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    Magnanelli, mister pressing: la nuova filosofia nella Juve di Allegri

    Chi ha potuto assistere agli allenamenti della Juventus in territorio americano si è reso conto di quanto confermato poi a parola dai giocatori nelle varie interviste, prima e dopo le partite e durante il lavoro quotidiano: il livello delle sedute è salito in maniera vertiginosa rispetto a un anno fa, così come è cresciuta la richiesta di attenzione e concentrazione su ogni pallone. Parola d’ordine: intensità. Da sprigionare sempre, spingendo al massimo.

    È una nuova filosofia che accompagna i concetti che, secondo Massimiliano Allegri, sono un po’ quelli di sempre, però interpretati sotto una nuova luce: soprattutto nel caldo secco di Los Angeles la Juventus ha messo nei muscoli un lavoro prezioso sotto il profilo atletico, nell’ottica di arrivare subito al top per la prima di campionato. LEGGI TUTTO

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    Natan, intesa con il Napoli: arriva dal Bragantino, le cifre dell’accordo

    Natan-Napoli, l’accordo e le visite mediche
    Il Napoli, molto vicino a trovare l’accordo economico con il club (circa dieci milioni di euro), ha trovato un’intesa anche con il calciatore per quanto riguarda il contratto e lo stipendio. Ora si definiranno le commissioni degli agenti e se tutto si chiuderà in tempo Natan svolgerà le visite mediche già domenica per poi unirsi al resto del gruppo di Rudi Garcia in ritiro. LEGGI TUTTO

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    Napoli in allarme: dopo Kvaratskhelia e Osimhen, out un altro big

    Il countdown per il campionato è iniziato, ma a Napoli gli ostacoli da superare sono già molti. La società è al lavoro per rinforzare la rosa, trovare il sostituto di Kim e anche per cercare di arrivare a un accordo per il rinnovo di Osimhen.
    Dalla scrivania al campo, anche Garcia ha delle grane da risolvere. Il motivo? I vari infortuni che hanno colpito la squadra in questa preparazione. 
    Napoli, allarme infortuni: il Frosinone è vicino
    Lavorare con la rosa al completo è il sogno di tutti gli allenatori. Soprattutto quelli nuovo. L’eredità lasciata da Spalletti è tanta e sicuramente sarà una buona basa da cui ripartire, ma le idee cambiano da mente a mente. Garcia al momento non ha potuto sempre provare la formazione tipo. Ma a mancare al momento sono le pedine fondamentali, quelle che hanno contribuito alla vittoria dello scudetto nello scorso campionato, Osimhen e Kvaratskhelia su tutti. Sono tanti i giocatori ai box. Che sia per i carichi di lavoro o per il cambio dello staff lo dirà il tempo. Intanto il tecnico azzurro spera di recuperarne qualcuno per arrivare preparato al suo ritorno in Serie A. LEGGI TUTTO

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    Nocerino: Chiesa, Weah, Vlahovic, Lukaku. Ho visto la Juve, ecco che penso

    ORLANDO (Stati Uniti) – Antonio Nocerino ha giocato una sola stagione alla Juventus, 2007-08 collezionando 32 presenze, ed ospite a Sky Sport ha commentato la nuova squadra bianconera vista in azione nella tournèe statunitense. Nocerino è rimasto ben impressionato dal gruppo di Allegri specie da Federico Chiesa: “Io sono stato anche all’allenamento della Juventus oltre che alla gara contro il Real Madrid. Ho visto una squadra molto compatta e molto unita. Ho visto molto bene Chiesa e spero che possa fare veramente bene perché è una risorsa per la Juve ma è molto importante anche per la Nazionale”.
    Juventus, Nocerino su Weah
    Molti riflettori sono stati sul neo-arrivato Timothy Weah, giocatore che Nocerino ha promosso: “Weah è un giocatore fortissimo che in queste gare ha fatto il quinto quando soprattutto ha giocato contro il Milan e contro Theo, ha fatto delle belle accelerate poi ovviamente quando giocherà in Serie A si vedrà con più continuità ma è molto forte e sono sicuro delle sue qualità”. LEGGI TUTTO

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    Vlasic più vicino: Torino, 10 milioni più bonus. Il West Ham scende a 12

