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    Vlasic più vicino: Torino, 10 milioni più bonus. Il West Ham scende a 12

    Trattano i presidenti. Tratta direttamente Urbano Cairo con David Sullivan: un altro osso duro come il patron granata, quando occorre far di conto nei dettagli. Trattativa diffi cile, complessa, articolata. Ma finalmente si tratta, vivaddio! Per Vlasic si è dunque giunti alla svolta tanto agognata. Dopo settimane e settimane di tattiche e silenzi, caratterizzate da un braccio di ferro a distanza, ecco i giorni dell’assalto. E fors’anche dell’assalto finale: già oggi andranno in scena nuove trattative sull’asse Milano- Londra.
    Il Torino sta cercando di chiudere, ma a ieri sera l’accordo non era ancora stato trovato. Tuttavia le parti sono sicuramente molto più vicine rispetto a inizio giugno, quando il club granata era arrivato a offrire 9 milioni, contro una richiesta di 13. Adesso le indiscrezioni evidenziano un rilancio del Torino significativo, seppur non ancora suffi ciente. Si parla di 10 milioni almeno di parte fi ssa, più un paio di milioni di bonus di diff erente tipologia (500 mila euro abbastanza facili, per cominciare). Sul fronte inglese, invece, anche a fronte delle dure prese di posizione di Vlasic per tornare a Torino, le richieste si sono leggermente ridotte: Sullivan sta cercando di ottenere almeno 12 milioni di parte fi ssa. Stando così le cose, la distanza reale tra i club, intendiamo dire più agevolmente riassumibile, sta dunque oscillando intorno a 1,5 milioni, euro più euro meno (o pounds, se preferite).
    Torino-Vlasic, la percentuale di vendita
    L’elastico dei bonus (quanto all’entità e alla tipologia degli stessi) e la percentuale di rivendita da assegnare al West Ham in caso di cessione futura di Vlasic a un terzo club rappresentano i motori immobili di questa trattativa tra Cairo e Sullivan, con i rispettivi dt Vagnati e Steidten che avevano spianato la strada negli ultimi giorni, come raccontato più volte su queste colonne. Morale: è ormai maturata la svolta tanto attesa, il Toro sta cercando di riportare a casa Vlasic con uno sconto pesante rispetto a quei 13 milioni iniziali, mentre il West Ham tenta di salvare il salvabile, a bilancio (dura, quando si parla di un esubero non solo ai margini della rosa, ma anche determinato ad aumentare le pressioni pur di levar le tende con una sola destinazione, Torino). Fumata bianca a breve? Già oggi? Oppure al più tardi entro il week- end? Sì, possibile. Vedremo le novità odierne, in ogni caso dirimenti. E adesso passiamo a un altro scatto in avanti molto concreto, di assoluta attualità, compiuto dal Torino.
    Mercato Torino, variabile Schuurs
    E in questo caso il dominus delle trattative è ancora Vagnati, giacché il dt sta cercando di mettere in cassaforte un accordo con il nazionale svedese Hien, quanto al suo stipendio in caso di trasferimento in granata (il nuovo assalto al Verona, dopo l’operazione Tameze, scatterebbe solo in un secondo tempo). Tra la variabile Schuurs, che può ancora avere un mercato “prepotente” in Premier (il Torino chiede 40 milioni), l’allarme per il ginocchio di Zima e il ritardo di condizione di Djidji (non previsto, dopo i problemi sorti post operazione di ernia), non è affatto esclusa la possibilità che il Torino debba ingaggiare un difensore centrale di primo livello, un giorno. Così Vagnati sta lavorando d’anticipo, per prudenza: off erto a Hien uno stipendio a salire anno dopo anno, sempre più bonus, con partenza da 1,2 milioni netti (ma l’agente del difensore ne chiede 1,5). Il dt granata ha così pareggiato l’off erta allo svedese formulata dall’Atalanta (che intanto sta cercando di vendere Palomino al Cagliari, per poi buttarsi su Hien: è una corsa contro il tempo). Sullo svedese si è mossa anche la Fiorentina. Il Verona chiede 10 milioni più 2 di bonus, ma è una cifra trattabile. E mentre Lotito sta guardando ad altri profi li per la regia (al momento Ricci è considerato troppo caro dal patron laziale, anche se Sarri insiste a volerlo quasi a ogni costo), il Torino ha aperto una trattativa per la cessione di Vojvoda allo Standard Liegi, dove il kosovaro era cresciuto. Vagnati chiede 4 milioni trattabili. LEGGI TUTTO

