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    Diretta Juve Primavera-Empoli ore 16.30: dove vederla in tv, streaming e le probabili formazioni

    La Juventus Primavera scende in campo a Vinovo contro l’Empoli. Ultima partita della 20a giornata del campionato con i bianconeri che potrebbero accorciare ancora dalla vetta della classifica e cercando di tenere il passo di Lecce capolista. La squadra di Montero, reduce da due vittorie consecutive contro Sassuolo e Udinese, è alla ricerca della continuità per riuscire a tornare nelle prime posizioni. Difronte una squadra ostica come quella azzurra alla ricerca di punti per continuare a lottare nel lotto playoff. LEGGI TUTTO

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    Juventus, Di Maria e tutti i “se” dell’annata

    Fatica e sofferenza: non è alla fragola il karma juventino di quest’anno. Viene da chiedersi, tuttavia, se non sia troppa la fatica e troppa la sofferenza in una partita che vede contro la seconda in classifica (senza penalità: 47 punti) e la quartultima, visto che lo Spezia ha schiacciato la Juventus per lunghi tratti di gara. Per carità, alla fine il bicchiere mezzo pieno riesce a dissetare chi, giustamente, resta pragmatico e conta i punti che vanno accumulandosi utilmente (di questi tempi non si sa mai). E poi sì, la Juventus non è stata bella, né convincente, ma è stata solida, ha combattuto con agonismo e ha dimostrato di essere abbastanza dura per resistere ai colpi di una stagione mostruosamente complicata. Contro il Nantes servirà di più, così come contro l’Inter nella semifinale di Coppa Italia, le due competizioni che possono ancora dare un senso all’annata. Ma è anche vero che le prestazioni più convincenti della Juventus di quest’anno sono arrivate contro l’Inter e la Lazio a novembre, al termine di un filotto di vittorie, alcune bruttine come quella di ieri, ma che una in fila all’altra hanno dato fiducia alla squadra. LEGGI TUTTO

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    Inter, alle radici di Mkhitaryan: il parametro d’oro

    In Armenia è un eroe nazionale, ammirato da tutti. Ci si può trovare alla Cascata, la scalinata monumentale simbolo di Erevan situata al centro della Capitale e dalla cui vetta si può ammirare tutta la città, ma anche in qualsiasi storico monastero sparso per il Paese, e ogni abitante, sentendo pronunciare Henrikh Mkhitaryan, sorride con fierezza ed è pronto a svelarti un aneddoto che lo riguarda. In una nazione dove il judo o comunque le arti marziali, attirano maggiore interesse del pallone, il centrocampista nerazzurro è il calcio. «Io ho iniziato a tifare Inter da quando è arrivato Henrikh, non avevo dubbi che si sarebbe fatto valere a Milano», svela Armen, la guida che ci ha accompagnato in giro per il Paese. «Oltre ad essere un campione, è un grande uomo, che si interessa dei suoi connazionali, conflitti e piaghe del Paese inclusi», confida con voce emozionata una signora incrociata in prossimità della cattedrale di Echmiadzin (l’Armenia è stata la prima nazione a scegliere il cristianesimo come religione di Stato) e in riferimento alla guerra del Nagorno Karabakh (con Mkhitaryan che in passato ha ricevuto la medaglia NKR, un altissimo riconoscimento locale, per la sua vicinanza alle famiglie dei caduti). Un figlio d’arte resiliente, un acquisto a parametro zero che ha convinto tutti (le prestazioni del classe ’89 sono supportate dalla statistiche, col calciatore che corre una media di circa 10 km a partita e ha segnato il gol decisivo del momentaneo 2-1 contro l’Udinese, dopo quello della vittoria contro la Fiorentina o la rete che ha sbloccato il risultato contro il Viktoria Plzen). Dai primi calci al Pyunik, sino alla titolarità con l’Inter c’è una vita costellata da talento e sacrifi cio. Sin dall’infanzia Henrikh decise di voler provare a seguire le orme del padre Hamlet, ex calciatore dalla discreta carriera, morto prematuramente quando il figlio aveva appena sette anni. Il ragazzo ha nel dna sicuramente capacità rilevanti, ma grazie anche all’educazione familiare che lo fece concentrare pure sugli studi – Mkhitaryan si è laureato e parla sette differenti lingue – è riuscito a beneficiare dell’istruzione ricevuta. Tanto che si dice che la sua bravura con gli scacchi gli sia sempre servita persino sul terreno di gioco, con mosse e movimenti preparati a tavolino per affrontare i rivali. LEGGI TUTTO

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    Pioli, da Sacchi a Capello: così ha guarito il Milan

