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    Ibrahimovic è il marcatore più anziano della Serie A: la nuova classifica

    UDINE – Zlatan Ibrahimovic è diventato il giocatore più anziano a realizzare un gol in Serie A. L’attaccante del Milan ha realizzato il rigore che ha dato il momentaneo pareggio ai suoi (1-1) sul campo dell’Udinese entrando nella storia: gol 41 anni e 166 giorni e nuovo primato nella storia del campionato! Battuto il precedente reciord che apparteneva ad un altro rossonero ovvero Billy Costacurta che segnò a 41 anni e 25 giorni il suo ultimo gol, sempre su rigore, sempre contro l’Udinese e con fascia da capitano, nella sua ultima partita in carriera il 19 maggio 2007 (Milan-Udinese 2-3). Scende al 3° gradino del podio Silvio Piola (40 anni e 131 giorni). Chiudono la Top 5 Pietro Vierchowod (40 anni e 47 giorni) e Francesco Totti (39 anni e 364 giorni). LEGGI TUTTO

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    Bologna, Motta sugli infortuni di Cambiaso e Arnautovic: come stanno

    Salernitana-Bologna 2-2, Thiago Motta: “Bravi a non mollare mai”
    Thiago Motta ha commentato: “Abbiamo giocato una buona partita superando tutte le difficoltà che chiunque incontra giocando in questo momento contro la Salernitana. Abbiamo cercato fino alla fine di vincere non mollando mai. Abbiamo pareggiato subito dopo il loro gol, poi c’era un rigore per noi e, in generale, la squadra ha tenuto fino alla fine”.
    Thiago Motta ha fatto anche il punto sugli infortuni occorsi a Cambiaso e Arnautovic: “Cambiaso ha un risentimento muscolare e Arnautovic ha subito una contusione. Li valuteremo entrambi”.
    Arriva la sosta: “Dobbiamo continuare su questa strada. Ora ci sarà un po’ di riposo per chi non va in Nazionale e poi penseremo alla partita con l’Udinese”. LEGGI TUTTO

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    Torino, Venturin: “Sì, Ricci è il futuro azzurro”

    Giorgio Venturin, partita impossibile per il Torino contro il Napoli che domina in Italia e incanta in Europa?

    «Di impossibile non c’è nulla, ma molto difficile sicuramente sì. Se la squadra di Spalletti si presenterà sui suoi soliti standard ci sarà poco da fare, ma questo vale per chiunque, in Italia. Kvaratskhelia e Osimhen sono tra gli attaccanti più forti in assoluto in Europa. Molto dipenderà dall’atteggiamento di Juric. Il problema è che se vai ad attaccare alto il Napoli rischi di non prenderlo, ma se lo aspetti a metà campo ti fa male…».

    A proposito di metà campo, Lobotka è ormai tra i migliori playmaker al mondo? Chi può fermarlo domenica tra i granata?

    «Non il migliore, ma tra i migliori sì. Spalletti l’ha fatto diventare il Pizarro che aveva alla Roma, so che ha anche cambiato alimentazione e questo gli ha dato ancora più forza. È il metronomo ideale nell’ingranaggio della capolista, anche perché al suo fi anco ci sono due mezzali che fanno tanto lavoro per metterlo nelle migliori condizioni di rendere: Anguissa e Zielinski. Il Torino però ha Samuele Ricci, che mi auguro di vedere in campo: perché è italiano, ma anche perché è bravo».

    Ieri Ricci è stato chiamato nell’Under 21. Mentre Mancini seguite più lui o Pellegri?

    «Entrambi. Pellegri finora è stato sfortunato, ma se gli infortuni lo lasciassero in pace potrebbe fare grandi cose. Prima però è giusto che faccia il suo percorso con l’Under 21 azzurra e, se Nicolato lo riterrà opportuno, lo valuteremo meglio al prossimo Europeo di categoria. Pellegri potrebbe diventare il vice Immobile, se riuscisse a giocare e segnare con un po’ di continuità».

    Come valuta la stagione del Torino?