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    Oskarsson e il debutto dal 1′ in Champions da sogno: “Papà, scusa ma ti faccio tripletta”

    Il suo nome è Orri. Orri Oskarsson. E secondo l’usanza islandese, questo secondo nome è un patronimico: perché per i figli maschi, in Islanda aggiungono appunto al nome del padre il suffisso -son. Che significa che Orri, attaccante diciottenne del Copenhagen, è il figlio di Oskar. Oskar Thorvaldsson. Cioè -guarda un po’- l’allenatore della squadra a cui nella serata di mercoledì Orri ha segnato una tripletta. Non in un campionato rionale di Reykjavik e dintorni. Ma in Champions League. Ritorno del secondo turno preliminare, in Danimarca, tra i padroni di casa del Copenaghen e gli islandesi del Breidablik. All’andata, allo stadio di Kopavogur, era finita già 2-0 per i danesi. Ma Orri era entrato solo per giocare gli ultimi 19 minuti. Mercoledì, nella gara di ritorno giocata in Danimarca e vinta 6-3 dai padroni di casa, no. Orri Oskarsson debutta per la prima volta da titolare in Champions. E lo fa alla grande, segnando -tra l’ultimo minuto del primo tempo e il 56esimo- ben tre gol. 

    Oskarsson, 3 gol al papà che l’ha lanciato a 13 anni
    Hattrick, e pallone da portare tra i trofei più preziosi custoditi a casa. Quella casa che è la stessa dell’allenatore avversario. Suo padre: Oskar Thorvaldsson, l’uomo che ha guidato il Breidablik alla conquista del campionato islandese, guadagnandosi così l’accesso ai preliminari di Champions. E che per primo ha intuito le qualità del figlio, che nel 2018 aveva fatto esordire in prima squadra in un campionato islandese. Quando Orri aveva soltanto 13 anni. Anche allora, debutto con gol. Come adesso, in Champions League, però. Le loro strade si sono divise qualche anno fa. Nel 2020 il giovane di casa è andato a giocare all’estero, in Danimarca, appunto. Ora la famiglia si è riunita, anche se solo per una sera, sul campo. E la serata è finita con Orri che ha messo dentro 3 gol e firmato anche un assist, e alla fine faceva orgoglioso il segno ‘tre’ con le dita, sotto la curva dei tifosi del Copenhagen. Con in mano il pallone che potrà mettere nella bacheca di casa.  E con buona pace del babbo: “Scusa papà, se ti ho fatto tripletta”. LEGGI TUTTO

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    Torino, Rodriguez dà la carica: “Qui c’è un grande gruppo, Juric è il top”

    Una trepidante attesa di cui non ha fatto mistero: “Siamo carichi per la nuova stagione, qui c’è un grande gruppo che si conosce. Si respira una bella aria, possiamo vincere con tutti”.
    Torino, Rodriguez e l’aspetto da migliorare
    Idee chiare all’alba di una nuova avventura, la quarta di fila con il Torino per il centrale svizzero: “Dovremo segnare di più, se andiamo in vantaggio c’è bisogno di raddoppiare e sappiamo che, a tal proposito, possiamo migliorare rispetto allo scorso anno”.