    Trattano i presidenti. Tratta direttamente Urbano Cairo con David Sullivan: un altro osso duro come il patron granata, quando occorre far di conto nei dettagli. Trattativa diffi cile, complessa, articolata. Ma finalmente si tratta, vivaddio! Per Vlasic si è dunque giunti alla svolta tanto agognata. Dopo settimane e settimane di tattiche e silenzi, caratterizzate da un braccio di ferro a distanza, ecco i giorni dell’assalto. E fors’anche dell’assalto finale: già oggi andranno in scena nuove trattative sull’asse Milano- Londra.
    Il Torino sta cercando di chiudere, ma a ieri sera l’accordo non era ancora stato trovato. Tuttavia le parti sono sicuramente molto più vicine rispetto a inizio giugno, quando il club granata era arrivato a offrire 9 milioni, contro una richiesta di 13. Adesso le indiscrezioni evidenziano un rilancio del Torino significativo, seppur non ancora suffi ciente. Si parla di 10 milioni almeno di parte fi ssa, più un paio di milioni di bonus di diff erente tipologia (500 mila euro abbastanza facili, per cominciare). Sul fronte inglese, invece, anche a fronte delle dure prese di posizione di Vlasic per tornare a Torino, le richieste si sono leggermente ridotte: Sullivan sta cercando di ottenere almeno 12 milioni di parte fi ssa. Stando così le cose, la distanza reale tra i club, intendiamo dire più agevolmente riassumibile, sta dunque oscillando intorno a 1,5 milioni, euro più euro meno (o pounds, se preferite).
    Torino-Vlasic, la percentuale di vendita
    L’elastico dei bonus (quanto all’entità e alla tipologia degli stessi) e la percentuale di rivendita da assegnare al West Ham in caso di cessione futura di Vlasic a un terzo club rappresentano i motori immobili di questa trattativa tra Cairo e Sullivan, con i rispettivi dt Vagnati e Steidten che avevano spianato la strada negli ultimi giorni, come raccontato più volte su queste colonne. Morale: è ormai maturata la svolta tanto attesa, il Toro sta cercando di riportare a casa Vlasic con uno sconto pesante rispetto a quei 13 milioni iniziali, mentre il West Ham tenta di salvare il salvabile, a bilancio (dura, quando si parla di un esubero non solo ai margini della rosa, ma anche determinato ad aumentare le pressioni pur di levar le tende con una sola destinazione, Torino). Fumata bianca a breve? Già oggi? Oppure al più tardi entro il week- end? Sì, possibile. Vedremo le novità odierne, in ogni caso dirimenti. E adesso passiamo a un altro scatto in avanti molto concreto, di assoluta attualità, compiuto dal Torino.
    Mercato Torino, variabile Schuurs
    E in questo caso il dominus delle trattative è ancora Vagnati, giacché il dt sta cercando di mettere in cassaforte un accordo con il nazionale svedese Hien, quanto al suo stipendio in caso di trasferimento in granata (il nuovo assalto al Verona, dopo l’operazione Tameze, scatterebbe solo in un secondo tempo). Tra la variabile Schuurs, che può ancora avere un mercato “prepotente” in Premier (il Torino chiede 40 milioni), l’allarme per il ginocchio di Zima e il ritardo di condizione di Djidji (non previsto, dopo i problemi sorti post operazione di ernia), non è affatto esclusa la possibilità che il Torino debba ingaggiare un difensore centrale di primo livello, un giorno. Così Vagnati sta lavorando d’anticipo, per prudenza: off erto a Hien uno stipendio a salire anno dopo anno, sempre più bonus, con partenza da 1,2 milioni netti (ma l’agente del difensore ne chiede 1,5). Il dt granata ha così pareggiato l’off erta allo svedese formulata dall’Atalanta (che intanto sta cercando di vendere Palomino al Cagliari, per poi buttarsi su Hien: è una corsa contro il tempo). Sullo svedese si è mossa anche la Fiorentina. Il Verona chiede 10 milioni più 2 di bonus, ma è una cifra trattabile. E mentre Lotito sta guardando ad altri profi li per la regia (al momento Ricci è considerato troppo caro dal patron laziale, anche se Sarri insiste a volerlo quasi a ogni costo), il Torino ha aperto una trattativa per la cessione di Vojvoda allo Standard Liegi, dove il kosovaro era cresciuto. Vagnati chiede 4 milioni trattabili. LEGGI TUTTO

