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    Tacconi, gli aggiornamenti del figlio Andrea sui social: “Sono stati giorni di apprensione”

    Andrea Tacconi, figlio dell’ex portiere bianconero, dà continui aggiornamenti sulla salute del padre e lo fa tramite i propri canali social: “Sono stati giorni di apprensione per noi, perché il Covid ha colpito papà. Fortunatamente anche questa l’abbiamo superata alla grande!”. L’ex estremo difensore di Juventus e Nazionale è seguito da mesi dai medici dopo l’emorragia cerebrale da rottura di aneurisma. Il 23 aprile 2022 si era sentito male ad Asti, dove si trovava per un evento benefico, proprio assieme al figlio. LEGGI TUTTO

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    Juve Next Gen-Vicenza, per Iocolano infortunio al ginocchio: esce in lacrime

    Juve Next Gen-Vicenza, Iocolano ko: il rientro negli spogliatoi zoppicando
    In attesa di valutare l’entità del guaio fisico rimediato, non lasciano di certo sperare nulla di buono le lacrime che hanno solcato il viso di Iocolano e il cammino zoppicante con cui ha guadagnato la via degli spogliatoi, dopo essere stato sostituito da Palumbo al 34′. Due minuti prima l’ingresso in campo dello staff medico per soccorrerlo e accertarsi delle sue condizioni. Dopo altri quattro giri di lancette Ierardi ha portato in vantaggio i biancorossi. LEGGI TUTTO

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    Juve Next Gen in finale di Coppa Italia: che fine hanno fatto i vincitori del 2020?

    La Juventus Next Gen si appresta a giocare la finale di Coppa Italia di Lega Pro contro il Vicenza. Andata questa sera all’Allianz Stadium, gara di ritorno fissata al Romeo Menti il prossimo 11 aprile. I bianconeri hanno già centrato la finale nel 2020, contro la Ternana di Fabio Gallo, tecnico che la Juve ha eliminato anche quest’anno, nella semifinale col Foggia. L’atto finale della competizione si giocò in gara secca e a campo neutro a causa dell’avvento del covid, e partita che la Juve vinse per 2-1. Ma che fine hanno fatto i calciatori che alzarono la coppa al Dino Manuzzi tre anni fa? LEGGI TUTTO

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    Da Adopo a Miranchuk: il Toro da non disperdere

    TORINO – Il rinnovo fino al 2026 fa più felice Gineitis che non il Toro: arriverà magari il giorno – e le qualità del ragazzo ne alimentano le speranze a riguardo – nel quale il lituano si sarà ritagliato uno spazio tanto importante da rendere speciale la sua decisione di prolungare con il club granata. La notizia è comunque bella, nella speranza che l’ufficialità del suo rinnovo possa essere seguita da tante altre. Almeno da quelle sufficienti a far sì che sia Juric a scegliere di continuare il suo percorso nel Torino. Non è un percorso netto, ma resta la strada giusta, quella tracciata dal croato. LEGGI TUTTO

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    De Laurentiis contro la Uefa: “Questo calcio non funziona ed è morto”

    NAPOLI – È un Aurelio De Laurentiis (assolto nel caso false fatture) senza filtri quello intervenuto su Radio24 per commentare lo stato attuale del calcio. Il presidente del Napoli infatti non ha usato mezzi termini: “Giochiamo troppo, roviniamo troppo i nostri giocatori e li sottoponiamo a rischi particolari che poi in caso di infortuni gravi possono trasformarsi in pesanti minusvalenze. Mi fa ridere quando mi danno del visionario. Siamo sempre schiavi del vecchio, se non fai l’imprenditore, ma il prenditore cerchi sempre le soluzioni del passato, non il futuro. Il calcio è superato. L’Europa come il Sudamerica sono continenti antichi e superati. Gli Stati Uniti sono un paese giovane e vanno sempre un passo avanti – aggiunge – Siamo tutti responsabili dell’allontanamento delle giovani generazioni dal calcio, il calcio non si è rinnovato, è vecchio. Io sono stato tra i primi a spingere per il Var”. LEGGI TUTTO

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    Parisi, dal gol in A con l'Empoli all'Italia con la Juve nel cuore di papà

