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    Torino, caso rinnovi: Ola Aina e Djidji verso l’addio

    TORINO – Nella partita a scacchi in corso tra il tandem Cairo-Vagnati e Juric occorre dare un’occhiata anche ai pezzi in ballo sulle caselle: pedoni, alfieri, torri e cavalli. Per esempio Djidji, non esattamente una delle figure più importanti. Ha il contratto in scadenza già tra 4 mesi, a fine giugno. Ma sta pure correndo verso i 31 anni. Il suo rendimento, ripensando al passato pre-Juric, era stato giudicato non all’altezza. Però poi, con l’arrivo del croato, Djidji è cresciuto, sino a raggiungere una continuità superiore, pur tra cicliche ricadute (certi rigori inutilmente regalati in extremis, certe marcature decisive improvvisamente saltate nell’arco di 90 minuti magari complessivamente anche buoni). Il Torino ha mille e un dubbio a valutare concretamente ipotesi di rinnovo. Perché la sensazione allargata è che il francese sia già da tempo arrivato al tetto delle sue potenzialità, perché appunto l’età non lo aiuta molto, perché nella prossima stagione il 22enne Zima (oggi lungodegente, post operazione al ginocchio) sarà destinato ad avere più spazio e a non restare una riserva fissa, e perché oltretutto a gennaio il Torino ha ingaggiato il centrale francese 25enne Gravillon in prestito con obbligo condizionato, dal Reims. Cifra prefissata: 3,5 milioni di euro. LEGGI TUTTO

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    Diretta Spezia-Verona ore 12.30: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    LA SPEZIA – Dopo l’esordio di Udine, Leonardo Semplici oggi entrerà per la prima volta da allenatore dello Spezia al Picco, esattamente nello stesso punto dove il 29 novembre 1987 fece il suo esordio da calciatore professionista. Gara importante, ma non determinante, ci tiene a sottolinearlo: “Non sarà decisiva, chiaro che un risultato positivo potrà lanciarci in avanti in classifica, ma qualsiasi esito che arriverà non sarà determinante per il finale della stagione. Manca ancora tanto alla fine del campionato, ma chiaro che ci teniamo particolarmente ad affrontare nel modo migliore l’appuntamento”. Il pensiero del tecnico gialloblù Marco Zaffaroni è simile, non è partita da ultima spiaggia. “Inutile negare, una gara da non perdere, ma a così tante giornate dal termine, non lo considero un incontro decisivo. Dobbiamo esser bravi a mantenere l’equilibrio per tutta la partita: ci saranno dei momenti di sofferenza, ma dobbiamo sempre dimostrare lucidità. Le mie sono solo chiacchiere al momento, dovremo dimostrarlo in campo”.
    Spezia-Verona: probabili formazioni
    SPEZIA (4-2-3-1): Dragowski; Amian, Ampadu, Nikolaou, Reca; Bourabia, Ekdal; Gyasi, Agudelo, Verde; Nzola. Allenatore: Semplici. A disposizione: Marchetti, Zovko, Caldara, Wisniewski, Beck, Salva Ferrer, Cipot, Esposito, Sala, Shomurodov, Kovalenko, Krollis, Maldini, Zurkowski. Indisponibili: Zoet, Bastoni, Holm, Moutinho. Squalificati: nessuno. Diffidati: Bastoni, Nzola, Holm, Reca.
    VERONA (3-4-2-1): Montipò; Coppola, Hien, Magnani; Faraoni, Tameze, Duda, Doig; Ngonge, Lazovic; Gaich. Allenatore: Zaffaroni. A disposizione: Berardi, Perilli, Zeeflik, Depaoli, Cabal, Dawidowicz, Terracciano, Abildgaard, Braaf, Kallon, Lasagna. Indisponibili: Henry, Hrustic, Sulemana, Veloso, Djuric, Ceccherini. Squalificati: nessuno. Diffidati: Depaoli, Faraoni, Henry, Magnani, Veloso.
    ARBITRO: Doveri di Roma. Assistenti: Giallatini e Preti. Quarto uomo: Perenzoni. Var: Valeri. Avar: S. Longo.
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    Diretta Juventus Primavera-Hellas Verona ore 15.00: dove vederla in tv, streaming e probabili formazioni