    MILANO – «Sì, il Milan è guarito. È stata una settimana perfetta con le vittorie contro Torino, Tottenham e Monza, tutte avversarie difficili. Da qui possiamo ripartire. Non abbiamo nemmeno subito gol e siamo sulla strada giusta. C’era bisogno di ritrovare compattezza: adesso la differenza non è tattica ma nella voglia che abbiamo ritrovato di vincere, magari anche sulle seconde palle. Torneremo a giocare a quattro quando ritroveremo le caratteristiche giuste». Per capire cosa sta accadendo a latitudini rossonere, conviene tornare sulle parole pronunciate da Stefano Pioli dopo la vittoria di Monza, la terza per 1-0 ottenuta in una settimana. La metamorfosi, frutto della necessità di ritrovare compattezza, ha trovato senso compiuto. Il seme era stato messo nel derby, anche se a nessuno è piaciuto quel primo tempo giocato solo con l’intenzione di non prendere gol (cosa che invece si è puntualmente verificata, grazie all’acuto di Lautaro Martinez). Poi l’opera è stata completata con l’inserimento di Thiaw nella batteria dei centrali e – ultima novità vista a Monza – con l’idea di schierare Messias come esterno a tutta fascia: soluzione interessante per infondere ancora più qualità in fase d’attacco, come mostra il gol e altre cose buone fatte dall’italo-brasiliano prima che il motore iniziasse a scricchiolare. LEGGI TUTTO

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    Diretta Torino-Cremonese ore 20:45: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    Dove vedere Torino-Cremonese in diretta tv e in streaming
    La sfida tra Torino e Cremonese è in programma lunedì 20 febbraio allo Stadio Olimpico-Grande Torino di Torino alle ore 20:45 e sarà disponibile in tv su DAZN, Sky Sport Calcio (202, 240, 249) e Sky Sport (251). Inoltre il match sarà disponibile in streaming sulle applicazioni Dazn e SkyGo.
    Torino-Cremonese, le probabili formazioni
    TORINO (3-4-2-1): Milinkovic-Savic; Djidji, Schuurs, Buongiorno; Aina, Linetty, Ilic, Vojvoda; Miranchuk, Karamoh; Sanabria. Allenatore: Juric. A disposizione: Gemello, Fiorenza, Gravillon, Rodriguez, Bayeye, Adopo, Vieira, Gineitis, Singo, Vlasic, Radonjic, Seck. Indisponibili: Lazaro, Pellegri, Ricci, Zima. Squalificati: nessuno. Diffidati: Aina, Lazaro, Ricci, Schuurs.
    CREMONESE (3-5-2): Carnesecchi; Ferrari, Bianchetti, Lochoshvili; Sernicola, Benassi, Meité, Pickel, Valeri; Okereke, Dessers. Allenatore: Ballardini. A disposizione: Sarr, Saro, Ghiglione, Aiwu, Quagliata, Acella, Castagnetti, Galdames, Buonaiuto, Tsajdout, Ciofani, Felix. Indisponibili: Chiriches. Squalificati: Vasquez. Diffidati: Ferrari, Okereke. 
    Arbitro: Campione di Pescara. Assistenti: Passeri-Costanzo. Quarto uomo: Meraviglia. Var: Mazzoleni. Avar: Paganessi.
    Guarda Torino-Cremonese su Dazn. Attiva ora LEGGI TUTTO

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    Serie A, Roma-Verona 1-0: decide Solbakken, Mourinho a -3 dall'Inter

    La Roma batte 1-0 il Verona grazie al primo gol in giallorosso di Solbakken e conquista il quarto successo consecutivo in casa in campionato senza subire reti (non accadeva dal 2014). La squadra di Mourinho risponde alle milanesi e alla Lazio, portandosi a quota 44, al terzo posto in classifica (a pari col Milan e a -3 dall’Inter). Dopo la sconfitta in Austria contro il Salisburgo, lo Special One perde gli affaticati Dybala e Pellegrini e rivoluziona la squadra. Si rivedono Karsdorp e Spinazzola dall’inizio; mentre Solbakken fa il suo esordio dal primo minuto, al fianco di El Shaarawy (riportato sulla trequarti) a supporto di Abraham, che stringe i denti dopo un attacco influenzale. La partita dell’inglese però dura solamente 15 minuti a causa di un colpo fortuito all’altezza dell’occhio sinistro. Al suo posto entra Andrea Belotti. Il primo squillo della partita è di Spinazzola. L’esterno al 37′ recupera palla e calcia con una deviazione di Tameze che costringe Montipò a sporcare in angolo. Un minuto dopo arriva la prima ammonizione dei padroni di casa ed è un giallo pesante perché il destinatario è Smalling, diffidato e costretto a saltare il prossimo match di campionato, contro la Cremonese. LEGGI TUTTO

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    Spezia-Juventus, Lorieri: “Di Maria è un campione che fa la differenza”

    LA SPEZIA – Una serata speciale, nonostante il risultato, per Fabrizio Lorieri sulla panchina dello Spezia. Dopo l’esonero di Gotti è lui il tecnico, in attesa di conoscere il futuro, designato per la sfida con la Juventus terminata 2-0 per la formazione di Allegri. Ai microfoni di Dazn, il tecnico ad interim spezzino ha commentato così, con un particolare riferimento a Di Maria: “Innanzitutto penso che abbiamo fatto un’ottima partita sotto molti punti di vista, in pressing e compatti quando dovevamo soffrire. Questo è un punto di forza e consapevolezza in questo momento. Se guardiamo i numeri, le parate di Perin, penso che la differenza stia nel campione, però anche noi siamo veramente contenti della prestazione effettuata. Cambio modulo? Diciamo che nella fase di preparazione alla partita ci sono stati dei momenti delicati per quanto successo in settimana. Abbiamo avuto la sensazione che la squadra avesse bisogno di provare una nuova soluzione tattica”. LEGGI TUTTO