    Da Serino, piccolo comune irpino, all’azzurro di Empoli e Nazionale. In mezzo l’Avellino e tanta vita vissuta intensamente. Si tratta di Fabiano Parisi, terzino classe 2000 che nelle ultime due stagioni in Serie A è cresciuto in maniera esponenziale, pronto a spiccare il volo in una big del campionato forse già tra pochi mesi. È stato lo stesso procuratore, Mario Giuffredi, diversi giorni fa a lanciare la suggestione: “Per me è pronto per una grande, già l’estate scorsa ha avuto diverse richieste”. E chissà che quel desiderio di papà Charles non si avveri… LEGGI TUTTO

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    Bertinetti difende la Juventus: “Giustizia sportiva né giusta né sportiva: ecco perché”

    Come la pensi sulle vicende extracampo che stanno turbando i sonni bianconeri Paolo Bertinetti, presidente dell’associazione “Amici della Juve” nata nel 2006 sulla scorta di Calciopoli, è semplice intuirlo. «Giustizia sportiva è un’espressione quantomeno curiosa, a farci caso, perché racchiude due errori in due parole: non è giustizia, nel senso di giusta, e non è nemmeno sportiva, nel senso di equa e rispettosa», la premessa del professore ordinario di Letteratura Inglese all’Università di Torino.Sullo stesso argomentoPlusvalenze Juve, l’avvocato Camera: “Quel verdetto viola i principi costituzionali!”Juventus  Paolo Bertinetti, che idea si è fatto di quanto sta accadendo alla Juventus? «Se non mi interessassi di calcio, direi che non c’è alcuna logica dietro quanto sta succedendo in ambito di giustizia. Un comportamento che non è normato come illecito, ma nemmeno come irregolare, utilizzato sostanzialmente da tutti, diventa una colpa, ma per una società soltanto».  E invece? «Invece, da conoscitore del mondo del calcio, mi sembra che una logica ci sia: quella volta a colpire la Juventus. Attraverso una motivazione che non sta in piedi: se fai una plusvalenza una volta in più, sei nel torto, se la fai una volta in meno, sei nella ragione».  Come pensa che si svilupperà la vicenda? «Nel 2006 divenne centrale il concetto di “sentimento popolare”, ora la mia impressione è che possa avvenire l’esatto contrario. Praticamente tutti gli addetti ai lavori si dicono stupiti per la sentenza del -15 alla Juventus, quindi i giudici hanno terreno fertile per confermare la penalizzazione così da dimostrarsi duri e indipendenti».  E per quel che concerne la “manovra stipendi”? «Mi rallegra il fatto che a Torino ci siano meno reati che altrove, innanzitutto, in modo che la Procura possa lavorare sulla Juventus con così poco d’altro da fare. La mia idea è che, di fronte a un’eventuale colpa, i dirigenti e gli amministratori che hanno sbagliato debbano pagare. Ma non capisco cosa c’entri l’aspetto sportivo in questa vicenda».  Qual è il destino del club bianconero, dunque? «Da laureato in legge, mi sembra tutto assurdo. Non sono uno scommettitore, ma un euro da qui a fine stagione lo punterei sulla conferma del -15 e su un’altra penalizzazione che costringa la Juventus a salvarsi. Così da danneggiarla e, al contempo, da mantenerla in Serie A per garantire la sopravvivenza del sistema grazie ai diritti tv».  Professore di letteratura inglese, laureato in legge… e poi? «E poi scrittore, la mia ultima fatica letteraria è stata “Finoallafine! Manuale di autodifesa e orgoglio del tifoso bianconero”. Un libro d’autodifesa, in cui suggerisco ai tifosi bianconeri soluzioni come seguire le partite senza volume, e d’orgoglio, perché ripercorre i nove scudetti di fila».Sullo stesso argomentoPlusvalenze Juve, il ricorso: “Questi i motivi per annullare la sentenza”Juventus LEGGI TUTTO

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    Juve, Barrenechea ultimo diamante della miniera Next Gen: chi è in rampa di lancio

    TORINO – Sogno è una delle prime parole che vengono alla mente nel provare a descrivere l’esordio in Serie A di Enzo Barrenechea: titolare nella Juve in un derby vinto con doppia rimonta, giocando una buona partita a dispetto di un po’ di emozione iniziale. «Molto felice di aver debuttato in Serie A e in più dall’inizio. Il mio primo derby… Torino è bianconera», ha celebrato su Instagram quella che può effettivamente essere definita una serata da sogno. Una serata alle cui radici c’è però tutt’altro: ci sono razionalità e programmazione, una programmazione che parte dal 2018, quando la Juventus lanciò il progetto seconda squadra. LEGGI TUTTO