    «Un po’ altalenante, ma i tifosi non devono essere scontenti. Ora mi aspetto un bel rush finale, in stile cuore granata. Si può pensare di fare la corsa sull’Atalanta per puntare all’Europa, in attesa di capire come finirà la vicenda dei punti di penalizzazione della Juventus. Piuttosto pensavo che quest’anno sarebbe stato l’anno buono per tornare a vincere il derby, e invece penso che stia diventando ormai un problema mentale. È stata persa una grande occasione. La Juve non è più “ingiocabile” come qualche anno fa, ma vince comunque. Negli anni scorsi si era creato un gap enorme, che quando giocavo io non c’era, prima di tutto dal punto di vista societario e di conseguenza anche tecnico. Ora non è più così ampio».

    Non c’è la possibilità che domani il Napoli sia già con la testa allo scudetto virtualmente conquistato e al cammino finale di Champions League?

    «Non credo proprio. Non è il modo di ragionare di Spalletti e di un gruppo di giocatori che ha da tempo acquisito una mentalità vincente. Solo la Lazio è riuscita a metterli in diffi coltà, giocando per altro una gara speculativa, in controtendenza al modo in cui di solito Sarri affronta le partite».

    In Champions vede la strada spianata per il Napoli verso la finale dopo il sorteggio di ieri?

    «Piano a dire queste cose. Il Milan è campione d’Italia, in Europa ha un’esperienza che il Napoli non ha. Anche se immagino già lo spettacolo della gara di ritorno al Maradona-San Paolo. Sono convinto che anche al Grande Torino ci sarà un bel clima sugli spalti per l’assalto alla capolista».

    Che anni sono stati i suoi tra granata e azzurro?

    «Bellissimi. Il Toro mi ha cresciuto, vi ho debuttato e ci sono tornato per vincere anche in B e arrivare a un passo dal sogno della vittoria in Coppa Uefa. Venni ceduto in comproprietà al Napoli, che poi decise di non riscattarmi. Fu l’ultimo anno di Maradona, quello in cui venne trovato positivo alla cocaina. Ricordo alla partenza per Mosca, prima della gara con lo Spartak: lo aspettavamo in aeroporto, ma non arrivò. Ferrara e De Napoli andarono a chiamarlo a casa, non c’era. Diego arrivò soltanto poche ore prima della gara con un charter personale. Era proprio un altro calcio…». LEGGI TUTTO

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    Juventus, il rebus di Allegri e l'Inter da stanare. Chi con Vlahovic?

    TORINO – Data per scontata la presenza di Vlahovic al centro del reparto offensivo, Allegri parla prima dell’ultimo allenamento e apre al grande dubbio tra Di Maria e Chiesa. Esclude l’ipotesi tridente visto che non avrebbe cambi con Kean squalificato e Milik ancora indisponibile è così resta aperto il ballottaggio con l’incognita della condizione fisica dei due fantasisti. Come del resto Miretti che oggi sarà valutato dopo l’allenamento destinato a chiarire le idee dello stesso Allegri. LEGGI TUTTO

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    Inter-Juve, torna Iuliano-Ronaldo. Ceccarini replica: Pagliuca, cosa dici?

    Si avvicina una sfida fra Juventus e Inter e come spesso accade si torna a parlare delle polemiche del passato. In questo caso del contatto tra Iuliano e Ronaldo in aera bianconera durante la sfida del 26 aprile 1998 al Delle Alpi, sull’1-0 per la Juve, non valutato da rigore dall’arbitro Piero Ceccarini, protagonista di un botta e risposta a distanza con l’allora portiere nerazzurro Gianluca Pagliuca, che vi ricostruiamo. LEGGI TUTTO

