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    Dybala alla Roma sembra un altro, ma è sempre la stessa Joya (della Juventus)

    Dybala, dalla Juventus alla Roma. E la Juventus che domenica farà visita al suo grande ex nella nuova casa dell’Olimpico. È cambiato tanto sotto tanti aspetti, ma forse meno di quello che si è cristallizzato nell’immaginario collettivo con l’arrivo trionfale in una piazza come quella giallorossa, esaltata dalle doti indiscutibili dell’argentino, esaltate a loro volta dall’abile Mourinho. Paulo è un ragazzo di assoluto talento che si fa voler bene e che ora regala Joya altrove sotto gli occhi malinconici di tanti tifosi bianconeri e quelli brillanti dei fan romanisti. È al centro del progetto di Mou, con il quale ha cementato in poco tempo un rapporto splendido. Non sappiamo cosa si dicano in privato, ma le dichiarazioni pubbliche sono state chiare: “È un ragazzo speciale e troppo bravo”, dice l’allenatore; “Io vorrei essere allenato ancora da lui in futuro perché è uno dei migliori con il quale vincere”, risponde la Joya. È qui la vera grande svolta psico-tattica del viaggio da Torino a Roma che ha portato Dybala a far parlare di sé, sia nella narrazione giornalistica che da bar, come fosse un uomo e un calciatore nuovo. Ma le statistiche raccontano un’altra storia…Sullo stesso argomentoDel Piero esalta Dybala: “Giocatore totale, alla Roma si sente voluto”Roma LEGGI TUTTO

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    Diretta Juve Next Gen-Vicenza ore 20.30: dove vederla in tv, streaming e probabili formazioni

    Si accendono i riflettori all’Allianz Stadium per la finale d’andata di Coppa Italia di Serie C tra Juventus Next Gen e Vicenza. I bianconeri giocheranno nella cornice delle grandi occasioni per cercare di portare a casa un risultato importante in vista del ritorno. Brambilla deve fare a meno di Huijsen squalificato. Entrambe le squadre sono reduci da una sconfitta in campionato. LEGGI TUTTO

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    Vlasic, rientro ancora lontano: salta Bologna e Lecce

    TORINO – Il croato Nikola Vlasic fermo ai box, si parla di 15/20 giorni di stop. È quanto trapela dal Torino dopo gli ultimi controlli medici (distrazione miofasciale del retto femorale). Rischia di perdere anche il Napoli oltre a Bologna e Lecce. O torna con i campani, o slitterà al Sassuolo, inizio aprile. La diagnosi è ufficiosa. Nei prossimi giorni nuovi esami per verificare l’andamento del problema muscolare e l’efficacia delle terapie. LEGGI TUTTO

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    Ricorso Juve, i tempi del processo. E sarà a porte aperte

    TORINO – Una regola esatta non c’è. Ma la ragione fa pensare che entro il termine di un mese, con il deposito del ricorso da parte del pool dei legali della Juventus al Collegio di Garanzia dello Sport presso il Coni arrivato nella giornata di ieri, si avrà il processo e di conseguenza il verdetto dell’ultimo grado della giustizia sportiva sulla penalità di 15 punti comminata dalla Corte Federale d’Appello ai bianconeri. Il massimo organo giudicante, infatti, deciderà nelle prossime ore chi si occuperà di questa materia così delicata, sulla quale si poseranno inevitabilmente gli occhi di tutti gli appassionati di calcio nelle prossime settimane. LEGGI TUTTO

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    Juve-Toro 4-2, la prima volta in A per Allegri in questa stagione: ecco perché

    La vittoria nel derby, che è valsa oltre ai 3 punti anche il controsorpasso sul Bologna al settimo posto, ha rilanciato la Juventus verso le zone nobili della classifica. Il quarto posto Champions, momentaneamente occupato dalla Lazio di Maurizio Sarri, è distante 10 punti, ampiamente alla portata di una squadra come quella bianconera, al netto della penalizzazione di 15 punti. Il dato che emerge dopo la partita di ieri sera sorprende perché la vittoria è arrivata in rimonta, dopo aver subito gol. Nelle 14 partite precedenti prima di incontrare il Torino, Szczesny e compagni avevano sempre trionfato senza subire gol, seguendo il tormentone allegriano del “corto muso”. Il derby della Mole, oltre a lasciarci questa statistica non indifferente, che fa della Juventus la seconda miglior difesa dietro solo al Napoli, ci dice anche che è la seconda partita stagionale in cui la Vecchia Signora ha siglato 4 reti (la prima è stata contro l’Empoli, battuto per 4-0).Guarda la galleryJuventus da impazzire, il derby è tuo: poker al Torino LEGGI TUTTO

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    Juventus Next Gen-Vicenza, Stefano Rosso: “Che orgoglio giocare allo Stadium!”