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    Oskarsson e il debutto dal 1′ in Champions da sogno: “Papà, scusa ma ti faccio tripletta”

    Il suo nome è Orri. Orri Oskarsson. E secondo l’usanza islandese, questo secondo nome è un patronimico: perché per i figli maschi, in Islanda aggiungono appunto al nome del padre il suffisso -son. Che significa che Orri, attaccante diciottenne del Copenhagen, è il figlio di Oskar. Oskar Thorvaldsson. Cioè -guarda un po’- l’allenatore della squadra a cui nella serata di mercoledì Orri ha segnato una tripletta. Non in un campionato rionale di Reykjavik e dintorni. Ma in Champions League. Ritorno del secondo turno preliminare, in Danimarca, tra i padroni di casa del Copenaghen e gli islandesi del Breidablik. All’andata, allo stadio di Kopavogur, era finita già 2-0 per i danesi. Ma Orri era entrato solo per giocare gli ultimi 19 minuti. Mercoledì, nella gara di ritorno giocata in Danimarca e vinta 6-3 dai padroni di casa, no. Orri Oskarsson debutta per la prima volta da titolare in Champions. E lo fa alla grande, segnando -tra l’ultimo minuto del primo tempo e il 56esimo- ben tre gol. 

    Oskarsson, 3 gol al papà che l’ha lanciato a 13 anni
    Hattrick, e pallone da portare tra i trofei più preziosi custoditi a casa. Quella casa che è la stessa dell’allenatore avversario. Suo padre: Oskar Thorvaldsson, l’uomo che ha guidato il Breidablik alla conquista del campionato islandese, guadagnandosi così l’accesso ai preliminari di Champions. E che per primo ha intuito le qualità del figlio, che nel 2018 aveva fatto esordire in prima squadra in un campionato islandese. Quando Orri aveva soltanto 13 anni. Anche allora, debutto con gol. Come adesso, in Champions League, però. Le loro strade si sono divise qualche anno fa. Nel 2020 il giovane di casa è andato a giocare all’estero, in Danimarca, appunto. Ora la famiglia si è riunita, anche se solo per una sera, sul campo. E la serata è finita con Orri che ha messo dentro 3 gol e firmato anche un assist, e alla fine faceva orgoglioso il segno ‘tre’ con le dita, sotto la curva dei tifosi del Copenhagen. Con in mano il pallone che potrà mettere nella bacheca di casa.  E con buona pace del babbo: “Scusa papà, se ti ho fatto tripletta”. LEGGI TUTTO

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    Torino, Rodriguez dà la carica: “Qui c’è un grande gruppo, Juric è il top”

    Una trepidante attesa di cui non ha fatto mistero: “Siamo carichi per la nuova stagione, qui c’è un grande gruppo che si conosce. Si respira una bella aria, possiamo vincere con tutti”.
    Torino, Rodriguez e l’aspetto da migliorare
    Idee chiare all’alba di una nuova avventura, la quarta di fila con il Torino per il centrale svizzero: “Dovremo segnare di più, se andiamo in vantaggio c’è bisogno di raddoppiare e sappiamo che, a tal proposito, possiamo migliorare rispetto allo scorso anno”.

    Torino, Rodriguez: “Juric ha grandi qualità”
    Il capitano promette il massimo impegno per il condottiero del Toro: “Sono sincero con Juric e lui lo è con me, ho avuto tanti allenatori e lui è un top. Sono convinto che possa fare uno step ulteriore perché ha grandi qualità” ha aggiunto e concluso Rodriguez attraverso i canali ufficiali della Lega Serie A. LEGGI TUTTO

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    Conference League, Fiorentina testa di serie dopo eliminazione del Basilea

    Dopo aver preso i posto della Juve, estromessa dalla competizione europea, la Fiorentina si ritrova in una condizione di vantaggio in vista degli accoppiamenti grazie alla clamorosa eliminazione del Basilea.
    Basilea, dalla semifinale con la Fiorentina alla clamorosa eliminazione
    Gli svizzeri del Basilea, che si erano arresi proprio alla Fiorentina nella semifinale dell’ultima edizione, si sono arresi ai kazaki del Tobol che hanno bissato il successo per 3-1 all’andata con un 2-1 al ritorno. LEGGI TUTTO