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    Diretta Monza-Cremonese ore 15: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    MONZA – Superata a marzo la quota salvezza dell’anno scorso, al Monza non rimane che certificare con gli ultimi punti la permanenza in Serie A dopo un campionato iniziato con difficoltà ma proseguito egregiamente, specialmente con l’avvento del 2023. Anche se in classifica ci sono 21 punti di differenza tra le due squadre, sull’atteggiamento che avranno i biancorossi con la Cremonese è chiarissimo il tecnico Raffaele Palladino alla vigilia: “È una finalissima. O almeno dobbiamo entrare in campo con questa mentalità”. Per la Cremonese il derby col Monza è già una finale: se persa potrebbe pregiudicare definitivamente la corsa alla salvezza. Davide Ballardini ha coccolato il suo gruppo anche dopo il ko interno con la Fiorentina e nel corso della conferenza stampa di ieri ha dichiarato: “Negli allenamenti l’atteggiamento è quello giusto, ma voglio vederlo in campo, durante la partita, dal primo all’ultimo minuto”.
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    Dove vedere Monza-Cremonese streaming e diretta tv
    Monza-Cremonese, gara valida per la 27ª giornata del campionato di Serie A e in programma alle ore 15 allo U-Power Stadium di Monza sarà visibile su DAZN. In alternativa, sarà possibile seguire la cronaca testuale della sfida live sul nostro sito
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    Le probabili formazioni di Monza-Cremonese
    MONZA (3-4-2-1): De Gregorio, Izzo, Mari, Caldirola; Ciurria, Machin, Sensi, Carlos Augusto; Pessina, Caprari; Petagna. All. Palladino. A disposizione: Cragno, Sorrentino, Donati, Antov, Carboni, Birindelli, D’Alessandro, Barberis, Valoti, Ranocchia, Colpani, Gytkjaer, Mota, Vignato. Indisponibili: Rovella, Marlon. Squlificati: -. Diffidati: Caprari, Izzo, Pessina, Machin
    CREMONESE (3-4-3): Carnesecchi, Vasquez, Bianchetti, Ferrari; Valeri, Pickel, Benassi, Sernicola; Okereke, Dessers, Tsadjout. All. Ballardini. A disposizione: Sarr, Saro, Ghiglione, Aiwu, Lochoshvili, Quagliata, Acella, Galdames, Meite, Castagnetti, Buonaiuto, Felix, Ciofani. Indisponibili: Chiriches. Squalificati: -. Diffidati: Okereke
    Arbitro: Giua di OlbiaAssistenti: Margani-BottegoniIV uomo: CampioneVar: Di MartinoAvar: Mazzoleni LEGGI TUTTO

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    Diretta Udinese-Milan ore 20.45: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    UDINE – Alle ore 20.45, alla Dacia Arena, Udinese e Milan si sfidano nel 27° turno del campionato di Serie A. I rossoneri, che ai quarti di finale di Champions League se la vedranno contro il Napoli in una sfida tutta italiana, sono reduci dall’1-1 interno contro la Salernitana. La formazione di Stefano Pioli al momento occupa il quarto posto con 48 punti, a una lunghezza di distanza dalla Lazio e a +1 dalla Roma. Questo potrebbe essere un turno favorevole al Diavolo dato che domenica alle 18 si affronteranno proprio i biancocelesti di Sarri e i giallorossi di Mourinho nel derby della Capitale e alle 20.45 l’Inter seconda in classifica ospiterà la Juventus nel derby d’Italia. Il Milan, però, è la squadra contro cui l’Udinese ha pareggiato più partite nella sua storia in Serie A: 36 in 95 sfide, completano il bilancio 42 successi rossoneri e 17 vittorie friulane. La squadra di Sottil nello scorso turno a Empoli ha ritrovato una vittoria che mancava dalla trasferta di Genova contro la Sampdoria dello scorso 22 gennaio.
    Udinese-Milan: diretta tv e streaming
    Udinese-Milan, gara della 27ª giornata del campionato di Serie A, è in programma alle ore 20.45 alla Dacia Arena e sarà visibile in diretta su Sky Sport Uno (201), Sky Sport Calcio (202) e DAZN. Inoltre sarà disponibile anche in streaming su Now e sulla piattaforma Sky Go.
    Le probabili formazioni di Udinese-Milan
    UDINESE (3-5-1-1): Silvestri; Becao, Bijol, Perez; Ehizibue, Lovric, Walace, Arslan, Udogie; Pereyra; Beto. Allenatore: Sottil.
    A disposizione: Padelli, Piana, Ebosele, Abankwah, Masina, Buta, Guessand, Samardzic, Pafundi, Semedo, Success, Thauvin, Nestorovski. 
    MILAN (3-4-2-1): Maignan; Kalulu, Thiaw, Tomori; Saelemaekers, Tonali, Bennacer, Theo Hernandez; Brahim Diaz, Leao; Ibrahimovic. Allenatore: Pioli.
    A disposizione: Tatarusanu, Mirante, Gabbia, Calabria, Kjaer, Florenzi, Pobega, Ballo-Touré, Krunic, Adli, Vranckx, De Ketelaere, Origi, Rebic.
    ARBITRO: Doveri di Roma.
    ASSISTENTI: Cecconi-Bercigli.
    IV UOMO: Feliciani.
    VAR: Nasca.
    ASS. VAR: Paganessi.
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