    La Juventus Primavera con un solo risultato in testa: la vittoria. I ragazzi di Paolo Montero questo pomeriggio affronterranno l’Hellas Verona alle ore 15.00 presso l’Ale&Ricky di Vinovo: i bianconeri scenderanno in campo per i tre punti, ma con ancora più motivazioni del solito. Infatti in caso di successo la Juve, dopo i risultati maturati ieri, balzerebbe al secondo posto in classifica a -2 dal Lecce capolista, staccando il Torino e scavalcando in una sola volta Frosinone, Fiorentina e Roma. Di Fronte, però, una squadra ostica nonostante gli ultimi risultati negativi. LEGGI TUTTO

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    Diretta Inter-Lecce ore 18: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    MILANO – Occasione importante per l’Inter di Simone Inzaghi che ospita il Lecce con l’obiettivo di non solo tornare a vincere ma di riprendersi il 2° posto in classifica in solitaria dopo il ko del Milan a Firenze. Nerazzurri che però non devono sottovalutare il Lecce anche eprché la statistica parla chiaro: i ragazzi di Inzaghi hanno, ad oggi, perso 10 punti contro le squadre medio-piccole. Inzaghi però conta sulla voglia di rivalsa dei suoi dopo l’inaspettata sconfitta a Bologna e sulla carica dei 75 mila tifosi di San Siro: “Con il Lecce sarà assolutamente un’occasione per reagire dopo la gara di Bologna. Ci arriviamo arrabbiati per l’ultimo risultato e non vediamo l’ora di scendere in campo. Mi aspetto una reazione da grandi uomini e da grande gruppo come siamo. Abbiamo analizzato gli errori commessi e per quanto riguarda la discontinuità, servirà tanta concentrazione, dovremo usare la testa in una partita difficile contro una squadra in salute che gioca un ottimo calcio”.
    Segui la diretta di Inter-Lecce su Tuttosport.com
    Dove vedere Inter-Lecce streaming e diretta tv
    Inter-Lecce, gara valida per la 25ª giornata del campionato di Serie A e in programma alle ore 18:00 allo stadio Meazza in San Siro a Milano, sarà visibile in diretta streaming su DAZN. In alternativa, sarà possibile seguire la cronaca testuale della sfida live sul nostro sito
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    Le probabili formazioni di Inter-Lecce
    INTER (3-5-2): Onana; Darmian, Acerbi, Bastoni; Dumfries, Barella, Brozovic, Calhanoglu, Gosens; Dzeko, Martinez. Allenatore: Inzaghi.A disposizione: Handanovic, Cordaz, De Vrij, D’Ambrosio, Bellanova, Zanotti, Gagliardini, Asllani, Mkhitaryan, Carboni, Lukaku. Indisponibili: Correa, Dimarco, Skriniar. Squalificati: nessuno. Diffidati: Dumfries.
    LECCE (4-3-3): Falcone; Gendrey, Tuia, Umtiti, Gallo; Blin, Hjulmand, Gonzalez; Strefezza, Ceesay, Di Francesco. Allenatore: Baroni.A disposizione: Bleve, Brancolini, Romagnoli, Askildsen, Colombo, Helgason, Ceccaroni, Banda, Oudin, Lemmens, Cassandro, Pezzella. Indisponibili: Dermaku, Persson, Pongracic. Squalificati: Baschirotto. Diffidati: Colombo, Maleh, Umtiti, Banda.
    Arbitro: Manganiello (Pinerolo).Assistenti: Scatrafli e Garzelli.IV uomo: Meraviglia.Var: Nasca.Avar: Volpi. LEGGI TUTTO

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    Fiorentina-Milan, Italiano: “Che vittoria. Abbiamo ripagato i tifosi”