    Buongiorno presidente Stefano Rosso. Cosa rappresenta questa finale di Coppa Italia per il Vicenza? «Raggiungere una finale è sempre importante e giocarcela con la Juve Next Gen ci rende orgogliosi anche perché si giocherà allo Stadium. E’ una bellissima cornice e sarà emozionante per noi, i nostri tifosi e gli stessi giocatori che assaporeranno il palcoscenico del calcio che conta. Grazie dunque alla Juventus che ha preso questa decisione».Guarda la galleryJuve Next Gen, gli intoccabili di Brambilla  Sarà presente a a Torino? «Sì, sicuramente. Non mi perderei mai un appuntamento così importante, anche perchè vivo tra il Veneto e Milano per cui sarò felice di farmi solo un’ora di auto per sostenere la squadra.»  Avete allestito una delle rose più competitive con il terzo monte ingaggi. Cosa è mancato per raccogliere ciò che può offrire il potenziale? «Non è mai facile, il calcio è uno sport molto particolare dove non sempre gli investimenti vanno di pari passo ai risultati. Spesso ci sono sorprese, come nel nostro girone la Pro Sesto o altre squadre che si stanno giocando la promozione quando magari non ce lo si aspettava. Noi abbiamo fatto una scelta chiara, puntando sui giovani, abbiamo ottimi ragazzi di talento e non sempre con questo tipo di filosofia si fa centro al primo colpo. Ma ci sono ancora 9 partite per cui spero che riusciremo a migliorare la nostra posizione».  Che partita si aspetta e chi parte favorita? «Una favorita non c’è. Le finali sono partite abbastanza tese e in Italia vengono vissute sovente con l’atteggiamento di chi punta a coprirsi di più. Il pronostico è aperto come raccontano i precedenti di questo campionato».  E che cosa pensa del progetto delle seconde squadre in Italia? «Come logica di base mi pare corretta, un’opportunità per le squadre di prima fascia per far crescere e dare opportunità ai giovani di talento. Forse la modalità merita qualche rivisitazione. Da noi non sono tanto viste anche dai tifosi con la logica del talento, all’estero le cantere vengono vissute con un’altra percezione».  Da quando la vostra famiglia, proprietaria del marchio Diesel, ha rilevato il Vicenza, la promozione in B e al secondo anno tra i cadetti la permanenza sfiorata, poi ora di nuovo la C che è il campionato più caro nel rapporto costi-ricavi. Cosa si devono aspettare per il futuro i tifosi? «A loro dico che come sempre faremo il massimo di ciò che è nelle nostre possibilità. Dopo una retrocessione difficile abbiamo comunque investito molto per allestire una rosa competitiva. Lo ripeto, finchè ci saremo daremo sempre il massimo, su questo possono stare tranquilli».  Avete acquistato il Vicenza poco prima dell’estate del 2018: in questo periodo cosa l’ha resa particolarmente orgogliosa e quale il rimpianto maggiore? «Ciò che ci ha reso più orgogliosi è avere messo in piedi un progetto pluriennale insieme a soci importanti e di aver coinvolto imprenditori in una città e una provincia che aveva perso passione intorno alla propria squadra dopo tanti anni difficili. Abbiamo realizzato un ottimo settore giovanile, una compagine societaria forte, rinfrescato lo stadio Menti, creato un centro sportivo, per cui direi che abbiamo percorso ottimi passi. Purtroppo a livello sportivo siamo partiti abbastanza bene, arrivati in B e poi la retrocessione che è stato un neo che ci ha rovinato i piani ed è stata dolorosa».  In estate avete ceduto il giovane Mancini alla Juventus: fin dove può arrivare? «Tommaso è un bravissimo ragazzo e non è poco al giorno d’oggi. Un ragazzo con la testa sulle spalle con un talento enorme. Il limite starà a lui definirlo, con le doti che ha può arrivare dove vuole, nel calcio serve anche una dose di fortuna però col suo passaggio al Vicenza e la Juventus ha le carte in regola per un’ottima carriera e un futuro brillante». LEGGI TUTTO