI
    Radunovic 4.5: Protagonista, in negativo, sull’1-1, visto che perde un facile pallone su cross di Pulisic. Poi salva su Theo, ma sull’angolo arriva la sassata di Reijnders che devia, senza fortuna, sul ginocchio di Tomori. Freddato dalla distanza da Loftus-Cheek
    Wieteska 5.5: Controlla Pulisic per 40’, poi va in affanno. Esce per questioni tattiche e perché ammonito
    Oristanio (1’ st) 6: Impegna Sportiello
    Dossena 6: Un paio di chiusure importanti
    Hatzidiakos 6: Attento, dal suo lato il Milan non sfonda
    Zappa 5.5: Ha spazio e spinge molto in avvio, ma subisce i dribbling di Pulisic
    Sulemana 5.5: Quando Reijnders si accende, fatica a tenerlo
    Makoumbou 5.5: A protezione della difesa, ma poco altro
    Nandez 6.5: Si propone molto in fase offensiva, è una spina nel fianco. Bello il tocco per Luvumbo-gol. Mezzala sinistra, poi ala su entrambe le fasce: è l’ultimo a mollare
    Augello 6: Bene in fase di contenimento: non abbocca alle finte di Chukwueze e in diagonale respinge molti cross
    Petagna 5.5: Fa a sportellate con Thiaw, si nota solo per una sponda
    Shomurodov (23’ st) 5.5: Non incide
    Luvumbo 7: Assatanato, il tracciante di sinistro con cui sblocca la gara è solo la gemma più splendente
    All. Ranieri 5.5: Nandez e Luvumbo non bastano, ma senza l’errore di Radunovic chissà come sarebbe andata. La salvezza passerà da gare diverse LEGGI TUTTO

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    Berardi sfracella Bastoni, Sommer disastro, Barella flop: i voti del tonfo Inter

    SASSUOLO

    Consigli 7: Incolpevole su Dumfries, si riscatta quando necessario

    Toljan 6.5: Bene in difesa, ma molto bella anche la conclusione al 38’ che Sommer para

    Erlic 7: Salva con una spintina su Thuram nel primo tempo e tiene su la difesa neroverdi. Al 7’ della ripresa però si divora un gol di testa

    Viti 5: Partita no: Thuram gli scappa sempre, Dumfries sul gol lo manda in bambola

    Tressoldi (16’ st) 6: Sarà che a un certo punto gli tolgono Thuram, ma soffre poco

    Viña 5: Una serata molto complicata: Dumfries e Thuram lo fanno impazzire e non riesce proprio a tenerli

    Holmgren (1’ st) 6: Nettamente meglio, anche perché ha un altro piglio

    Boloca 6.5: Alla prima a San Siro inizia un po’ timido, poi cerca di fare il suo con disciplina e senso della posizione

    Henrique 6: Riesce a recuperare qualche pallone importante

    Berardi 8: Per un tempo sembra quiescente, poi si scatena: prima serve l’assist a Bajrami, poi fa un gol pazzesco: voto 8 come i gol che ha fatto ai nerazzurri in carriera

    Bajrami 7: Segna una rete a San Siro che corona una buona prestazione generale

    Castillejo (16’ st) 6: Un paio di spunti pericolosi

    Laurienté 6: Incide meno dei compagni, ma anche perché nella ripresa Berardi fa la parte del leone sulla destra

    Pinamonti 6: Dalle sue parti non è che abbondino i palloni giocabili, ma combatte

    Defrel (34’ st) 6: Tiene il punto come il compagno

    All. Dionisi 7: Dopo la Juve, il Sassuolo raccoglie pure lo scalpo dell’Inter mostrando qualità, oltre a un Berardi da big LEGGI TUTTO