    “Finalmente una gara di qualità contro una squadra in netta crescita contro il Milan. I ragazzi, finalmente, hanno espresso una grande qualità. Vittoria meritata. Oggi abbiamo difeso molto bene, anche se abbiamo fatto fatica a uscire dalla nostra area. A volte perdi le partite, come contro il Bologna, ma oggi abbiamo difeso bene. Ci sta soffrire in una gara. Siamo migliorati e cresciuti, finalmente riusciamo a far gol. Siamo contenti”. E’ il commento di Vincenzo Italiano a Sky Sport dopo la vittoria della Fiorentina contro il Milan.  LEGGI TUTTO

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    Fiorentina-Milan 2-1: Nico Gonzalez e Jovic fermano Pioli

    La Fiorentina si regala una serata magica battendo per la prima volta in stagione una big del campionato. Lo fa grazie alle reti di Nico Gonzalez e Jovic che premiano una prestazione dei viola maiuscola e con tante cose positive. Serata nerissima invece per il Milan che fa un nuovo passo indietro dopo i segnali confortanti delle ultime partite. Il copione della gara è chiaro fin dai primi minuti: la Fiorentina a fare la partita e il Milan che prova a colpire in contropiede. In casa rossonera si fanno sentire le assenze di Leao e Brahim Diaz ma è soprattutto quella di Krunic che toglie certezze alla squadra di Stefano Pioli che soffre maledettamente la fisicità di Amrabat e Mandragora sulla linea mediana, con Nico Gonzalez che sollecita Maignan due volte nel giro di 1′ fra il 18′ ed il 19′, facendo le prove generali per il suo gol. Il Milan esce dal suo guscio solo dopo la mezz’ora e dopo aver rischiato grosso su una conclusione di Bonaventura deviata da Maignan, con Tomori decisivo poco prima della linea di porta. Terracciano effettua nei 45′ iniziali una sola parata, quella su Giroud servito da Messias al 32’. LEGGI TUTTO

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    Milan, De Ketelaere, mille esami e la sfida a Conte

    FIRENZE – Un esame doppio. Per il Milan e per Charles De Ketelaere. I rossoneri affrontano una Fiorentina rinfrancata dal 3-0 in casa del Verona, una vittoria in campionato che mancava dal 7 gennaio e attesa per sei giornate. Un test probante sulla strada che porta a mercoledì, quando la squadra di Stefano Pioli sarà a Londra per difendere contro il Tottenham (che quel giorno ritroverà Antonio Conte in panchina) l’1-0 ottenuto a San Siro nell’andata degli ottavi di finale di Champions League. Un successo, quello europeo, da aggiungere ai tre in Serie A, per una serie quanto mai importante in una lotta per la prossima Champions fattasi al calor bianco, dopo l’1-0 della Lazio al Maradona contro il Napoli. Pioli ha ritrovato i risultati e, con il trascorrere delle partite, anche una identità di gioco, impostato sul 3-4-2-1 e sulle motivazioni rinnovate del gruppo. LEGGI TUTTO

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    Gineitis e il Torino: «Qui credono nei giovani. I tifosi? I migliori»

    TORINO – Gvidas Gineitis ha da poco rinnovato il contratto con il Torino fino al 2026, con adeguamento dello stipendio. Classe 2004, di ruolo centrocampista, il lituano è partito titolare nella contro il Milan. Racconta quelle emozioni su Torino Channel: «Io in campo a San Siro… Dopo l’allenamento il tecnico mi ha detto che avrei giocato, l’indomani. Abbiamo analizzato la tattica e ci ho pensato per tutto il tempo. Siamo saliti sul bus e dopo l’arrivo e la cena, mi sono messo a letto, ma non riuscivo a dormire. Il giorno della partita abbiamo fatto allenamento e Juric mi ha detto di giocare proprio come fosse in allenamento, che sapeva che avrei fatto bene. A Milano c’erano tanti tifosi, uno stadio enorme. Tutti fischiavano quando siamo entrati. Juric ci ha parlato e mi ha ribadito di stare calmo. I primi dieci minuti sono stati difficili, mi tremavano le gambe. Al primo pallone volevo tirare e passare, ho visto Rodriguez di fianco a me e gli ho dato la palla di tacco…» LEGGI TUTTO