consigliato per te

  • in

    Siviglia, Monchi: “Non ho capito bene cosa fosse Roma, ho sbagliato”

    «Se mi avessero chiesto a inizio anno, con chi volessi giocare una finale, avrei detto la Roma». Parola di Ramón Rodríguez Verdejo, in arte Monchi, ds del Siviglia, nonché ex direttore sportivo della Roma. Nella Capitale, però, dopo due stagioni di cui la prima trionfale con la semifinale Champions, e l’altra da dimenticare, non è più tornato. «Anche se la città mi manca», ha detto in un incontro con la stampa italiana a pochi giorni dalla finale dell’Europa League.

    Che sensazioni ha in vista di Budapest?

    «Sono contentissimo per la squadra. Dopo una stagione difficile è arrivata fino alla finale di Europa League. Abbiamo sofferto tantissimo e nessuno avrebbe immaginato che potesse succedere». E ritroverà la Roma. «Da quattro anni ho lasciato la Roma e ho pensato tante volte a quello che è successo».

    Cosa non ha funzionato?

    «A Roma pensavano che arrivasse qualcuno che facesse gol o parasse. Le aspettative sul mio conto hanno peggiorato la delusione. Capisco che a Roma non ci fosse il tempo per aspettare. Ma Roma mi resta nel cuore».

    Pensa di aver fatto il massimo?

    «Ci ho provato, ma è vero che ho sbagliato e non ho problemi a riconoscerlo, ma sbaglio e ho sbagliato anche qui a Siviglia. Forse è mancato anche un po’ di tempo. La responsabilità al 95% è mia: non ho trovato la strada giusta per tante cose. Non ho capito bene cosa fosse Roma».

    Cambierebbe qualcosa della sua esperienza?

    «Sicuramente qualcosa, ora conosco molto meglio Roma e la Roma rispetto a quando sono arrivato. L’esperienza aiuta. La Roma è troppo grande, più grande delle persone che ci lavorano. Ho comunque lavorato con onestà, questo mi fa dormire tranquillo la notte. Nella prima stagione è andato tutto benissimo, giravo per le strade o al ristorante e mi trattavano con amore, c’erano tifosi che mi hanno aspettato sotto casa dopo la vittoria contro il Barcellona».

    E il suo rapporto con Totti com’è stato?

    «Ottimo, mi ha aiutato tanto».

    Venendo all’Europa League, un’altra finale…

    «Qui si pensava che siccome rischiavamo di retrocedere avremmo dovuto mollare l’Europa League. Ma c’è una grande sintonia anche con i tifosi e tutti andiamo avanti dalla stessa parte, c’è una certa magia in Europa League…».

    Che avversario sarà la Roma?

    «Tutti sanno come gioca. La cosa importante per noi è essere il Siviglia. Abbiamo eliminato Manchester United e Juventus mantenendo la nostra identità. Non possiamo pensare troppo all’avversario. Negli ultimi due mesi siamo stati bravi, dobbiamo continuare così».

    Che finale si aspetta?

    «Il Siviglia non fa tanto possesso, quindi magari la palla l’avrà soprattutto l’arbitro… Mendilibar ha parlato di squadra che gioca all’italiana, ma è una partita in cui gli avversari si rispetteranno tanto. Sarà importante non fare errori».

    Intanto Mourinho potrebbe non avere a disposizione Dybala.

    «Merita di giocare. Con lui la finale sarebbe più bella. Il suo 20% è il 60/70% di tanti giocatori».

    Ha visto la crescita di Pellegrini?

    «Sono contentissimo per Lorenzo, ha avuto delle difficoltà, ma è il capitano giusto».

    Pensa che Zaniolo abbia fatto bene a lasciare la Roma?

    «Nicolò è fortissimo. Non so se ha scelto bene ad andare in Turchia, ma sono sicuro che abbia ancora un grande futuro».

    Se lo aspettava Spalletti campione d’Italia con il Napoli?

    «Spalletti non mi sorprende, è l’allenatore più forte che io abbia conosciuto. Provai a trattenerlo a Roma, ma non fu possibile».

    Tre italiane in finale in altrettante competizioni europee, è rinato il calcio italiano?

    «I risultati dicono che è rinato. L’Italia deve parlare bene di se stessa». LEGGI TUTTO