    Torino, Rodriguez: “Juric ha grandi qualità”
    Il capitano promette il massimo impegno per il condottiero del Toro: “Sono sincero con Juric e lui lo è con me, ho avuto tanti allenatori e lui è un top. Sono convinto che possa fare uno step ulteriore perché ha grandi qualità” ha aggiunto e concluso Rodriguez attraverso i canali ufficiali della Lega Serie A. LEGGI TUTTO

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    Conference League, Fiorentina testa di serie dopo eliminazione del Basilea

    Dopo aver preso i posto della Juve, estromessa dalla competizione europea, la Fiorentina si ritrova in una condizione di vantaggio in vista degli accoppiamenti grazie alla clamorosa eliminazione del Basilea.
    Basilea, dalla semifinale con la Fiorentina alla clamorosa eliminazione
    Gli svizzeri del Basilea, che si erano arresi proprio alla Fiorentina nella semifinale dell’ultima edizione, si sono arresi ai kazaki del Tobol che hanno bissato il successo per 3-1 all’andata con un 2-1 al ritorno. LEGGI TUTTO

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    Aké e De Winter: futuro e destini, situazione aggiornata sulle uscite Juve

    Volta la carta e cambia la marcia. Il passaggio dal mese di luglio a quello di agosto sul calendario appeso alla Continassa, nelle intenzioni di Cristiano Giuntoli e del vice Giovanni Manna, dovrà ora coincidere con una brusca accelerata alla voce uscite. Così da alleggerire i conti e, al contempo, creare lo spazio per qualche innesto “last minute” in organico da consegnare ad Allegri. I riflettori sono puntati innanzitutto su Denis Zakaria, perché lo svizzero ha parecchio mercato e perché la sua cessione – West Ham in vantaggio, ma la concorrenza abbonda – assicurerebbe un gruzzolo da circa 20 milioni. Ma i nomi da sfrondare in rosa sono ancora… in doppia cifra. LEGGI TUTTO

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    Infantino alla Fiorentina: è ufficiale, i dettagli e il comunicato

    Gino Infantino è un nuovo calciatore della Fiorentina. C’è l’annuncio ufficiale da parte del club viola che ha comunicato: “di aver acquisito, a titolo definitivo, i diritti alle prestazioni sportive” del calciatore ex Rosario Central. 
    Infantino, nato a Rosario (Argentina) il 19 maggio 2003, nell’ultimo campionato argentino ha disputato 17 partite segnando un gol e fornendo un assist.
    Fiorentina, preso Infantino: l’esperienza con l’Under 20 dell’Argentina
    Come ricordato dalla Fiorentina, Infantino ha già collezionato numerose presenze con l’Under 20 Argentina, con la quale ha disputato l’ultimo Mondiale di categoria. Un profilo giovane che rappresenta un investimento da far fruttare, dentro e fuori dal campo, a breve e lungo termine. LEGGI TUTTO

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    Lukaku priorità Juve: trattativa, nodi e chiave per sbloccare l’affare

    Gli antefatti sono ormai noti: alla Continassa spingono per il clamoroso scambio delle punte con conguaglio in proprio favore, in Inghilterra valutano in maniera soltanto tiepida la prospettiva dall’alto di un parco attaccanti che non esige un nuovo numero nove. Il tema, prima ancora che tecnico, è però economico: i bianconeri vorrebbero 50 milioni per completare la doppia operazione, a Stamford Bridge paiono disposti a mettere sul tavolo sì e no la metà della cifra. LEGGI TUTTO

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    Infortunio Kvaratskhelia, il bollettino del Napoli: condizioni e recupero

    Amichevole vinta ai rigori per il Napoli di Rudi Garcia contro gli spagnoli del Girona. Dopo i 90′ terminati in parità, con la rete del pari firmata da Simeone in risposta al vantaggio inziale di Stuani, i campioni d’Italia hanno portato a casa il test estivo con la lotteria dagli undici metri,
    La nota stonata della serata è stato l’infortunio di Khvicha Kvaratskhelia che ha accusato problema fisico durante il match contro la formazione di Liga. Il club ha diramato un bollettino per fare chiarezza sulle condizioni del numero 77.
    Kvaratskhelia, il bollettino del Napoli
    Ecco la nota ufficiale del Napoli su Kvaratskhelia e sugli altri infortunati: “Kvaratskhelia ha effettuato terapie in seguito al trauma contusivo riportato ieri in partita. Mario Rui e Gaetano hanno svolto personalizzato in campo”. Allarme rientrato dunque e sospiro di sollievo per i tifosi azzurri in vista della partenza della nuova stagione. LEGGI TUTTO