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    Torino, Zima operato: ecco il report medico del club

    TORINO – Sguardo all’infermiera del Torino con attenzione a David Zima dopo l’infortunio al menisco patito in questo avvio di 2023. Il difensore ceco è nei pensieri di Juric che vorrebbe recuperare al più presto una pedina per lo scacchiere difensivo, ma sono ancora da capire i tempi di recupero dopo l’operazione alla quale Zima si è sottoposto. Questo il comunicato del club granata: “David Zima è stato sottoposto questa mattina a intervento di sutura meniscale laterale destra. L’operazione, perfettamente riuscita, è stata eseguita dal Professor Kalina a Olomouc, nella Repubblica Ceca, alla presenza dello staff medico del Torino FC. Il calciatore inizierà immediatamente la riabilitazione e la prognosi verrà definita secondo l’evolversi clinico”. C’è dunque prudenza sul rientro in campo del calciatore, nelle prossime ore si avranno maggiori dettagli. LEGGI TUTTO

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    Toro in festa, riecco il Filadelfia aperto: 500 tifosi all'allenamento

    TORINO – L’ultima volta era successo il 4 maggio 2022. Dopo poco più di nove mesi, dunque, si riaprono le porte del Filadelfia e cinquecento tifosi sono accorsi a seguire l’allenamento del Torino, che venerdì 10 febbraio sarà in campo a San Siro contro il Milan. C’è entusiasmo sugli spalti, sia per l’evento in sé, sia per la vittoria sull’Udinese che ha permesso ai granata di balzare al settimo posto: nell’era dei tre punti, dopo ventuno giornate soltanto in una occasione il Toro si era trovato così in alto. Cori e applausi per tutti, in particolare per Schuurs, uno dei giocatori che i tifosi amano di più, per le qualità e per la determinazione che dimostra in ogni occasione, e per Aina, che si è girato a salutare il pubblico con un sorriso. Frecciatina a Juric, che di recente aveva criticato la poca presenza dei tifosi granata allo stadio: «Hai visto che noi ci siamo, Ivan?», ha urlato uno spettatore scatenando l’ilarità quando il tecnico è entrato sul campo. A parte si sono allenati Ilic, che aveva saltato l’Udinese per una botta rimediata in allenamento, e Radonjic, da un paio di settimane alle prese con un affaticamento muscolare. Insomma, la società ha scelto di riaprire le porte e il popolo granata ha risposto con convinzione: un provvedimento che, si spera, verrà ripetuto a breve e con regolarità. LEGGI TUTTO

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    Roma, Zaniolo verso il Galatasaray: dettagli e cifre dell'operazione

    Nicolò Zaniolo ad un passo dal Galatasaray. La trattativa tra Roma e turchi sta per volgere al termine, dopo il divorzio tra il giocatore e il club giallorosso. Ci sono gli ultimi dettagli da definire, ma il trasferimento è praticamente fatto. Zaniolo, in partenza da Milano con un volo privato, è atteso già nel pomeriggio a Istanbul per le visite mediche e la firma sul contratto. La trattativa ha subito ieri un rallentamento a causa del terremoto che ha colpito la Turchia ed è ripresa nelle ultime ore: salvo clamorosi dietrofront, Zaniolo sarà un nuovo calciatore del Galatasaray e alla Roma andranno 20 milioni più bonus, mentre il giocatore firmerà un contratto di 3,6 milioni a stagione fino al 2027. LEGGI TUTTO

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    Milan senz’anima. E anche la Champions diventa a rischio

    Una, nessuna e centomila: sono le cause della rottura continuata del Milan. Ne parliamo in queste due pagine, come se ne parla dall’inizio 2023. Da quando, dopo la vittoria del 4 gennaio a Salerno, i rossoneri si sono avvitati in una crisi totalmente inattesa. Quattro sconfitte consecutive non si vedevano da sei anni, mentre la classifica si è fatta pericolosa. Altro che speranza di scudetto-bis, lo straordinario Napoli è distante ben 18 punti, con i rossoneri a incassare un raggelante -10 rispetto alla 21ª giornata della scorsa stagione. Una classifica, poi, che pone il Milan in una sesta posizione che oggi vale l’Europa League, altro che proseguire «nella traiettoria per tornare ai vertici del calcio europeo», come scriveva il proprietario Gerry Cardinale poco prima di Natale. Certo, ci sono gli ottavi di Champions League da giocare contro il Tottenham ma, se non ci sarà un cambio di passo, oggi appare follia sperare di passare il turno. E, al tempo stesso, sarà complicato rientrare tra le prime quattro, nonostante i passi falsi di Atalanta e Lazio nell’ultimo turno. In questo momento il Milan appare una squadra senza identità, al di là della scelta del sistema di gioco. Lo si è visto plasticamente nel primo tempo del derby, quando la difesa a tre non ha evitato il gol (e altri brividi). I rossoneri non erano sgombri nella mente, apparivano impacciati e impauriti.Sullo stesso argomentoMilan, dentro la crisi: da Pioli al mercato, da Leao a TatarusanuMilan