  • in

    Diretta Fiorentina-Roma ore 18: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    FIRENZE – La Fiorentina, finalista di Conference League, ospita la Roma, finalista di Europa League, all’Artemio Franchi nel match valido per la 37esima giornata del campionato di Serie A. Dopo aver perso la finale di Coppa Italia contro l’Inter, i viola di Vincenzo Italiano si rituffano in campionato dove inseguono l’ottavo posto distante solamente due punti: la Fiorentina non vince da tre turni ed è reduce dal pari di Torino. I giallorossi, allenati da Jose Mourinho, sono in zona Europa League e un piazzamento in Champions in campionato appare ad oggi un miraggio: la Roma non vince da più di un mese ed è reduce da due pari di fila ottenuti contro Bologna e Salernitana.
    SEGUI FIORENTINA-ROMA IN DIRETTA SUL NOSTRO SITO
    Fiorentina-Roma: diretta tv e streaming
    Fiorentina-Roma, gara valida per la 37ª giornata del campionato di Serie A e in programma alle ore 18 allo stadio Artemio Franchi di Firenze, sarà visibile in diretta streaming in esclusiva su DAZN. In alternativa, sarà possibile seguire la cronaca testuale della sfida live sul nostro sito
    Segui Fiorentina-Roma su DAZN. Attiva Ora
    Le probabili formazioni di Fiorentina-Roma
    FIORENTINA (4-2-3-1): Cerofolini; Venuti, Quarta, Igor, Terzic; Duncan, Mandragora; Kouamè, Barak, Brekalo; Jovic. Allenatore: Italiano. A disposizione: Terracciano, Vannucchi, Dodò, Ranieri, Milenkovic, Biraghi, Bianco, Amrabat, Castrovilli, Bonaventura, Cabral, Sottil, Saponara, Nico Gonzalez, Kayode. Indisponibili: Sirigu. Squalificati: -.
    ROMA (3-4-2-1): Svilar; Keramitsis, Llorente, Ibanez; Missori, Bove, Camara, Zalewski; El Shaarawy, Solbakker; Belotti. Allenatore: Mourinho. A disposizione: Del Bello, Falasca, Boer, Mancini, Smalling, Celik, Wijnaldum, Tahirovic, Cristante, Volpato, Abraham. Indisponibili: Dybala, Karsdorp, Kumbulla, Matic, Pellegrini, Rui Patricio, Spinazzola. Squalificati: -.
    Arbitro: Ayroldi della sezione di MolfettaAssistenti: Peretti-LombardoIV uomo: ManganielloVar: MarescaAvar: Piccinini
    Guarda la Serie A TIM è solo su DAZN. Attiva Ora LEGGI TUTTO

  • in

    Juve al lavoro per il Milan: Bonucci parzialmente in gruppo

    Juve, l’allenamento odierno alla Continassa
    Sotto gli ordini di Massimliano Allegri, i calciatori della Juve hanno lavorato prevalentemente su situazioni di possesso palla, per concludere come sempre con la partitella. Bonucci si è allenato parzialmente con la squadra. Domani altro allenamento al mattino. LEGGI TUTTO

  • in

    Lautaro e Handanovic decisivi, bene Bonaventura: pagelle Fiorentina-Inter

    Terracciano 6
    Fulminato da Lautaro, pronto su Lukaku.
    Dodo 6.5
    Bravo nel conquistare la palla che da il via all’azione dell’1-0, spinge. Attento dietro.
    Milenkovic 4.5
    Primo tempo sciagurato: tiene in gioco Lautaro sull’1-1 e sull’1-2 si fa bruciare senza oppure resistenza col fisico.
    Quarta 5
    Si alza spesso a centrocampo, mossa che sorprende inizialmente l’Inter, ma il rovescio della medaglia sono le voragini che lascia dietro.
    Ranieri (26’ st) 6
    Entra per contrastare Lukaku, ci riesce. Biraghi6 Primo tempo senza acuti, nella ripresa un sinistro di poco alto e un paio di buoni cross.
    Amrabat 6
    Tanto lavoro di copertura, ma non può essere ovunque.
    Jovic (26’ st) 5.5
    Due occasioni enormi per il 2-2, una gliela nega Handanovic, l’altra la fallisce lui di testa.
    Castrovilli 5.5
    Pimpante nell’avvio viola, ma quando l’Inter sale di tono, non riesce a opporsi.
    Mandragora (15’ st) 6
    Prova a dare più geometrie.
    Nico Gonzalez 7
    A destra, scelta vincente visto il gol dopo tre minuti. È il più pericoloso dei suoi, ma il sinistro spesso non è preciso.
    Bonaventura 6.5
    È il simbolo della partenza sprint dei viola, costruisce l’1-0 e morde Brozovic. Patisce la crescita dell’Inter, ma è l’ultimo dei suoi a mollare.
    Ikoné 5.5
    Pronti via e serve l’assist per l’1-0, ma poi fatica a pungere.
    Sottil (15’ st) 5.5
    Non riesce a mettersi in moto. Cabral5 Nel primo tempo la vede poco, poi prova un paio di colpi di testa, entrambi centrali.
    All. Italiano 6.5
    Aggredisce bene la partita e finisce in crescendo. Perde, avrebbe meritato qualcosa di più. Buone sensazioni per la finale di Conference League. LEGGI TUTTO

  • in

    Pogba, gioia in una stagione sfortunata: è nato il terzo figlio

    TORINO – Una stagione complicata fatta di ritorni e di ricadute, l’ultima, la più dolorosa, in campionato contro la Cremonese allo Stadium nel suo ritorno da titolare con la maglia della Juventus: Paul Pogba ha vissuto un anno calcistico complesso e sofrtunato nel suo ritorno a Torino, ma finalmente è arrivata una lieta notizia. Ad annunciarla è lo stesso centrocampista che sul proprio profilo Instagram ha postato le foto della moglie Maria Zulay dopo il parto del terzogenito della coppia. Si allarga la famiglia Pogba e per il 10 bianconero c’è la possibilità di sorridere. LEGGI TUTTO