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    Juventus Next Gen, Pecorino decide il match contro la Pergolettese

    La Juventus Next Gen trova la seconda vittoria consecutiva, dopo quella con il Vicenza, e lo fa ancora una volta con la firma dell’attaccante Pecorino. Una partita complicata quella contro la Pergolettese con punti pesanti in palio. I lombardi alla ricerca di uno strappo per allontanarsi dalla zona playout, mentre i bianconeri per provare a rientrare in quella playoff. Una sfida giocata sul filo della tensione e che la squadra di Brambilla è riuscita a portare a casa soltanto nel finale. Guarda la galleryPergolettese-Juventus Next Gen, la decide Pecorino: le immagini della partita
    Pergolettese-Juventus Next Gen, il racconto della partita
    Un match tutto sommato equilibrato quello giocato tra la Juventus Next Gen e la Pergolettese. A Crema le due squadre combattono fino alla fine per i tre punti e a trovarli sono stati i giovani bianconeri. Grinta e voglia, la squadra di Brambilla ha creato diverse occasioni senza però trovare il guizzo vincente, arrivato al minuto 85 con Pecorino. Secondo gol consecutivo per l’attaccante dopo la rete contro il Padova. Una partita non semplice dicevamo, anche perché la Pergolettese, rimasta in dieci al 35′ per l’espusione per doppia ammonizione di Figoli, ha dato battaglia difendendosi con le unghie e con i denti, provando anche a impensierire la retroguardia bianconera. 
    Una vittoria importante per la Juventus che con i risultati arrivati dagli altri campi recupera qualche punto rispetto alla zona playoff. Perde la Pro Vercelli in casa contro la Pro Patria, mentre il Novara in rimonta beffa il Vicenza. Pareggi per Pordenone-Renate, FeralpiSalò-Padova, Trento-Arzignano e Virtus Verona-Triestina. Tre punti salvezza del Sangiuliano sul campo del Piacenza, chiudono il programma di mercoledì le vittorie di Pro Sesto e Lecco.  LEGGI TUTTO

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    Toro spento: la Coppa è finita

    FIRENZE – Un Toro poco convinto e poco convincente manca l’appuntamento con la storia ed esce dalla Coppa Italia nei quarti di finale, perdendo 2-1 contro una Fiorentina molto più determinata e decisamente desiderosa di riscattare la sconfitta subita in campionato in questo stesso stadio una decina di giorni fa. Ha avuto un doppio lampo iniziale, la squadra granata, con Ricci (tiro ravvicinato parato da Terracciano) e Schuurs (colpo di testa fuori di poco), ma troppo presto è diminuita la pressione asfissiante e la formazione di Italiano ha trovato gli spazi per creare pericoli (nel primo tempo Mandragora ha colpito il palo) fino alle reti segnate nella ripresa da Jovic con un colpo di testa a due passi da Milinkovic-Savic – reso più agevole da una spintarella nei confronti di Rodriguez che provava a contrastarlo – e Ikoné su assist di Cabral, cui Buongiorno non ha saputo opporsi. Nel convulso finale Karamoh ha accorciato le distanze in contropiede e Sanabria ha avuto la chance del pari, tuttavia non ci sono dubbi sul fatto che la Fiorentina abbia meritato di andare a giocarsi la semifinale contro la Roma o la Cremonese. Però tanta è l’amarezza per il Toro, perché davvero era lecito attendersi ben altra prestazione, sull’onda lunga della ripresa di sabato contro l’Empoli, quando i granata avevano rimontato da 0-2 a 2-2 e colpito due pali.

    A mancare è stato in primo luogo l’atteggiamento mentale, perché – come ripete sempre Juric – se il Toro non dà il cento per cento può perdere contro chiunque. Certo, anche dal punto di vista fisico qualcosa non ha funzionato, perché siamo abituati a vedere ben altre prestazioni sotto questo aspetto. E invece, una volta in svantaggio, i granata non hanno reagito come ci si aspettava. A poco è servito l’ingresso di Ilic, colpo del mercato di gennaio, entrato pochi attimi prima di Amrabat, fischiatissimo dai tifosi viola per il desiderio (negato dalla società) di trasferirsi al Barcellona. L’appuntamento con la storia – il Torino non arriva alle semifinali della Coppa Italia dal 1994 – è ancora una volta rimandato. LEGGI TUTTO

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    Juventus, ecco la lista ufficiale per l'Europa League

    TORINO – C’è ancora un campionato in cui dover combattere, ma anche una Coppa Italia e un’Europa League dove la Juventus può e deve andare fino in fondo. Sarà una stagione ancora lunga e ricca di impegni per la squadra di Massimiliano Allegri.
    Juve, verso il Nantes
    In vista della doppia sfida con il Nantes in programma nel mese di febbraio in corso (andata il 16 all’Allianz Stadiium di Torino, ritorno il 23 in Francia), Allegri ha comunicato ufficialmente la lista di giocatori che faranno parte della rosa per l’inizio dell’avventura nella seconda coppa europea.
    Guarda la galleryJuventus-Lazio, la probabile formazione di Allegri LEGGI TUTTO

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    Il mercato del Torino: tutte le cifre di Gravillon e Vieira