    Come una provinciale in gita premio al Meazza, incapace di superare la metà campo avversaria. Poco meglio nella ripresa, conclusa comunque senza una conclusione degna di questo nome verso la porta di Onana. Alla questione mentale, si aggiunge la bocciatura del mercato operata da Pioli nella scelta degli uomini. Nell’undici iniziale il solo Origi era l’unico nome nuovo di stagione, a conferma di come il mercato non si sia rivelato all’altezza degli impegni. Testa, uomini e anche infortuni, con una squadra appesa al ritorno di un elemento cardine come Maignan, che in rossonero non si veda dal 18 settembre (contate: sono cinque mesi) per un infortunio muscolare al polpaccio sinistro. E venerdì a San Siro si presenza il Torino, già trionfatore – con un uomo in meno – negli ottavi di Coppa Italia e vincitore in campionato il 30 ottobre. Soltanto Pioli, come ha detto domenica sera, ha le chiavi per entrare nella testa dei suoi uomini. Proverà a farlo oggi, dalla ripresa, magari guardando a quanto è capitato in casa Inter. A ottobre, dopo la sconfitta in casa contro la Roma, tutto sembrava andare allo sfascio, con il Barcellona di Champions alle porte. Inzaghi si confrontò in maniera profonda con il gruppo, tutti insieme ne seppero venire fuori. Gli errori possono essere utili, a patto di imparare.

    Guarda la galleryInter- Milan, i nerazzurri segnano e Calhanoglu ha una dedica per i suoi ex tifosi FOTO LEGGI TUTTO

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    Monza-Sampdoria 2-2: Pessina segna su rigore al 99'!

    È un finale thrilling quello dell’U-Power Stadium, dove Monza e Sampdoria pareggiano 2-2. I blucerchiati, in vantaggio fino all’ultimo secondo del recupero grazie a una doppietta di Gabbiadini, vengono raggiunti da un rigore di Pessina siglato appena prima del fischio finale, al minuto 99. La prima chance è per la squadra brianzola e arriva al 5′: Caprari riceve palla in area, aggira Nuytinck e ci prova con il destro ma strozza troppo la sfera e calcia a lato. La risposta dei blucerchiati è immediata e si traduce nel gol del vantaggio che arriva al 12′. Lammers arretra e lancia nello spazio Gabbiadini, che di fisico aggira un ingenuo Caldirola e batte Di Gregorio con il mancino per l’1-0. Quattro minuti dopo, i brianzoli provano a reagire con un potente sinistro di Carlos Augusto dal limite dell’area che scalda le mani ad Audero, bravo a deviare in corner.Gli ospiti giocano meglio, ma sono gli uomini di Palladino a trovare il pareggio al 32′. Carlos Augusto mette in mezzo un rasoterra dalla sinistra trovando Petagna, l’ex Napoli si appoggia a Nuytinck, si sistema la sfera sul mancino e trafigge Audero nell’angolino per l’1-1.Guarda la gallerySampdoria beffata, non basta la doppietta di Gabbiadini: Pessina salva il Monza al 99′

    I brianzoli alzano il ritmo, ma gli avversari reggono l’urto e le due squadre vanno al riposo in parità. In avvio di ripresa, i ragazzi di Stankovic sfiorano il 2-1 al 6′ quando Augello si coordina alla perfezione calciando al volo un pallone di esterno sinistro da posizione defilata che esce di un soffio a lato. L’appuntamento con il gol è rimandato di appena 7 minuti. Il neo entrato Murru si fa trovare bene sulla fascia mancina e crossa in mezzo trovando la testa di Leris, con Di Gregorio che respinge il suo tentativo prima di essere battuto da Gabbiadini, che firma 2-1 e doppietta personale. Dopo una girandola di cambi, i biancorossi si riversano in attacco ma senza riuscire a impensierire Audero, ben protetto dai suoi. La partita sembra ormai indirizzata, ma all’ultimo secondo di recupero Petagna si procura un rigore per un intervento di Murru e dal dischetto Pessina spiazza Audero per il 2-2 finale. Tanta la delusione per la Sampdoria, che già assaporava la vittoria e che invece si trova ancora penultima in classifica a quota 10 e a otto lunghezze di ritardo dallo Spezia quartultimo. Per il Monza arriva invece un punto che porta la squadra in decima posizione a 26 punti, a pari merito con l’Empoli.

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    Vlahovic ci riprova: senza gol (in bianconero) da oltre 100 giorni

    Quando l’aveva acquistato a peso d’oro un anno fa, la Juventus si aspettava semmai un bomber da oltre 100 gol in bianconero. Non una bocca di fuoco con le polveri bagnate da oltre 100 giorni. Il ruolino di marcia di Dusan Vlahovic con la maglia del club che ha sposato lo scorso gennaio, è invece impietoso. Certo, le attenuanti non mancano: dalla sospensione della stagione in ossequio al Mondiale in Qatar fino ai problemi di pubalgia che lo stanno limitando da tempo.Guarda la gallerySalernitana-Juventus, la probabile formazione di Allegri

    L’occasione, domani sera a Salerno, è però golosa per interrompere la poco gratificante striscia che perdura dal derby con il Torino, ultimo gol del serbo in bianconero coinciso con l’inaugurazione del filotto di otto vittorie di fila che aveva risollevato la Juventus prima della penalizzazione sancita dalla giustizia sportiva. Correva il 15 ottobre e, da allora, sono trascorsi 115 giorni. Ben di più quelli che separano DV9 dall’ultima rete bianconera lontano da Torino, dato che in stagione ha segnato soltanto in casa e, appunto, al limite in “trasferta” nella stracittadina con i granata. L’ultimo graffio lontano dal Piemonte, per la statistica, è arrivato addirittura il 9 aprile scorso, a Cagliari. Un altro record negativo da scacciare di fronte agli uomini di Nicola, per ritrovare la sensazione di gonfiare la rete e, di conseguenza, il sorriso. LEGGI TUTTO