    FIRENZE – Proviamo a fare chiarezza sul volume economico degli ultimi due rinforzi presi dal Torino per Juric nell’ultimo giorno di mercato. Gravillon, difensore francese, è stato prelevato dal Reims in prestito con diritto di riscatto. Cifra prefissata: 3,5 milioni di euro. Il diritto si trasformerà però in obbligo se il centrale metterà assieme almeno 10 presenze di qui a giugno. Se resterà nel Toro, automaticamente entrerà in vigore un contratto sino al 2027. E adesso passiamo a Ronaldo Vieira. Con Ilkhan prestato senza diritti né obblighi alla Sampdoria sino a giugno, lo scambio ha portato il centrocampista inglese dai doriani al Toro. A differenza del turco, l’inglese però è stato preso dai granata in prestito con diritto di riscatto: cifra pattuita, un milione. In caso di acquisto a fine stagione, anche lui avrà un nuovo contratto sino al 2027.

    Torino, il botto con Ilic

    Prima di Gravillon e Ronaldo Vieira, nei giorni precedenti il Torino aveva ingaggiato dal Verona Ivan Ilic: operazione complessiva da 16 milioni di euro. Formalmente il serbo è arrivato in prestito oneroso con obbligo di riscatto al maturare di condizioni facilissime (una presenza e salvezza aritmetica dei granata). Tutti e 3 i nuovi rinforzi sono stati convocati per la partita di oggi alle 18 con la Fiorentina (quarti di Coppa Italia): solo Ilic può sperare di partire titolare (ballottaggio con Linetty per il neoarrivato serbo, pupillo di Juric che lo aveva lanciato nel Verona). LEGGI TUTTO

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    Fiorentina, Amrabat si scusa e viene convocato

    FIRENZE – Sofiane Amrabat torna a disposizione di Italiano: il centrocampista marocchino si è presentato nell’albergo del ritiro della Fiorentina ed ha chiesto scusa ai compagni e alla società per le vicende di mercato con il Barcellona e per il suo comportamento di ieri, chiarendosi anche con l’allenatore viola. Scuse accettate da tutti con conseguente convocazione per il match di Coppa Italia contro il Torino. Il Barcellona aveva presentato un’offerta di 4 milioni per il prestito oneroso più 36 per il diritto di riscatto: la società viola ha però rifiutato l’offerta, causando il maloontento del centrocampista marocchino. LEGGI TUTTO

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    “Giù le mani dalla Juventus”, otto milioni di tifosi e la pagina misteriosa

    La sentenza della Corte D’Appello della Figc e le motivazioni che hanno portato la Juventus alla penalizzazione dei 15 punti hanno provocato la dura reazione del tifo bianconero che questa volta ha deciso di non restare in silenzio, non vuole un’altra calciopoli. A differenza di quanto accaduto nel 2006 ci sono i social a permettere al mondo juventino di far sentire la propria voce, non solo con i singoli tifosi, ma con una vera e propria contestazione di gruppo. Le iniziative si sono moltiplicate giorno dopo giorno: a dare inizio alla protesta ci hanno pensato i 359 Juventus Official Fan Club in Italia che si sono esposti con durissimi comunicati nei confronti delle istituzioni calcistiche italiane, ricevendo subito l’appoggio anche degli altri fan club presenti in Europa, Asia e Oltreoceano. In attesa di movimenti ufficiali – si vocifera di una manifestazione sotto la Figc – è arrivata un’altra mossa del popolo bianconero che vuole far sentire in maniera compatta il proprio dissenso. In mattinata, su tre quotidiani, Libero, La Verità e Il Giornale, è apparsa una pagina che recita: “Giù le mani dalla Juventus” – firmato “Ottomilioni”.Guarda la galleryJuve, la protesta social dei club ufficiali corre dall’Italia fino a Cina e Nord America LEGGI TUTTO

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    Juventus, un altro Montero: Alfonso in U16, lui festeggia cosi

    L’Under 16 della Juventus ha ufficializzato due rinforzi. Uno di questi, però, non ha un cognome che lascia indifferenti. I bianconeri, per il proprio vivaio, si sono assicurati le prestazioni sportive di due classe 2007: l’attaccante Adam Sosna e il difensore Alfonso Montero. Quest’ultimo è figlio di Paolo Montero, oggi allenatore della Primavera della Juventus, ma soprattutto ex calciatore bianconero.Guarda la galleryMilan-Juventus Primavera, le immagini della partita
    Juventus, da Montero a Montero
    Alfonso Montero ha salutato il Defensor Sporting, dove giocava nella sub 15, accasandosi così alla Juve. Andrà a rinforzare il roster di Rivalta. Già nel giro delle giovanili uruguaiane, darà seguito così alla dinastia dei difensori Montero iniziata con papà Paolo. Sempre apprezzato per la sua tenacia e cattiveria agonistica, Monter ha vinto con la maglia della Juventus diversi trofei tra coppe e campionati. La speranza del figlio Alfonso è quella di ripercorrere le sue orme, e di farsi apprezzare dai tifosi esattamente come il papà. E lo stesso Alfonso ha festeggiato citato il tweet della Juventus in cui annunciava il suo approdo, postando una foto di lui da piccolo con la divisa della Juventus indosso. Stesso ruolo, ora stessa maglia: da Montero a Montero, la dinastia continua. LEGGI TUTTO